8- «Ciao, principessa»

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Elizabeth, con la sua bambola preferita stretta tra le braccia, si affacciò dalla porta della camera da letto di suo padre. Con i suoi grandi occhioni dallo stampo occidentale presi da sua madre, lo guardò curiosa. Lei sarebbe dovuta partire tra non molto con la sua mamma e le sue sorellastre, ma non capiva perché anche suo papà stesse preparando il necessario per partire «Papà, perché fai le valigie?»

Yoongi si voltò a guardarla e appurato che fosse lei, le riservò un dolce sorriso «Hey, piccola. Vado in Giappone per lavoro» le disse fomentato dal voler finire il prima possibile quel bagaglio e poter volare via.

«Per tanto tempo?» gli chiese Elizabeth ma Yoongi scosse la testa rassicurandola «Certo che no, giusto qualche settimana, prima che tu possa tornare, io sarò di nuovo qui»

«Beh, lo spero» la voce della sua ex moglie si mise in mezzo nel discorso. Ovviamente. Sempre con quella sottile acidità di base e con quello spillo nel tono pronto per aprire una nuova discussione.

«Sei arrivata» notò Yoongi che già stava aspettando il suo arrivo per prendere la bambina da più di due ore.

«Partiremo presto» le rispose lei, scrutando con finto disinteresse cosa l'altro stesse facendo. Yoongi era sicuro che la sua ex moglie avrebbe ben volentieri aperto bocca per criticarlo sul modo di piegare i vestiti e sistemarli. Ma si dà il caso che Yoongi fosse diventato un maestro in ciò.

«La valigia di Elizabeth è pronta. È di là» l'avvertì e lei che per forza aveva bisogno di un capo espiatorio per far finta di essere stata accusata di qualsiasi cosa, gli rispose «Sì, ho visto, non sono stupida»

Yoongi si fermò nei suoi movimenti, le lanciò un'occhiata stranita «Non intendevo quello, dai Victoria, lo sai»

«Non girare gli occhi al cielo mentre stiamo parlando, sai bene quanto mi dia fastidio» gli puntò un dito contro lei ed okay, Yoongi aveva affrontato tante sessioni televisive di yoga per affrontare certi momenti. Respirare. Era quella la soluzione e lasciar stare qualsiasi voglia di tirar su una qualsiasi battaglia per difendere il proprio orgoglio «Scusa, okay? Per favore, lasciami preparare il necessario, ho un volo tra poche ore.»

«Beh, anche noi, ci stai solo facendo perdere tempo» non risponderle male, si impose Yoongi. Non farlo, non ne vale la pena, continuò a ripetersi mentalmente.

«Mandami un messaggio quando sarete atterrati» guardò più che altro sua figlia, affidandosi a lei, molto più attendibile.

«Mhh» ed infatti ecco la risposta molto distratta della sua ex moglie.
Yoongi la fissò immediatamente «Ti prego, Victoria, ricordati o resterò in ansia tutto il tempo»

«Sì, va bene» lo liquidò velocemente con un gesto, prendendo sua figlia per mano «Dai, Elizabeth, andiamo...siamo già in ritardo» incominciando a tirarla verso la porta. Ma la bambina si ribellò, scappando alla presa e correndo verso Yoongi.

𝙁𝙊𝙇𝙇𝙊𝙒 𝙔𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 // ʰᵒᵖᵉᵐⁱⁿ - ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora