"Chanel? Sbrigati o faremo tardi dal medico!"
Mia madre mi chiama dal piano di sotto e infilo velocemente le scarpe. Indosso dei leggings neri e una felpa rosa. I capelli sono legati in una treccia che ricade sulla schiena.
"Arrivo." Scendo frettolosamente le scale e trovo mio fratello e i miei genitori seduti sul divano ad aspettarmi con delle espressioni impazienti e scocciate. Saltano in piedi appena mi vedono e Dylan afferra le chiavi dell'auto poste sul tavolo.
"Siamo in ritardo." Borbotta mio padre mentre apro la porta di casa. Come al solito ho avuto un imprevisto e così ho dovuto risolverlo, prima di prepararmi per la visita medica.
Dopo il malore di qualche giorno fa, i miei genitori hanno prenotato una visita dal cardiologo per assicurarsi che vada tutto bene, se pur siano convinti che si sia trattato di un attacco di panico.
Nonostante i loro incoraggiamenti, continuo ad avere paura della diagnosi. Penso a qualsiasi cosa che riguardi malattie gravi come una patologia che interessa il cuore.
"Stai tranquilla, tesoro." Mia madre mi rivolge un sorriso, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Hai solo molta ansia." Continua mio padre.Appena entriamo nello studio medico, il dottor Robinson ci prega di sederci. Ha un aspetto intellettuale e dalla sua età deduco che sia esperto nella sua materia.
Il suo viso diventa teso e lascia spazio alla concentrazione mentre si affretta a guardare qualcosa al suo computer. Appoggia due dita sul mento e socchiude gli occhi tentando di leggere ciò che è scritto sullo schermo.
"Mi dica il suo nome, signorina."
Si prepara a scrivere servendosi della tastiera.
"Chanel. Chanel Taylor."
"Quanti anni ha?"
"17."
"Mi descriva il malessere."
Inspiro prima di cominciare a parlare. Raccontare l'episodio mi porta agitazione e non vorrei sentirmi male nuovamente.
"Ero in classe e per caso ho appoggiato una mano sul petto. Ho sentito il cuore accelerare sempre più. Successivamente ho percepito una specie di formicolio dai piedi fino alle ginocchia. La respirazione era veloce e ad un tratto ho avuto la sensazione di non riuscire a parlare. Ho pianto per l'agitazione."
Annuisce e prende appunti sul suo computer.
"Scusi se mi intrometto, ma credo che questo sia stato dato da un insieme di ansie che ha mia figlia."
Dice la mia mamma con l'approvazione di mio padre.
"Controlliamo subito."
Il dottore mi fa stendere sul lettino e inizia a fare una serie di controlli.
Prima di tutto, effettua un elettrocardiogramma. Attacca una serie di ventose sul mio corpo.
"Per ora non c'è niente di cui preoccuparsi. Ma facciamo una ecografia per esserne sicuri."
Io odio le ecografie e spero che non dovrò togliere nulla per farla.
"Deve togliere il reggiseno,signorina."
Provo imbarazzo, dato che nella stessa stanza ci sono anche mio padre e mio fratello. Ma obbedisco al dottore.
Sparge un gel sul petto e servendosi di uno strano macchinario osserva il cuore su uno schermo.
È straordinario ed è talmente strano vederlo che quasi mi commuove.
"È davvero stupendo poterlo osservare così!"
"Vuole sentirlo battere, signorina?"
"Certo!"
Questa reazione strappa una sorriso alla mia famiglia e anche al dottor Robinson.
"Ecco qui."
Sento il suo ritmo. È regolare, ma ho paura che possa accelerare da un momento all'altro, quindi mi procura paura. Ma allo stesso tempo sono felice di ascoltarlo.Dopo qualche minuto, siamo seduti e ascoltiamo attentamente la diagnosi.
"Non c'è nulla di cui preoccuparsi, signori Taylor. Vostra figlia ha solamente bisogno di tranquillità. Troppa ansia le sta facendo male e questo le procura questi attacchi di panico."
Tiro un sospiro di sollievo. Temevo si trattasse di qualcosa di peggiore, anche se non vorrei mai sentirmi come qualche giorno fa.
"C'è stato un evento in passato che l'ha scossa, in qualche modo?"
"Non credo..."
"Forse, dottore." Interviene Dylan.
Lo guardo non capendo a cosa si riferisca.
"Non so se possa contare, ma poco tempo fa eravamo ad una festa in spiaggia. Chanel decise di tornare a casa a piedi e sulla strada ha incontrato un paparazzo che l'ha importunata parecchio. Fortunatamente l'ho raggiunta e sono intervenuto, ma lei era davvero spaventata."
Il dottore sembra davvero interessato alla questione. Se ci penso, è stata davvero un'esperienza traumatica.
"Sicuramente, ha inciso molto sulla sua serenità. Voi siete molto conosciuti e questa tipologia di vita porta anche ad avere stress, paure..."
Vedo i miei annuire preoccupati e mia madre abbassa la testa, triste.
Non voglio che si sentano in colpa. Loro hanno semplicemente realizzato un sogno che avevano da tempo. Io sono felice che loro siano arrivati a possedere questo impero.
"Va bene, la ringraziamo, dottore." Mio padre si alza e gli stringe la mano. Lo stesso facciamo io, Elizabeth e Dylan."Che ne pensi di quello che ha detto il dottor Robinson, Chanel?"
Mio padre mi passa l'acqua e attende una mia risposta. Siamo seduti a tavola per la cena. Mia madre è ancora preoccupata e leggo ancora tristezza nei suoi occhi.
"Penso che dovrei cominciare a stare tranquilla, anche se sarà difficile."
Dylan rimane in silenzio, scuotendo la testa.
"Non capisco perché la nostra fama dovrebbe portarti ad avere ansie. Eppure non ti manca nulla..."
Decido di non rispondere, ma mio fratello sbatte le mani sul tavolo e scatta in piedi.
"STAI SCHERZANDO, MAMMA?"
Alzo la testa e lo guardo.
"Dylan, non preoccuparti."
"No, Chanel. Smettila. Stai male e si vede. Ci impediscono di fare qualsiasi cosa solo per proteggere l'immagine dei Taylor."
"Dylan, siediti subito!" Urla mio padre alzandosi a sua volta.
"Abbiamo sempre fatto di tutto per vedervi felici. Ci ripagate così?" Continua Elizabeth. Ormai l'unica seduta sono io.
Sentire queste parole mi ferisce. Mi fa capire che loro pensano solo alle cose materiali. Non riflettono sul fatto che io vorrei vivere le mie esperienze, senza preoccuparmi dei giornalisti, della stampa, dei giornali.
"Ma lo capite che ci impedite persino di andare ai concerti, alle feste private?"
"Dylan, lo facciamo perché non vorremmo leggere cattive opinioni su noi."
"Oh, ma certo! Immagina che scandalo ci sarebbe nel leggere un titolo che recita «I FRATELLI TAYLOR VANNO AD UNA FESTA». Pensa quanto cazzo gliene importi al mondo."
Mio padre gli punta un dito contro, con fare autoritario.
"Non rivolgerti così a tua madre!"
Sentire queste urla mi crea uno stato di agitazione. Sento la respirazione accelerare. Decido di bere dell'acqua e inspirare ed espirare, lentamente.
"Io vado nella mia stanza, scusate."
Restano in silenzio e salgo le scale. Ho bisogno di stare da sola e restare lì non mi aiuterebbe.Ciao lettori! Come state? La situazione comincia ad essere spiacevole. I genitori di Chanel sembrano non capire il suo malessere e Dylan decide di reagire.
Cosa ne pensate delle parole di Dylan e dell'atteggiamento dei genitori dei fratelli Taylor?
Scrivetelo nei commenti! ❤️Se vi va, andate a seguirmi sulla pagina instagram (headandheart_wattpad). Troverete tanti contenuti inediti riguardanti Head and Heart.
Al prossimo capitolo!🧡
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HEAD AND HEART
RomanceCom'è vivere la vita di una famosa adolescente a livello mondiale? Chanel Taylor è il perfetto esempio di tutto quello che porterebbe la fama. Lei ha diciassette anni e vive a Los Angeles, nella villa dei rinomati stilisti Taylor, i suoi genitori...