𝕊𝕖𝕔𝕣𝕖𝕥 𝕤𝕞𝕚𝕝𝕖

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"No Mikey, non ci voglio venire, sai che non mi piacciono le feste con molte persone...o le feste in generale...o le persone in generale" rispose Gerard con un po' d'ironia nella voce.

Bevve un sorso di caffè dalla sua tazza per poi stendere la schiena all'indietro, lasciandosi scivolare fra i caldi e confortevoli cuscini in stoffa del suo divano.

"Dai Gee, che ti costa venire solo per una volta? Mi farai compagnia, e un po' di divertimento ti ci vorrebbe invece di pensare solo alla band e alle nuove canzoni" La voce di Mikey che risuonava dal telefono era un po' metallica, ma la sonorità calma e pacata era la stessa di sempre.

Gerard sospirò, aveva una mano posata sul ginocchio, le dita circondavano la tazza piena a metà di caffè, mentre con l' altra mano teneva il cellulare premuto all' orecchio.

Il suo sguardo vagò per qualche istante nella camera per poi fermarsi sul paesaggio che si apriva al di là della vetrata trasparente dalle imposte bianche posta al lato del divano.

Lì fuori, al di là della finestra, il sole stava calando nascondendosi dietro le rozze abitazioni in mattoni del suo isolato.
Il cielo era azzurrino, dai toni che andavano sull' indaco se si guardava in alto e sul violetto se si guardava verso la linea d' orizzonte.
Non c'erano nuvole, e neanche un filo di vento smuoveva le chiome degli alberi appartenenti al vicinato.
Una classica giornata d'estate.
Già, estate, quella che lui stava passando a casa, da solo, invece di combattere la sua ansia sociale.

"Geeee?!sei ancora lì?!" La voce del fratello gli riecheggiò nell'orecchio facendolo quasi sobbalzare.

"Mh...si Mikey, te lo dico di nuovo, non voglio venire con te" annunciò ancora , questa volta con un tono più duro.

"Ti prego ti divertirai, e poi ho sentito dire che forse ci sarà anche il ragazzo che suona la chitarra nella nostra stessa sala prove, so che ti interessava" concluse Mikey attendendo una risposta dall'altra parte del telefono.

"Ci sarà Frank?!" Chiese Gerard alzando tono di voce e analizzando attentamente la situazione.
Forse, per quella volta, avrebbe potuto far contento suo fratello minore, forse avrebbe potuto combattere l'ansia ed uscire.

"Ho detto FORSE" la voce di Mikey riecheggiò dal telefono marcando l'ultima parola.

"Devi venire per avere la certezza che anche lui ci sarà" continuò con una certa allegria nella voce.

Gerard appoggiò la tazza di caffè sul basso tavolino davanti al divano per poi sedersi dritto con i gomiti posati sulle ginocchia.

"D'accordo, forse posso fare un'eccezione, a che ora mi passi a prendere?" Domandò sorridendo involontariamente.
Stava facendo la scelta giusta?

"Alle otto e trenta son da te, metti qualcosa di figo e togliti quella felpa lercia"
Il fratello chiuse la chiamata e Gerard si trovò a fissare lo screen azzurro del cellulare.

Cosa aveva Mikey contro la sua bellissima felpa?!

Chiuse L'apparecchio in un clic e lo mise sul tavolino dove poco prima aveva posato la tazza.

Si alzò dal divano e sali in camera da letto.
Aprì il primo cassetto del comodino estraendo il pacchetto bianco e blu di sigarette.
Ne prese una per poi lasciar ricadere l'involucro all'intero del cassetto e richiuderlo.

Prese L'accendino lasciato sul comodino accanto alla lampada da notte , accese la sigaretta e dopo averlo usato lo lanciò sulle coperte sgualcite del suo letto mentre si dirigeva verso la piccola finestra della sua camera e ne guardava attraverso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2023 ⏰

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𝔩𝔬𝔳𝔢 𝔟𝔯𝔬𝔲𝔤𝔥𝔱 𝔪𝔢 𝔱𝔬 𝔩𝔬𝔳𝔢 𝔡𝔢𝔞𝔱𝔥 [frerard]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora