|43| Ti Amo

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CARTER
"Sono stanca morta." Chanel si getta sul morbido materasso del nostro letto, sgualcendo le lenzuola perfettamente stirate.
"A chi lo dici."
Dopo esserci divertiti come pazzi in acqua, abbiamo deciso di andare a visitare l'isola per una specie di sopra luogo. Chanel -che non manca mai di organizzazione- ha pensato di stilare una lista in cui sono elencati i posti da visitare e le attività da svolgere ogni giorno. Domani sera andremo a cena in un ristorante sulla spiaggia in cui ha esplicitamente detto di voler assaggiare uno dei piatti tipici del posto. In settimana, ci dedicheremo alle immersioni. Dicono che qui ci sia una barriera corallina invidiabile dal resto del mondo per i suoi colori ed i pesci che nuotano intorno ad essa.

Poi, abbiamo deciso di cenare in un ristorante sott'acqua. Mangiare circondato da squali, mante ed altri tipi di pesce è eccitante, anche se Chanel crede che uno di quegli animali marini possa sfondare il vetro sopra di noi e divorarci completamente.
"Non vedo l'ora che sia domani." Sospira, con un sorriso sognante stampato sul viso.
"Perché?" Prendo posto accanto a lei, sul letto. Abbiamo già dormito insieme, perciò non c'è alcuna traccia di imbarazzo tra di noi.
"Per vivere ancora e ancora ogni istante di questo viaggio." Si porta le mani sulla faccia, come a voler nascondere il suo viso paonazzo dalla gioia. Sorridendo di fronte al suo atteggiamento, spengo la luce e lei mi prega di lasciarne accesa una sistemata sul suo comodino che emette una luce fioca e per niente fastidiosa.
"Va bene."

Mi stendo accanto a lei. I nostri sguardi sono puntati uno sull'altro mentre la sua immagine diviene sempre più sfocata a causa dei miei occhi che si chiudono.
La sua mano mi accarezza il viso, per poi spostarsi sui capelli. Il suo tocco trasmette una sensazione di calore ad ogni singola cellula del mio corpo. È come quando guardi un film che, sul momento più bello, ti fa venire la pelle d'oca. Solo che, in questo caso, oggi, sempre, lei è quel film. Lei è quel momento sensazionale che tutti attendono. Lo è sempre stata.
"Buonanotte, Taylor."

Prima di chiudere definitivamente gli occhi sento un impulso dentro di me. Vorrei dirle qualcosa. Qualcosa che non le ho mai detto perché non ne ho mai avuto il coraggio. Non ho mai pronunciato quelle parole perché penso che siano importanti. Non puoi permettere alla tua voce, alle tue corde vocali di mettersi in moto per pronunciarle, se prima la persona a cui le dedichi non ti ha sfiorato le corde del cuore.
E Chanel Taylor ha sfiorato le corde della mia testa, del mio cuore e della mia anima, appropriandosi di ogni centimetro di esse e di ogni millimetro del mio corpo che rabbrividisce pensando a quanto la sua sola presenza mi faccia sentire bene.
"Buonanotte, Stewart."
E mi addormento definitivamente, senza parlare.

Durante la notte, la sento girarsi nel letto in continuazione e trattengo una risata vedendo che sta praticamente impazzendo nel tentativo di trovare una posizione comoda.
"Ma che stai facendo?" Domando divertito.
"Non riesco a dormire." Sbuffa e si mette a sedere sul letto, con il cuscino tra le braccia.
Ha i capelli in disordine e lo sguardo imbronciato come quello di una bambina che non ha ricevuto la sua bambola preferita a Natale.
"Come mai?" Mi metto a sedere anche io, consapevole che ci vorrà molto prima che riesca a riprendere finalmente sonno.
"Succede sempre. Quando viaggio, la prima notte in un hotel è sempre la più difficile. Non riesco a prendere sonno." Si porta le braccia al petto e poi si passa una mano tra i capelli esausta.
"Ho letto su internet che è normale. Il cervello deve abituarsi ad una nuova stanza, a nuovi cuscini e nuovi odori. Ma è terribile!"

La guardo divertito e quasi non mi becco una cuscinetta in faccia da Chanel quando nota che sto cercando in tutti i modi di non ridere.
"Hey! Ma cosa c'è di divertente?!" Blocco il cuscino prima che possa colpirmi e, arrivato al limite, scoppio in un'irrefrenabile risata.
"Dai!" Si lamenta la mia ragazza. Noto una scintilla di divertimento anche nei suoi occhi, perciò la prendo in giro.
"Non riesco a dormire!!!" Imito la sua voce, senza fermare le mie risate che, ora, si uniscono alle sue.

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