Capitolo 9

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Un fastidioso odore pungente lo fa svegliare dal coma. Iwaizumi cerca di aprire gli occhi, ma la sua vista è annebbiata, ciò che vede sono solo pareti bianche.
-Sono... Morto?- Bisbiglia ancora intontito.
-Quasi.- Risponde un uomo con un camice bianco e degli occhiali sulla fronte.
-Dove mi trovo? Cosa è successo?-
-Sei al SERT, ragazzino. Hai preso una bella dose di "felicità", vero? Beh, ci stavi per rimettere le penne. Te la sei cavata per miracolo, ma se ci riprovi, sappi che non ti andrà di nuovo bene.-
Iwaizumi è ancora confuso, come ci è arrivato qui? L'unica cosa che ricorda è il volto di Thomas, ma era troppo fatto per chiamare un'ambulanza.
-Posso sapere chi mi ha portato qui?- Chiede Iwaizumi massaggiandosi il collo.
-Sono stato io.-
La porta della sua stanza si apre. Quella voce, quella dannata voce squillante e tanto fastidiosa che doveva subire h24 nelle sue povere orecchie.
-Oikawa... Ma come...-
Iwaizumi rimane senza parole, non sa cosa dire né cosa fare. È ancora troppo arrabbiato con lui per ringraziarlo.
Il dottore esce dalla stanza ed Oikawa si siede su una sedia affianco al letto del brunetto.
-Già, sono stato proprio io a salvarti la vita.- Dice l'alzatore cacciando la lingua.
-Fino a prova contraria mi hanno salvato i medici.- Risponde infastidito l'asso.
-Non credo che i medici siano stati loro a trovarti dietro ad una vecchia roulette abbandonata in un quartiere dimenticato dal mondo. Eri in condizioni orrende Iwa-chan. Per un attimo ho pensato che fossi morto... Non sai che spavento mi hai fatto prendere.-
Le mani di Tooru tremano, il suo volto è pallido e delle grosse occhiaie violacee sono comparse sotto ai suoi occhi, era palesemente evidente che quella notte non avesse dormito.
-Era bello il regalo di compleanno che mi hai fatto, grazie.- Continua Oikawa.
Iwaizumi non risponde, si gira dall'altra parte. Nonostante la botta, ricorda ancora vivamente l'immagine di Tooru e di quell'altro ragazzo.
-Iwa... Scusa se non te l'ho detto... Non era mio intento portare quel ragazzo a casa, mi aveva semplicemente detto che voleva vedermi per farmi gli auguri di compleanno, ma poi non so cosa mi sia preso, manco mi piaceva. Non essere arrabbiato...-
-Non ti piaceva ma il suo cazzo ho notato che lo hai preso volentieri.-
-Ti ripeto, non so cosa mi sia preso.- Bisbiglia Oikawa mortificato.
-Quando avevi intenzione di dirmelo che eri gay? Cioè sono anni che ci conosciamo e che conviviamo nella stessa casa.-
-Scusa, è che pensavo che questa cosa potesse allontanarti da me.-
-Solo perché ti piace il cazzo, non vuol dire che non possiamo più essere amici. L'importante è che non me lo metti dietro e stiamo apposto.- Ridacchia Iwaizumi.
Anche Oikawa abbozza un sorrisetto.
-Non ti preoccupare, tanto sono bottom, preferisco prenderlo che metterlo.- Risponde l'alzatore schiamazzando.
-Non urlare cretino! E poi dai, che schifo! Perché stiamo parlando di queste cose!-
Tra una risata e l'altra finisce l'orario delle visite.
-Mi sa che è arrivata l'ora di andarmene. Tanto domani ti dimettono, Iwa-chan.-
-Dobbiamo allenarci per l'amichevole contro il Karasuno. Li spacchiamo, vero?-
-E lo chiedi pure?! Ovvio! Li facciamo a fette! Quel dannato Re Tobio e il suo amico dalla testa di mandarino avranno pane per i loro denti!- Conclude Oikawa, salendo all'impiedi sul letto del compagno.
-Allora vado, a domani.- Dice l'alzatore, porgendo il pugno all'amico, che ricambia il saluto.
-Ah, un'ultima cosa Iwa.-
Il brunetto non fa nemmeno in tempo di rispondere che si ritrova tra le braccia del suo capitano.
-Mi prometti che non farai mai più una cosa del genere? Mi hai fatto spaventare tantissimo.-
-Solo se tu mi prometti di non scoparti più nessuno senza avvisarmi.-
-Allora posso scoparmi te, Iwa-chan?-
-Che scemo che sei.-
Prima di lasciare la stanza, Oikawa schiocca un bacio sulla fronte del compagno, poi corre via.
È un ragazzo strano, ma allo stesso tempo affascinante. Non capitano tutti i giorni persone come lui.
Furono gli ultimi pensieri di Iwaizumi, poco prima di lasciare il SERT.

Dolce Condanna ~ IwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora