Quello che non ti ho detto

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Niccolò sospira fissando il soffitto di camera sua, sente il sudore sulla pelle raffreddarsi ad ogni minima folata di aria che entra dalla finestra aperta facendogli sentire dei piccoli brividi su tutto il corpo. Gira la testa solamente per trovare il viso di Martino accanto a se con gli occhi chiusi, sta recuperando il fiato pure lui dopo aver fatto l'amore. Forse tra un po' si addormenterà per qualche minuto, come succedeva sempre.

Lo guarda respirare e pensa che sarebbe il momento perfetto per dirglielo..
Sono tranquilli, soddisfatti, in perfetta armonia col mondo. Quale momento migliore?
Prende un respiro più profondo e fa per aprire la bocca, ma Martino gira la testa di scatto e gli sorride facendo svanire quelle parole dalla punta della sua lingua.

"Dovremmo lavarci o faremo tardi Nì.."
dice Martino senza lasciargli il tempo di ripensare a quello che stava per dire un attimo fa.

Incontrano i loro amici in un bar a Trastevere, Niccolò è sicuro che quella sia l'estate migliore che abbia mai passato in vita sua finora, erano tornati dal Salento una settimana fa ormai e poteva ancora scorgere alla perfezione i segni delle loro abbronzature improbabili, Luca con lo stampo degli occhiali da sole attorno agli occhi, Giovanni con la riga più chiara lasciata dalla t-shirt che indossava per camminare sul bagnasciuga, la pelle chiara di Eva che dopo essere stata rossa come un peperone per sette giorni era già tornata più bianca di prima.

E poi c'è Marti. Le sue lentiggini sono esplose sul suo viso e ogni giorno si chiedeva se fossero più di ieri, i capelli castani erano adesso invasi da ciocche ramate per donargli un'aspetto ancora più solare e fanciullesco.. lo trova bellissimo e non avrebbe mai pensato che un giorno sarebbe riuscito a provare così tante emozioni anche solo guardandolo, lì seduto vicino a lui che sorseggia la sua birra scura.

Stanno tornando a casa passeggiando lentamente nei pressi di San Pietro, era stato divertente passare la serata con gli altri ma aveva avuto questo tarlo in testa per tutto il giorno.. deve dirglielo.
Si tengono la mano mentre svoltano verso casa sua, l'aria calda di fine Agosto sembra regalare alla città un velo di magia, si ferma di colpo tirando Martino più vicino a se.
Il suo sguardo stupito lo fa sorridere, gli sfiora una guancia con la mano libera e si scambiano un bacio a bordo strada.
Sta per farsi coraggio, è convinto, lo vuole dire..

"Non voglio rovinare il momento romantico, ma possiamo sbrigarci che ho una sete assurda?"
Niccolò ride e ricomincia a camminare, aveva di nuovo perso l'occasione. Sembra quasi che Martino abbia un sesto senso, riesce sempre ad interrompere il momento e Niccolò ha sempre più paura.. magari lo sente davvero, che ho qualcosa di importante da dirgli. Magari lo fa apposta, così non sarà costretto a sentirlo..

Non deve farsi prendere dal panico, le cose vanno bene tra di loro, o almeno così sembra a lui.. ma quel peso sullo stomaco prima o poi dovrà uscire, e se Martino la prenderà nel modo sbagliato potrebbe rovinare tutto. Non potrebbe mai perdonarselo, di aver buttato all'aria qualcosa di così bello, puro, emozionante e travolgente.

Ripensa a quell'ultima sera in Salento, avevano cenato in un ristorante con vista mare per poi fare un'ultimo bagno di mezzanotte, l'acqua fresca li aveva quasi costretti a stringersi forte l'uno all'altro, fregandosene anche dei commenti canzonatori dei loro amici.
A loro non importava nulla, volevano soltanto guardarsi negli occhi e baciarsi sotto la luna, assimilare tutto l'affetto che avevano in corpo e sentirlo impossessarsi delle loro vene. Una sensazione di infinito, di felicità totale, è stato in quell'istante che Nico aveva per la prima volta accarezzato l'idea di dirglielo..
Ovviamente avevano troppe persone attorno, e non voleva che qualcun altro ascoltasse una conversazione così privata, anche perché non aveva idea di come Marti avrebbe reagito.

Grazie al cielo aveva casa dei suoi libera per un paio di giorni, era dotata di condizionatore e non si erano fatti scrupoli a trasferirsi lì momentaneamente. I vestiti di Martino avevano invaso camera sua, così come il suo spazzolino nel bagno e la crema dopo sole che il suo ragazzo si spalmava religiosamente ogni mattina per evitare di perdere quel sottile strato di pelle abbronzata. Niccolò lo aiuta a metterla su tutta la schiena, lo accarezza lentamente e sente la crema sciogliersi sui palmi delle sue mani. Anche stamattina non riesce ad abbandonare l'idea di parlargli finalmente di quella cosa.
Non ha mai sentito così forte l'impulso di farlo, anche se sono mezzi nudi nel suo bagno con le mani sporche di crema.

Lo fa girare e tocca piano il suo petto morbido, Martino non perde l'occasione per cingergli la vita e farlo indietreggiare fino al muro, lo preme con forza baciandogli il collo, e per quanto possa piacergli tutta quella intraprendenza di primo mattino, non può permettersi di aspettare oltre.
Afferra il suo viso a piene mani per riportarlo davanti al suo, lo fissa per un secondo negli occhi e capisce che lui sarebbe già pronto a ricominciare, a tornare a letto e mettersi sopra di lui.
Ma Nico ha qualcosa di totalmente diverso in testa, le parole stanno per uscire dalla sua bocca ma ancora una volta viene zittito da un bacio appassionato.

Sta per perdere ogni controllo, sente quel vortice di preoccupazione farsi sempre più invadente nel suo cervello mentre Martino lo tira sul letto nuovamente, si lascia trasportare dal momento ma sta per mettersi a piangere dall'ansia.
Lui lo sa, lo sente sicuramente che ho qualcosa da dirgli e non vuole darmene la possibilità.
Si convince di questo, mentre lo sente toccare ogni centimetro del suo corpo ansimando sempre di più, solitamente farebbe lo stesso ma si sente quasi paralizzato.. se ne sta inerme, steso sul letto a fissare il soffitto.

"Che c'è? Va tutto bene?"
Chiede alla fine Martino, accorgendosi del suo atteggiamento fuori da ogni logica.
Niccolò sente gli occhi inumidirsi, non vuole piangere davanti a lui, era già successo ma questa volta è diverso..

Si siede sul letto a testa bassa, il terrore ha preso il sopravvento e sente le mani formicolare. Ha troppa paura adesso, non riuscirà mai a trovare il momento giusto..

"Nì.. che cos'hai? Ti prego...parlami..."
Sente quella preoccupazione nella sua voce, la stessa che aveva sempre ogni qualvolta gli confessava di non stare bene.
Scuote la testa, in segno di diniego. Non posso rovinare tutto così, non ce la farei mai a vivere con il senso di colpa.

Martino si siede accanto a lui a bordo del letto, gli avvolge le spalle con un braccio e asciuga quella maledetta lacrima che stava correndo sulla sua guancia calda.
"Nì per favore, non ti chiudere.. lo avevi promesso, ricordi?"
Certo che se lo ricorda.
Era stato poco dopo Natale, aveva promesso a Martino di dirgli sempre quello che gli passava per la testa.. e da qualche settimana, forse mesi, stava omettendo di dirgli proprio la cosa più importante e personale di tutte.

Alza la testa per incrociare i suoi occhi castani, ha una paura folle ma se non lo fa adesso non troverà mai il coraggio di dirlo ad alta voce.

Respira forte e sente le labbra tremare per un istante, mentre dalla sua bocca esce un suono che ha la forma di poche sillabe ben scandite.

"Marti.. io ti amo."

Non sono più soltanto i suoi di occhi ad essere lucidi, quelli di Martino si dilatano all'istante velandosi immediatamente di lacrime.
La sua bocca è aperta, bloccata in un istante che da lì in avanti non dimenticherà mai, perché non appena il suo ragazzo riesce a connettere di nuovo il cervello, le sue labbra si allargano in un sorriso timido.
Due secondi dopo, tutta la paura di cui si era fatto carico svanisce all'istante, perché Martino come se fosse la cosa più semplice del mondo da dire gli risponde con un sussurro dolcissimo.

"Ti amo anch'io Nico.. e non sai da quanto te lo volevo dire.."

Fine.

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Solo una stupidaggine che ho scritto di getto, mentre tentavo di addormentarmi.
🦒❤️🦒

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