capitolo 19 | sick

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Adrien's pov

"Febbre" dichiara, seria come sempre, Natalie.

È la mattina successiva alla scoperta, e io non ho minimamente voglia di andare a scuola, tantomeno di vederla. Proprio non posso.

Oltretutto non era nemmeno una bugia quella della febbre: durante la notte la mia temperatura corporea si è alzata, probabilmente anche a causa dello stress.

"Per oggi resterà a casa, sia da scuola che dai suoi impegni lavorativi. Se la situazione persiste, chiamerò il dottore." afferma cinicamente.

"Come desidera, signor Agreste. Buon riposo, Adrien." Sono le ultime frasi che sento, prima che i due escano dalla mia stanza.

"Grazie, Natalie." sussurro, evidentemente troppo tardi, visto che non c'è più nessuno nella mia stanza.

Mi rintano sotto le coperte, nella speranza che tutto finisca, anche se so che non è così.

Purtroppo, quello che ho visto è reale e non può essere cambiato.

Purtroppo, ho fatto la sola cosa che può ferire veramente Marinette.

Copro totalmente il corpo e la testa con il lenzuolo, cercando di sparire tra di esso, o, quanto meno, di riposarmi e dormire.

Grazie ai suoi poteri, Plagg passa attraverso al lenzuolo, sedendosi da parte al mio braccio.

"Sai che così non risolverai nulla, vero?" mi chiede, accarezzandomi dolcemente.

"Lo so, Plagg, ma è l'unico modo per non ferire Marinette. È l'unica persona che non vorrei mai ferire." ammetto singhiozzando.

"Adrien, lo so bene, ma non puoi startene rinchiuso qui per sempre. So che fa male, ma devi uscire e riprendere la tua vita, addirittura migliorandola."

"Va bene, Plagg, ma non ora. Non mi sento pronto." gli rispondo, dopo un attimo di esitazione.

"Sei il miglior padrone che io abbia mai avuto, Adrien. Dico sul serio. E sappiamo entrambi che ne ho già avuti tanti." nel frattempo le sue piccole zampine avvolgono delicatamente il mio braccio, mentre mi sciolgo davanti a quell'adorabile vista.

"Grazie mille, Plagg. Apprezzo molto quando fai questo genere di affermazioni." gli dico, accarezzandogli la testa con il pollice.

"Ora però non abituartici troppo!" esclama ironicamente, allontanandosi da me.

"Come al solito."

Marinette's pov

"Strano, Adrien non è ancora arrivato." dico ai miei amici, sbuffando e appoggiando la testa sul braccio a contatto con il banco.

"Oh, non ti preoccupare, sono sicura che è solo un po' in ritardo." ipotizza Alya, accarezzandomi i capelli.

"Ma non è mai successo. Proprio oggi che io sono in anticipo, tra l'altro." mormoro io.

"Ma sì, Mari, Alya ha ragione: si sarà svegliato tardi, oppure c'è stato un imprevisto." dà corda Nino alla sua ragazza, sporgendosi in avanti per avvicinarsi alle due amiche.

"Va bene, allora suppongo che aspetterò." sbuffo io, tirando fuori il necessario per la prima lezione di oggi.

"Non che tu possa fare molto." mi fanno poi notare; al che io annuisco e mi metto composta.

Finalmente è sera e decido di fare una bella doccia rilassante, prendendomela con comodo.

Dopo di questo, prendo il cellulare e, lentamente, compongo il numero di Adrien.

Insomma, voglio solo sapere se sta bene o meno, visto che non è venuto a scuola e non si è fatto sentire per tutto il giorno.

Schiaccio il tasto della cornetta e aspetto.

Uno squillo, due squilli, tre squilli... Ancora nulla.

Qualche interminabile attimo dopo, finalmente accetta la chiamata.

Dei colpi di tosse precedono un debole "pronto".

"A-Adrien, tutto bene?" chiedo, notando la sua voce insolitamente roca e nasale.

"Più o meno" ammette, soffiandosi il naso "ho la febbre"

"Mi dispiace tantissimo Adrien, non ne avevo idea"

"Non preoccuparti, non potevi saperlo" mi dice, con la voce un po' tesa, ma decido di ignorare questo particolare. Sarà la febbre che gli dà alla testa.

"V-va bene, allora ti lascio in pace" rispondo alla fine, mordendomi il labbro.

"Grazie mille, Mari. Non credo di poter parlare molto per i prossimi giorni, sai com'è" si giustifica.

"Certo, non preoccuparti. Ovviamente se hai bisogno di qualcosa chiamami pure"

"Davvero, non so come ringraziarti, soprattutto per la tua comprensione"

"Di nulla. Ora vai pure a riposarti"

"Va bene. Ci sentiamo tra qualche giorno?" mi chiede, teso.

"Certo! Buona guarigione, gattino"

"Grazie, m'lady. Ci sentiamo"

E sento il rumore robotico del cellulare che indica che la chiamata è terminata.

Adrien è stato... Strano, sbrigativo, ma forse è solo colpa del suo malessere.

Sono sicura che non voleva liquidarmi così per cattiveria, ma perché non si sentiva affatto bene e aveva bisogno di riposarsi.

Adrien's pov

"Va bene. Ci sentiamo tra qualche giorno?" le chiedo, sperando che la mia voce non mi tradisca, rivelandole che sono estremamente teso.

"Certo! Buona guarigione, gattino" mi risponde lei, apparentemente senza alcun sospetto.

"Grazie, m'lady. Ci sentiamo"  Dico, prima di schiacciare il bottone con la cornetta rossa, chiudendo la chiamata.

"Non sei stato un po' frettoloso? Così si insospettirà!" afferma Plagg, passandomi un fazzoletto.

"Cos'altro avrei dovuto fare? Sono andato nel panico e ho cercato di destare sospetti, ma non è così facile. In più si aggiunge la febbre" gli rispondo, soffiandomi poi il naso.

"Magari penserà che questo comportamento strano è causato dalla febbre" ipotizza.

"Non lo so, Plagg. So solo che sono raffreddato, stanco e vorrei non aver mai visto... Be', tu sai cosa. Vorrei che tutto tornasse a qualche giorno fa, quando ero semplicemente il ragazzo di Marinette."

ammetto, e il mio amico cerca di consolarmi dicendo: "So che è un periodo difficile, ma si risolverà tutto. D'altronde, dopo la tempesta arriva sempre l'arcobaleno"

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Spazio autrice

Ciao a tutti♥
E buon ferragosto!
Come state? Spero bene💕
Vi chiedo scusa se in questo mese non ho aggiornato, ma non ho avuto il tempo materiale per aggiornare.
Comunque spero che questa parte della storia vi sia piaciuta, se è così (e se vi va) fatemelo sapere con una stellina o un commento, altrimenti non c'è nessun problema💕
Mi scuso per gli eventuali errori.
Al prossimo capitolo :)

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