|47| Felicità pura e Paura

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"Bisogna avere cura degli attimi
che rendono indimenticabile
la vita."

CHANEL
"Carter Stewart! Carter Stewart!" Il campo colmo di urla di acclamazione, le voci di tutto il corpo studentesco che grida il nome del mio fidanzato che ha appena segnato tre punti nella partita più importante dell'anno, degli ultimi quattro anni trascorsi qui. È l'ultimo match per noi, allievi all'ultimo anno. È quello decisivo. I giocatori hanno un'ultima possibilità per dimostrare le loro abilità e la loro bravura all'intera Los Angeles High School ed alla squadra avversaria.

Consumano fiato, il respiro e tutte le loro forze per mostrare il duro lavoro impiegato negli ultimi anni per arrivare qui, all'ultimo match, pronti a vincere e a portarsi a casa la vittoria, con tanto di gioia visibile in essa.
Ed è proprio questa che percepisco al segnare di Evan, seguito poi da un punto di Dylan e quello di un altro componente della squadra. Siamo nettamente in vantaggio, nonostante la squadra avversaria abbia delle buone competenze, ma non posso fare altro che tenere dentro di me la tensione degli ultimi cinque minuti della partita, prelevata anche da quella presente nei corpi dei giocatori e del corpo studentesco.

C'è chi si mangia le unghie con fare agitato, chi si passa le mani sulle gambe freneticamente e chi si passa la mano tra i capelli ripetutamente. Alcuni respirano a malapena, altri si guardano intorno in cerca di uno sguardo complice ed altri di loro osservano il campo in attesa del punto che ci porterà alla vittoria.

"Questa partita è interminabile!" Heidi si prende la testa tra le mani e fissa il suo fidanzato al centro del campo che respira affannosamente, esausto e privo di forze.
"Gli ultimi minuti prima del fischio sono i più difficili da sopportare..." Dice Candice, appoggiandosi alla sua spalla. Per tutta la partita non ha fatto altro che esultare per ogni punto segnato da Dylan che le inviava un bacio quando riconosceva la sua voce dolce e colma di gioia.
"Eh già... sono i più decisivi."

Io e le ragazze abbiamo deciso di indossare delle T-Shirt con i colori della squadra di football della nostra scuola, con l'aggiunta di un particolare: abbiamo inciso su di esse le iniziali di Carter, Evan e Dylan. Un po' sdolcinato, probabilmente, ma i ragazzi lo hanno amato e Candice ha insistito tanto per farlo.
È un'immensa gioia potersi alzare sugli spalti e gridare quando loro segnano, vedendoli spostare lo sguardo su di noi, in cerca dei nostri volti e sorridere nel momento in cui li incontrano.

Manca un solo minuto alla fine. La squadra avversaria è in vantaggio di un punto. Per vincere ce ne servono altri due.
I secondi scorrono sul tabellone e l'arbitro si muove accanto al campo osservando ogni singola azione.
Quaranta secondi. Dan Pattinson fa recuperare un punto alla squadra. Ora ne resta uno.
Venti secondi.
Il tempo si ferma. Un silenzio devastante inonda lo spazio circostante.
"I ragazzi." Candice indica i nostri fidanzati nel campo, allineati tra loro. Alleati. Si lanciano sguardi di intesa.

"Corri, King!" La voce squillante di Carter che incita Evan a muoversi, mentre lui è già a metà campo.
"Prendila, Taylor!" Il nostro amico lancia con potenza la palla verso mio fratello che la afferra con prontezza e si dirige velocemente verso il suo migliore amico.
Cinque secondi.
Dylan lancia la palla e Carter la afferra, sferrandola e segnando l'ultimo, incredibile punto dei nostri quattro anni in questo liceo.

Delle grida di pura felicità si levano dagli spalti, le luci puntano sulla nostra squadra che salta con energia nonostante le ultime due ore passate a correre e a sudare per la vittoria.
Io, Candice ed Heidi scattiamo in piedi e applaudiamo con energia, sorridendo quando vediamo i nostri fidanzati in campo.

Vedo Carter guardarsi intorno e smettere di dannarsi quando i suoi occhi si posano su di me sollievo. Ha i capelli bagnati dal sudore ed un sorriso meraviglioso dipinto sulle labbra.
"Ti amo." Mima con le labbra e ringrazio il cielo di riuscire a leggere il labiale per le sensazioni meravigliose che quelle due parole, in questo momento, con tutte queste persone e tutte queste luci, mi stanno donando.
"Anche io." Gli rispondo urlando, scatenando la sua risata.

"Sono i nostri fidanzati!!!" Esclama fiera Heidi.
"Sí!" Ci aggiungiamo io e Candice per tutta risposta, prima di conquistare gli sguardi divertiti dei tre ragazzi che ci hanno rubato il cuore.

***
Io e le ragazze siamo a casa mia in attesa che i ragazzi arrivino per poter festeggiare insieme la vittoria.
Abbiamo preparato dei dolci buonissimi e ordinato delle pizze che arriveranno nel giro di quaranta minuti.
"Speriamo non ci mettano molto... ho una fame terribile." Sbuffo lanciandomi sul divano e posando una mano sul mio stomaco che non fa altro che brontolare da circa un'ora. Le nausee sono state molto frequenti in questi ultimi giorni, ma ho prestato attenzione a non farci molto caso. Non voglio pensare da cosa possano derivare, mi fa paura il solo pensiero.
Per fortuna, da circa due giorni sto decisamente meglio.

"Sono loro!" Esclama Heidi non appena sentiamo bussare alla porta. Mi alzo e vado ad aprire e non appena spalanco la porta, tre ragazzi immensamente felici fanno il loro ingresso in villa Taylor. Carter mi viene addosso prendendomi tra le sue braccia e facendomi girare fino a non percepire più la terra sotto i piedi. Evan e Dylan fanno lo stesso con le mie amiche che ridono tanto quanto me.
"Hey! Mi gira la testa!" Esclamo stringendo con forza le mie braccia intorno al collo del mio fidanzato, soffocando le parole con una risata irrefrenabile.
"Quanto ti amo, piccola C!" Dice lui per tutta risposta utilizzando un nomignolo che non aveva mai pronunciato prima, ma che mi fa sorridere.
Gli stampo un bacio sulle labbra e, quando mi rimette giù, la testa gira talmente forte da dover portare una mano sulla fronte per tentare di riprendere il controllo.

Dopo venti minuti, siamo tutti seduti a tavola e divoriamo con foga le nostre pizze calde arrivate qualche minuto prima.
"È stato stupendo vedervi con quelle maglie." Evan rivolge uno sguardo ad Heidi che ricambia arrossendo. Pare non se ne sia neanche accorta, dato che pare completamente immersa negli occhi del suo fidanzato.
"Ci ha fatto bene avervi lì." Continua Carter che mi prende la mano e si allaccia al discorso del suo amico che beve un po' di birra ed addenta un altro pezzo di pizza.
"Ci ha motivati. E ci ha resi felici." Questa volta è Dylan a parlare, prima di sorridere teneramente a Candice.
"E noi non potremmo essere più contente di così." Concludo io.

"Siamo ancora affamati!" Esclama il nostro amico, scherzosamente.
"I componenti della squadra avversaria non potranno dire la stessa cosa, Evan! A quanto pare i loro stomaci resteranno chiusi per un bel po'." Scherza Dylan scatenando la risata dei suoi amici.
"Sei uno stronzo!" Gli risponde Carter colpendo scherzosamente la sua spalla con un pugno.
"Sono crudeli, ma non li ho mai visti così felici." Rifletto io, rivolgendomi alle mie amiche.
"Già." Ridiamo tutti a crepapelle, tra il ricordo di un'azione e le battute dei ragazzi sulla vittoria portata a casa.

È tutto perfetto. Mi fermo un secondo a guardare questa meravigliosa scena, questo quadro di gioia. Siamo tutti seduti a tavola, abbiamo appena vinto il match più importante dei nostri anni al liceo, ci stiamo preparando per il diploma, per un nuovo futuro al college. Niente sembra preoccuparci. Ci vogliamo bene, ci amiamo. Senza se e senza ma. Ci siamo, ci abbracciamo, ci sorridiamo. È pura magia. È pura gioia. Ed io vorrei poter selezionare un tasto di "stop" e fermarmi qui. In questo punto.

Ma, invece, mi alzo e corro verso il bagno, presa da un'altra terribile nausea.

SPAZIO AUTRICE💕:
Come va, cuccioli? Sto cercando di aggiornare il più spesso possibile!
Vi é piaciuto questo capitolo? Avete visto quanto sono felici?🥹
Pensate sia la quiete prima della tempesta?
Che cosa pensate abbia Chanel?
Si prospettano guai?

XOXO
❤️

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