capitolo 20 | He knows

67 4 2
                                    

Marinette's pov

"Da quant'è che non parli con Adrien?" mi chiede Alya, mentre affonda la mano nel pacchetto di patatine che ha portato come merenda.

"Una settimana" le dico sottovoce. Non voglio che Nino ci senta.

"Effettivamente si comporta in modo strano" ammette, socchiudendo gli occhi.

"Lo so!" esclamo

"Magari è semplicemente stanco. Alla fine, oltre ad essere uno studente modello, è anche il figlio di Gabriel Agreste e sai che suo padre pretende molto" Mi dice, facendomi riflettere sulla situazione.

"Be', questo è vero, ma in questa settimana mi ha totalmente ignorata!"  le ricordo.

"Questo è vero, ma vedrai che appena si sentirà meglio tornerà tutto come prima" cerca di rassicurarmi, senza ottenere successo.

"Lo spero" ammetto.

Alya's pov

La settimana precedente...

Una settimana fa stavo camminando verso casa dopo l'attacco di un'akuma; passando da parte alla palazzina in cui vive Marinette, l'ho vista rientrare e detrasformarsi.

'Quella ragazza dovrebbe seriamente stare più attenta, se continua così qualcuno la vedrà detrasformarsi, prima o poi' pensai, scuotendo la testa, come segno di disapprovazione.

All'improvviso notai una sagoma nera, fin troppo familiare, allontanarsi velocemente, per poi sparire nel buio della notte.

'Mi sa che ho parlato troppo presto. Questo non promette nulla di buono'

Adrien's pov

Spengo la sveglia e mi dirigo verso il bagno.

Oggi devo assolutamente tornare a scuola, non posso fare altre assenze, anche se non sono ancora pronto a vederla.

'Forza, Adrien, puoi farcela. Devi solo fare finta di non aver visto nulla. Ce la puoi fare.

Dopo tutto, sono anni che fingi con tuo padre' penso tra me e me mentre mi lavo il viso.

'Però lei non è come mio padre... Non riesco a fingere, con lei' continuo la mia riflessione, sbuffando.

Finisco di prepararmi e scendo per andare nella sala pranzo, dove Natalie mi ha servito la colazione, come sempre.

"Come ti senti, Natalie?" le chiedo, ricordandomi dei malesseri avuti recentemente.

"Molto meglio, grazie mille Adrien" risponde lei, inespressiva come sempre.

So che non esterna mai i suoi sentimenti perché ci tiene al suo lavoro e alla professionalità, ma so anche che, alla fine, vuole molto bene sia a me che a mio padre; farebbe di tutto per noi, come se fossimo la sua vera famiglia.

"Dopo scuola desidero parlare con mio padre, è possibile?" le chiedo, sperando in una risposta positiva.

"Devo controllare la sua agenda. Mentre lei finisce di fare colazione, io controllo gli appuntamenti del signor Agreste e prima di uscire glielo faccio sapere" mi comunica, prima di uscire dalla sala.

"Grazie mille, Natalie"  rispondo.

Finisco con calma di fare colazione e torno nella mia stanza per prendere la cartella.

Non faccio in tempo a scendere tutta la scalinata, che Natalie mi dice: "Tra le 17:00 e le 17:30. Spero che vada bene per lei"

"È perfetto. Grazie ancora! Ora vado, non vorrei mai arrivare in ritardo"

The real me | miraculous Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora