Capitolo 2

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"Manage me, I'm a mess.
Turn up page, I'm a book half unred."

All Time Low - Weightless

Mi pento subito di essere entrata. Quello che trovo davanti a me è una ragazza, che dovrebbe essere la mia coinquilina, stesa sul letto con un ragazzo sopra di lei, mentre ansimano. Meno male che sono sotto al lenzuolo bianco, dal quale si vede leggermente sotto ma cerco intensamente di non guardare. Resto e interrompo il loro rapporto o esco? Esco.

Chiudo la porta in modo leggerissimo, sperando vivamente che la porta non cigoli; loro non devono sapere che io sono stata qui. Quando riesco a socchiuderla bene lascio un sospiro soddisfatto e mi giro, ma vado a sbattere contro la ragazza che mi ha aiutata prima.

-Scusa, ti stavo solo portando il borsone che hai lasciato quando sei caduta e te ne sei andata.- Mi porge il borsone con agilità.

-Ehm... grazie.- Arrossisco per la mia stupidità; come si fa a dimenticare un borsone?

-Perché sei uscita? Non è la tua stanza questa?- Chiede interrogativa mentre prende il mio foglio.

-Si ma... ehm...- Annaspo fra le parole; come glielo dico? Mentre mi guarda interrogativa io non so come spiegarglielo, quindi con il piede apro uno scorcio di porta, dove si può intravedere tutto. La sua faccia assume un'espressione schifata.

-Oh.- Mormora mentre si avvicina per vedere meglio. -Capisco perché hai deciso di stare fuori.- Richiudo la porta sempre cercando di non farmi sentire. Butto il borsone per terra e mi siedo, copiando lei. -Piacere comunque, mi chiamo Bethany Campbell.- Mi porge la mano che afferro.

-Bianca Murphy.- Sorridiamo entrambe.

-Questo è il mio secondo anno, vedrai che non è così difficile come dicono tutti, lo fanno solo per farti paura.- Ammette con un sorriso tranquillizzante. -Ma ehi, tu non hai il nome inglese e neanche l'accento per quanto io abbia sentito. Di dove sei?- Chiede con uno sguardo curioso, si vede che è una ragazza solare; ha sempre il sorriso stampato in faccia, incorniciato dai suoi capelli tinti biondi ramati che cadono a onde in contrasto ai suoi occhi verdi.

-Sono metà inglese e metà italiana.- Confesso alla ragazza che assume uno sguardo stupito.

-Italia? Che figata.- Commenta con un'espressione luminosa e curiosa.

-Io vengo da Torino, una città vicino a Milano.- Cerco di spiegarle da dove provengo e solo ora capisco quanto difficile è spiegare dove sono posti che gli italiani indentificano come punti di riferimento a persone che a malapena conoscono Milano e Roma.

-Quando sarò più grande voglio visitarla, magari ti porto con me così mi aiuti con la lingua e mi fai la guida turistica.- Ride mentre da dentro la stanza si sentono gemiti sempre più forti e lo scheletro del letto che cigola. -Dovrebbe essere la tua coinquilina quella?- Domanda scherzosamente.

-Non vedo l'ora di conoscerla.- Faccio finta di entusiasmarmi e alzo le braccia con i pugni, girandoli per capire quanto falsa sono, mentre lei ride. Non sono la tipica ragazza alla quale piace conoscere persone o farmi amici, preferisco molto di più starmene da sola con la musica o con un romanzo. Non sono andata a molte feste, ma ho avuto anche io il mio periodo da ribelle, che devo ammetterlo, lo sono ancora infondo. Sono molto timida quanto emarginata, molto spesso mi nascondo tra i miei capelli marrone scuro o nelle felpe. Amo la musica più di me, soprattutto quel genere che non piace alle persone, ma che piace lo stile e il modo di fare soprattutto. Odio le persone superficiali, troppo impegnate a essere popolari per farsi una vera vita.

-Dici che hanno finito?- Domanda quando non si sente più nulla dall'interno della stanza. Alzo le spalle per il fatto che non so molto di queste cose. -Prova a entrare.- Mi consiglia e si alza, tendendomi successivamente la mano per tirarmi su. La afferro e mi stupisco della forza che ha sul braccio questa magra ragazza, e quest'ultima mi spinge verso la porta per la spalla.

Entro e quello che mi ritrovo davanti sono loro due abbracciati sul letto mentre dormono tranquillamente. Appoggio il borsone e guardo verso la porta che ho lasciata aperta, dove Bethany si affaccia incuriosita. Mima con le labbra un che succede e poi entra in punta di piedi. Ma appena li vede vede sbianca e li fissa per dei minuti buoni mentre io mi domando in silenzio che cosa succede.

-Devo... devo andare.- Mi guarda ferita, abbassando e alzando velocemente gli occhi un paio di volte, prima di vederla praticamebte scappare da quella che ora considero camera mia, sbattendo la porta, facendo così svegliare i due.

-Mh...- si sveglia la ragazza sbadigliando, mi guarda distrattamente e chiude di nuovo gli occhi. Ma non dura tanto perché dopo due secondi realizza la mia presenza nella stanza e si tira su a sedere. -Chi cazzo sei tu? E soprattutto, cosa ci fai nella mia stanza.- Chiede presuntuosa, con una voce un po' da gallina che fa svegliare anche il ragazzo, il quale si mette seduto e si strofina gli occhi, per poi osservarmi da testa a piedi.

-Sono la tua coinquilina, ora vi lascio soli, solo lasciatemi posare alcune cose.- Mi affretto a mettere giù il borsone, ma lo apro e mi prendo una felpa nera con la zip, per coprirmi nel caso andassi fuori.

-Si okay ma potresti fare in fretta?- Si lamenta con la sua voce acuta e troia è l'unica parola che mi viene in mente.

Esco velocemente dalla camera cercando l'uscita del dormitorio che trovo dopo poco, e mi avvio per il marciapiede di cemento che mi porta prima agli altri due dormitori, che sono tutti uguali, poi mi porta a una palestra e un campo di calcio con le gradinate. Provo ad entrare nella palestra ma è chiusa a chiave e quindi mi dirigo verso il campo. Noto che sotto le gradinate c'è una porta che io, essendo curiosa, apro. Questa fortunatamente si apre e io ci entro guardandomi attentamente attorno, fino a quando una voce non mi distrae.

-Bene bene, chi abbiamo qua?-

Angolino mlml

Salve ragazzi! Qui parla Avril Woodland, la cooscrittrice di questa stupenda storia. Sabri mi ha detto di pubblicare oggi il capitolo con il MIO angolino scrittrice in onore del mio compleanno (mi sento vecchia con 15 anni) e quindi FAMO ER PARTY HARD!
*parte la musica figa, saltella, inciampa e muore*
Non so tipo la pubblicità dei Pampers "nasce cresce corre" e io "saltella inciampa muore" dai vabbè più o meno la stessa roba. Va bene mi dileguo.
VE SE AMA NA CIFRAH.

Black Swan || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora