~Real monsters are people.☆~
Entrai velocemente in casa di Mikey,che mi guardò con uno sguardo confuso,seguito da un "dopo ne parliamo" sussurrato.
"Ehy Cel! Allora,cosa vi va di fare?" Chiese Calum.
"Propongo obbligo o verità. Che ne dite?" Chiese Jen.
"Okay" confermammo tutti e tre all'unisono.
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Dopo due ore di obblighi esilaranti (come Calum che doveva flirtare con Mikey, Jen che doveva fare la Strip Dance alla ringhiera delle scale o io che dovevo gridare ad un passante che mi piaceva il suo sedere) e alcune verità svelate, Jen e Cal andarono a casa.
"Ehi Cel.. prima che tu vada devo chiederti una cosa."
"Dimmi Mikey" Sapevo già cosa mi avrebbe chiesto.
"Perché sei entrata così in fretta in casa? C'era qualcuno fuori?"
Mi si ghiacciò il sangue nelle vene.
"Ehm.. I-io ecco.. mi sentivo osservata.. mi sono voltata e.."
"E..?"
"C'era Luke,Luke Hemmings."
"Quando a Luke piace qualcosa fa di tutto per ottenerla. Stai attenta Cel. Se hai bisogno di qualcosa sono qui."
"Grazie Mikey. Ci conosciamo da quasi tre giorni ma mi sono già affezionata a te. Non sono tipa che manifesta molto il suo affetto,ma.. ti voglio bene." Confessai.
"Anche io piccola Cel" e mi abbracciò.
Era così dolce quel ragazzo.
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Erano le 23:50 quando mi coricai.
Avevo passato una bellissima serata con la famiglia Clifford.La cena era deliziosa e loro erano molto esilaranti,tanto che mi fecero dimenticare di ciò che Luke mi fece oggi.
Ma ora,nel mio letto matrimoniale, avevo paura. Cosa sarebbe successo domani? Luke e il suo gruppo mi avrebbero picchiata di nuovo? Mi rannicchiai su me stessa e iniziai a piangere. Avevo bisogno di Victoria,così avviai la chiamata vocale con Skype.
"Ehi Cel! Allora, come va?"
"Vic.. non va bene per niente. Va tutto uno schifo." Singhiozzai.
"Ehi tesoro che succede? Racconta."
"Ti prego non parlarne con nessuno.." E le raccontai tutto.
"Io li uccido. Come si permettono? Cosa cazzo hanno in quella testolina? Cel,reagisci. Ricorda che ad ogni azione c'è una reazione. Io ti conosco,so che sei forte."
"Vic,ti ringrazio. Per tutto. Non sono mai riuscita a trovare un modo per ricambiare,ma lo farò. Ti voglio bene."
"Anche io. Ora dormi, è tardi. Notte."
"Notte" e staccò.
Così mi addormentai. Ero felice di avere un'amica come Vic, potevo confessarle tutto senza essere giudicata.
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Alle 07:45 mi trovavo davanti al cancello verde del Norwest Christian College. Avevo l'ansia addosso,mi sentivo oppressa da una sensazione strana, che riconobbi come ansia. Quest'ultima era mescolata alla paura e all'insicurezza.
Alla prima ora avevo lezione di scienze.
Merda. Ci sarebbe stato anche Luke,me lo sentivo.
Tremante entrai. Dopo poco entrò anche lui.
E lo sapevo io,la fortuna mi detesta.
Mi soffermai ad osservarlo nei minimi dettagli: Il suo busto era fasciato da una canotta dei Rolling Stones e le sue gambe lunghe fasciate dai suoi Skinny Jeans neri strettissimi e strappati sulle ginocchia,mentre i suoi piedi erano all'interno delle sue Vans rigorosamente nere.
I suoi capelli erano sempre alzati in quel ciuffo perfetto, il naso era un pò schiacciato, portava il piercing al lato destro del labbro inferiore e dal suo collo si intravedevano dei tatuaggi. Ma mi soffermai a guardare,seppur per qualche secondo, i suoi occhi. Erano sempre di quel blu profondo. Avrei voluto fissarli da vicino,i suoi occhi, ed impararne tutte le sfumature. Purtroppo lui era un diavolo con il sorriso di un angelo,e non sarebbe stato facile avvicinarsi in poco tempo,o forse addirittura mai, al suo cuore di ghiaccio e pietra.
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Erano le 14 e la campanella suonò. Avevo paura. Cercai Mikey, Jen o Cal per uscire.
Ma,come ho già detto,la sfiga mi accompagnerà per sempre perché,esattamente davanti al cancello verde della Norwest , si trovava Luke.
Porca puttana,dovevo svignarmela.
Iniziai a camminare molto rapidamente,e poi a correre. Dopo circa 100 mentri venni presa per il polso.
Oh merda. Sono morta.
Venni girata con forza e sbattei la testa su qualcosa di morbido.
Quel profumo.
Lui.
Poi mi guardò. Quello sguardo glaciale, intenso, in cui ci vedevo sempre il mare.
I suoi occhi blu erano qualcosa che non si poteva descrivere a parole, bisognava solo guardarli. Era la prima volta che li vidi da così vicino.
Il loro contorno era blu scuro, e all'interno vi erano sfumature di azzurro e blu.
Mio Dio,sono stupendi.
"Vuoi una foto? Magari dura di più."
Avvampai. Mi dovevo allontanare da lui. Subito.
So che avrei passato dei guai, dei grossi guai, ma non me ne importava in quel momento.
"Luke, lasciami. Hai una bella faccia tosta sai? Prima mi picchi con il tuo gruppetto e poi vieni a fare il dolce quando sei da solo? No,non sono un giocattolino." Strattonai il mio braccio fuori dalla sua presa,ma non ce la feci. Mi trascinò in un vicolo e mi buttò a terra, poi iniziò a tirarmi calci.
"Cosa ho fatto di male? Perché mi picchi?" Chiesi piangendo.
"Perché sei solo un'inutile ragazzina."
Dopo avermi sferrato un ultimo ma forte calcio se ne andò,lasciandomi lì, in lacrime e dolorante.
Ma poi sentii le voci di Cassandra ed Avery, così corsi via, veloce quasi quanto un leopardo,nonostante il dolore lancinante.
Ero alla porta di casa e suonai. Mi aprì mia madre.
"Ehi tesoro, hai corso?"
"Sì,un pò.. volevo solo ehm.. stare a letto,ho sonno."
Dissi grattadomi il retro del collo,segno che ero nervosa.
"Okay tesoro come dici tu"
E andai in camera.
Avevo bisogno di musica.
Così chiusi le tapparelle e mi rannicchiai su me stessa.
Non volevo più uscire. Avevo davvero paura.
Squillò il telefono : era Mikey.
"Ehi Mikey" feci uno sbadiglio finto per fargli credere che mi avesse svegliata.
"Stavi dormendo?" Chiesero due voci all'unisono. Cal e Jen.
"Sì ragazzi, ho sonno. E poi sono le 20:30.." Sgranai gli occhi. "Cazzo" sussurrai.
"Tra 10 minuti siamo da te,ciaoo" e staccarono.
Stronzi.
"Mamma stanno venendo i miei amici!"
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*3 giorni dopo*
Ripensai a ciò che Luke mi ha fatto in questa settimana, come i miei amici mi facessero ridere,perché ero io la vittima di Luke.
Ero sulla spiaggia di Sydney. Il mare mi calmava.
Mi faceva male tutto questo. Davvero tanto.
Per colpa di Luke stavo male e non ero felice.
Per colpa di Luke,la sera ero nel bagno, a fissarmi allo specchio.
"Sei solo un disastro"
"Muori"
"Ucciditi puttana"
I miei demoni erano sempre con me.
Volevo sfogare la mia rabbia e la tristezza che nascondevo dietro ad una maschera di allegria.
Così presi il temperino e svitai la lama.
Non mi ero mai tagliata in vita mia.
Passai il ferro prima piano, poi premetti un pò più forte. Ricordo solo che la testa sbattè contro qualcosa, poi il buio.
Buonasera!
Eccomi con il 4 capitolo di questa.. cosa?
Cooomunque.
Domani (05/05) farete sciopero?
Noi si,abbiamo deciso che anche noi alunni resteremo a casa anche se c'è una prof (mi chiedo perché, bah)
GRAZIE DAVVERO a tutte le persone che leggono sto obrobrio (?)
Vi amo.
Buonanotte! ♡
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Celeste||Luke Hemmings.
FanfictionLui, lo stronzo di turno. Lei,lei era semplicemente tutto ciò che nessuno voleva, tutto ciò che era definito "disastro", "inutile". Ma ponetevi una domanda. Se le cose cambiassero?