The real me | miraculous

capitolo 17 | sensazioni e paranoie

Adrien's pov

Sapevo che c'era qualcosa che non andava, infatti era già da un po' che lo sospettavo, ma non pensavo fosse per quello.

Alla fine l'errore è stato mio, non gli ho detto che Alya non sapeva di noi ed era abbastanza logico che parlasse di noi con la sua ragazza.

Non gli do nessuna colpa, non se lo merita, soprattutto perché si vedeva che si sentiva davvero in colpa.

"Che c'è, la conversazione con Nino ti ha scosso?" mi chiede Plagg, ingoiando un pezzo di camembert.

"Se devo essere sincero, abbastanza. Nel senso, era così scontato che parlasse di noi con Alya, in più sono stato stupido e non gli ho detto che lei non sapeva nulla, quindi non ha nemmeno tutti i torti. A volte mi stupisco di quanto sono stupido."

"Si, be', in effetti è stato stupido non avvisarlo, ma ormai non ci puoi più fare nulla. Quel che è fatto è fatto, non puoi più tornare indietro."

"Sai cosa? Hai ragione Plagg."

"Io ho sempre ragione" Si pavoneggia il mio Kwami.

"Non sono d'accordo con quest'ultima affermazione, ma il resto del discorso ha senso. Poi anche io pensavo che Alya sapesse già tutto, quindi..." cerco di convincermi, anche se i sensi di colpa continuano a divorarmi.

"Hey Adrien, davvero, non sentirti in colpa, non potevi saperlo, e nemmeno Nino." mi rassicura Plagg, che sembra veramente preoccupato.

"Ci provo Plagg, ma non è facile." ammetto, sdraiandomi sul letto.

"Ora è meglio se vai a trovare Marinette" mi consiglia, e io accetto subito.

"Plagg, trasformami!"

Marinette's pov

Dopo aver scelto i vestiti per domani, indossato il pigiama e preparato accuratamente la cartella, mi stendo finalmente nel letto.

Tikki, vedendo la mia espressione pensierosa, mi chiede: "tutto bene, Marinette? Mi sembri dubbiosa."

"Si Tikki, tutto bene, ma..."

"Ma?" mi chiede nuovamente, sedendosi sulle mie gambe, così da poter parlare seduta comodamente.

"Stavo ripensando a quello che ho detto oggi ad Alya."

"Quando le hai detto che tu e Adrien vi 'frequentate' ?"

"Esatto."

"Cosa c'è di strano?" mi chiede, non capendo cosa ci fosse di sbagliato in quella conversazione.

"Il suo comportamento. Cioè, è sospetto; conoscendola, pensavo che mi facesse domande su domande e scoprisse tutto, ma non è successo nulla di tutto questo. Insomma, non capisco se, semplicemente, non era molto interessata al discorso - ma, conoscendola, non credo proprio sia il caso - o ci sia qualcosa sotto. Davvero, non capisco, Tikki."

"Ma no, sono sicura che era semplicemente immersa nei suoi pensieri e stanca a causa dello studio, non ti preoccupare."

"Questo ha più senso, ma comunque non mi ha fermata quando le ho detto che dovevo dirle una cosa; in più, non sembrava poi così sorpresa."

"Magari aveva già capito qualcosa da sola. Sai com'è, avete interagito a scuola tu ed Adrien."

"Sì, ma non come coppia. Insomma, non credo che nessun altro se ne sia accorto, visto che siamo stati attenti."