2: Episodio 21

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"Ultimo ballo"

La festa stava finendo, giusto un ultimo ballo prima di smontare tutto. In molti erano già andati via e (come quasi tutta la serata) Hongjoong se ne stava nella piccola stanza senza porta nel retro del palco che generalmente serviva come magazzino per i palloni.
Fu allora che Joyce decise di raggiungerlo, aveva qualcosa che non andava: lo conosceva troppo bene.

Lei si appoggiò allo stipite, guardandolo di schiena mentre si toglieva le armi finte dal fianco. Le sue spalle pesavano e non sapeva cosa fare per alleggerire il carico che minacciava di schiacciarlo in quei giorni un po' più del solito.
Joyce:- Hongjoong- lui si voltò a guardarla accennando un sorriso.

Non si erano visti per tutta la sera neanche un attimo da soli e a loro quello mancava: la possibilità di stare da soli.

Joyce gli porse una mano:- Balla con me Capitano-
Hongjoong si alzò prendendola con gentilezza:- Come desideri-.


La musica era solo un sottofondo leggero, un accompagnamento a quel silenzio che c'era tra loro.
Era romantico, ma anche profondamente malinconico.

Tutto si riduceva alla sera della festa: finalmente insieme, ma interrotti nell'unico attimo che avevano deciso di dedicarsi; colpiti in pieno.
E poi funziona come quando ti fai male da bambino: non lo farai più. Loro non avrebbero rischiato ancora e non perché non volessero riprovarci, ma temevano di ferirsi di nuovo.

Eppure, c'era qualcosa di sconosciuto che turbava il rappresentante; una sensazione così flebile da faticare a percepirla, quasi un formicolio dietro il collo. Qualcosa che gli sussurrava che non c'era più tempo ed accresceva dentro di lui uno strano timore.

Hongjoong:- Ho bisogno di dirti una cosa- voleva farlo quella sera, proprio quando il giorno dopo gli sarebbe toccato salire sul palco forse per parlare un ultima volta come rappresentante.
E forse ci sperava anche... perché era stanco, terribilmente stanco.

Hongjoong:- Ho sempre preso tempo, pensando che prima o poi sarebbe arrivato il momento giusto, che il peso che mi porto dietro si sarebbe fatto più leggero... Ma ho capito che non accadrà e sento che c'è qualcosa che mi dice di mettere le cose in chiaro una volta per tutte. Perché io non sono mai stato chiaro con te-.

Le parlava vicino all'orecchio, come a temere che qualcuno lo sentisse e lui era così geloso di quelle parole che tanto avidamente custodiva in un angolo nel suo cuore.

Hongjoong:- Voglio mettere tutte le carte a tavola, voglio finire questa partita che abbiamo iniziato perché non credo reggerò oltre...-.

Hongjoong prese un respiro:- Hai vinto, l'hai sempre fatto con me. Ho costantemente dipeso da ciò che dicevi, da ciò facevi. Qualsiasi cosa è in grado di mettermi in ginocchio e farei di tutto se solo me lo chiedessi... e nonostante non te l'abbia mai detto, io l'ho sempre saputo...-.

Parlava piano, con calma, godendosi ogni secondo di quel lungo abbraccio e accompagnato da quel lento ciondolare sentiva il cuore sciogliersi dal gelo che l'aveva sempre avvolto.
Era piacevole, ma faceva anche così male...


Hongjoong:- Ti amo Logan...-


Perché però suonava così triste?
Quelle parole dolevano nonostante fossero tanto belle e Joyce pietrificata, non riusciva a tenere a bada quella nascente agonia che le premeva il petto.

Hongjoong:- Forse ho impiegato troppo tempo a dirtelo, forse ora... È anche tardi e mi dispiace. Ho sempre avuto paura di espormi, di mettere a nudo i miei sentimenti non solo a te, ma soprattutto agli altri. Ho temuto troppo il loro giudizio, tenendomi soltanto lontano da te che eri l'unica persona che volevo accanto-.

|The Real| Season 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora