Capitolo 7.

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Aprii lentamente i miei occhi azzurri.
Vidi un raggio di sole filtrare attraverso le persiane illuminando di poco le mie coperte nere.
Nero,esattamente come il mio umore.
A volte mi capitava,da piccolo,di definire il mio umore coi colori,ma adesso la consideravo veramente una cazzata, o avevo semplicemente paura di essere stupido,definendo l'umore con quest'ultimi.
Guardai l'orologio, erano le 06:00.
Decisi di alzarmi e farmi una doccia calda.
Sfilai i boxer agilmente dalle mie lunghe gambe pallide ed entrai nella doccia.
Dopo aver finito,mi vestii e andai a svegliare Ashton.
"Bro sveglia" Urlai, e mi buttai con la delicatezza di un ippopotamo addosso a lui,facendo finire il mio culo sul suo viso.
"Brutto bastardo non respiro" Esclamò.
Mi alzai dalla sua faccia e ricevetti un ceffone sulla coscia.
"Ahia!" Esclamai. Quando ero con Ashton sembravamo due ragazzini.
A proposito di ragazzini..
"Bro,mi serve un consiglio.
Hai mai provato sensi di colpa?"
"Sì, tempo fa. Ti senti un nodo alla gola,hai gli incubi ecc.. insomma,cose da persone.. non "dure",pappamolli ecco" Mi spiegò Ashton, esitante.
Annuii. "Ti aspetto in macchina, a dopo"
Così scesi e salii sulla mia Range Rover nera. Nel frattempo che Ashton scese,pensai alla ragazzina.
Ripensai ai suoi occhi color cielo. L'ultima volta che li ho visti erano grigi.
Mi chiesi ancora una volta perché la picchiavo. Sinceramente non lo so.
*Nobody's Pow*
Il ragazzo in realtà,forse,ne sapeva il motivo.
Era stato ferito,sopratutto da ragazze,semplicemente perché anni prima lo sfottevano per la sua ingenuità e per il suo essere innocuo. Molte non lo volevano perché era più robusto nel normale,oppure (nonostante l'ultimo "difetto",era un bel ragazzino) lo usavano per essere popolari e,a parere loro,"potenti,fighe".
Ma Luke,dopo l'incidente,era rinchiuso in un orfanotrofio. Più i giorni passavano,più lui cresceva,desiderava vivere una vita normale. Lì era solo,tutti li maltrattavano.
Spesso,arrivando anche alle botte.
E quel ragazzino dagli occhi blu era davvero stanco,distrutto. Voleva urlare,scappare.
Una volta ci provò. Scappò dalla finestra del bagno malconcio e corse lontano,ma fu ritrovato due giorni dopo,riempito di botte e lasciato a digiuno per una settimana, potendo bere solo acqua.
Quando fu adottato dagli Irwin, si era costruito una corazza e nessuno,se non Ashton,era riuscito a comprenderne la motivazione.
Capì che Lucas aveva il cuore spezzato,e lo capiva perfettamente.
"Fratelli?"
"Fratelli."
Luke,però, non aveva mai scordato Mikey.
F
Forse era questo il motivo che spinse il ragazzo ad essere violento,i demoni del suo passato,che non lo abbandonavano mai.

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*Luke'sPow*
In pochissimo tempo la mia vita mi passò davanti,fin quando Ashton non mi risvegliò. Misi in moto,diedi gas e partimmo.
Dopo poco eravamo davanti all'inferno davanti al quale,oltre alle miriadi di adolescenti assonnati o in crisi ormonale notai lei,Celeste.
Puntai i miei blu nare nei suoi due pezzi di cielo.
Nonostante fossero lontani li notai.
Lei però si voltò, terrorizzata, e corse in classe.

Ma non sapeva cosa le sarebbe aspettato dopo.
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*Celeste's Pow*
Corsi in classe,vedere Hemmings mi.. terrorizzava. A causa sua mi sono tagliata e non ho mangiato per due settimane, di conseguenza sono dimagrita 5 chili. Ma sono ancora grassa,nonostante mi si vedano le costole. Lo dicevano i miei demoni, e con loro le persone intorno a me,che ero "troppo brutta", "troppo grassa", "troppo imperfetta".
Non mi piacevo affatto,ed è questo uno dei miei punti deboli. E adesso,i tagli sul polso diventavano ogni giorno più frequenti, come i braccialetti e le maniche delle mie felpe, due o tre taglie maggiori della mia.
-----Ricreazione------
Andai in bagno, e notai Jennifer.
"Jen!" Corsi da lei,abbracciandola.
"Cos'hai? Sei dolorante" le Chiesi.
"Oh tesoro,hai presente quelle due cose chiamate 'Ciclo' e 'Crampi'? Quando si uniscono fanno male,spero tu mi capisca" Piagnucolò.
"Oh..si" Dissi imbarazzata. "Alla quinta ora banco insieme?"
"Concordo, a dopo ad italiano allora" Sorrisi.
"A dopo tesoro" e mi abbracciò. Aveva il vizio di chiamare tutti tesoro, ma a me andava bene così.
Lei se ne andò,mi sciacquai la faccia, poi sentii entrare qualcuno. Merda, erano Hemmings e Cassandra. E stavolta non avrei potuto evitarli.
"Parker sfigata" sospirò Cassandra 'holetettedisilicone' Carter.
"Cosa vuoi Carter?"Esclamai.
Poi,in tono di sfida,Provai a parlare in italiano,sapevo non mi avrebbe mai capita. Oramai sapevo l'italiano quasi alla perfezione. "Aprile è un mese,non un verbo cara" Risi un pò. I due davanti a me mi fissavano come se fossi un alieno.
"Ho solo detto una comune frase italiana,tutto qui."
"Ragazzina,non avere così tanta confidenza con noi,e non parlare in come gli alieni"Esclamò freddo Luke.
"Cassandra Vattene. Ci vediamo dopo"
"Ma Lukey" Miagolò, come una gatta morta in cerca di cazzi,come sempre.
"Vattene,ho detto a dopo"
Lei se ne andò. "Volevo parlarti ragazzina"
Deglutii. Speravo non mi avesse picchiata.
"Non ti picchierò, tranquilla. Non ne ho voglia adesso" Sembrò leggermi nel pensiero.
"Cosa?" Sgranai gli occhi. Non ci credevo.
*Nobody's Pow*
Lui la guardò, e non potette astenersi dal pensare che quella ragazza era veramente bellissima. Era terrorizzata da lui, e a quest'ultimo piaceva essere temuto,potente.
La sbattè al muro e la guardò.
Lei non poté reggere quello sguardo così profondo,quegli occhi così blu da fare invidia al mare,che abbassò gli occhi.
"Guardami" Esclamò duro lui,posando due dita sotto il mento e alzandole la testa.
Le pupille di lei tremavano.
Luke però sentì il bisogno di allontanarsi,sentiva che non doveva affezionarsi a nessuno,non poteva innamorarsi di un paio di occhi o semplicemente di qualcuno,perché lui era Luke Hemmings, e Luke Hemmings non si innamora. Lui feriva, feriva e basta. Nessuno avrebbe distrutto i suoi muri creati negli anni.
*Celeste pow*
Uscì così, dopo avermi fissata negli occhi.
Erano così vuoti.
Mi piacerebbe vedere quel Luke con gli occhi che brillavano, il ragazzo che forse, dico Forse, era prima.
Ma io non posso saperlo.
Uscii dal bagno e andai a lezione di Italiano dove, come promesso, mi sedette accanto a Jen,e le raccontai l'accaduto.
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"Ehy Mikey!"
"Piccola Celllll" e si abbracciarono.
Poi Mikey fissò un punto,con gli occhi a cuoricino (se fosse stato possibile) e mi voltai nella sua direzione.
Vidi che stava fissando una ragazza davvero carina. Era alta più o meno quanto me, aveva i capelli castani fino alle spalle ed era magra. Non sapevo il colore degli occhi,dato che era lontana.
"Mikeyyy uhhuuuu"
Quando Sembrò risvegliarsi, gli chiesi:
"Come si chiama?"
Le sue guance si arrossarono un pò.
"Ehm.. lei chi?" Chiese, fingendo.
"Quella ragazza che stavi fissando con gli occhi a cuoricino e quasi sbavando. Andiamo,nome?" Mi precedente Jen.
"Okay ve lo dico.. ma zitte. Si chiama Alaska Elena Johnson, è bellissima. Quell'accenno di lentiggini ed i suoi occhioni cioccolato sono la mia condanna" Esclamò.
"Mio Dio Mikey, sembri una tredicenne in preda alla prima cotta,aiuto" Ribattemmo Jen e io insieme,mettendoci una mano sulla fronte e scuotendo la testa.
"Ma noi ti aiuteremo,contaci"esclamai,
Poi lo abbracciai e sorrisi.
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"Jen,ti va di uscire? Mi annoio a morte!" Mi lamentai a telefono. Stavamo parlando ormai da due ore.
"Okay Cel,vuoi venire a dormire da me dopo? Tanto sono sola" Chiese.
"Un momento.
Maaaaaaaaaammmaaaaaaaaaaaa" gridai.
"Posso andare a dormire da Jen?"
"Okay tesoro" mia mamma che acconsente? Wow.
"Ha detto sì!" Urlammo insieme.
Allora ti aspetto tra 40 minuti, a dopo!" E chiuse.
Le 20:20,perfetto. Mi feci una doccia veloce,preparai il pigiama,il cambio e scesi in cucina.
"Mamma,papà io vado,vi amo" esclamai,mente li baciavo sulla guancia.
"Anche noi tesoro, stai attenta"
"Okay ciao" sorrisi ed uscii.
Un'ora dopo ero con Jen sulla spiaggia,vicino al "nostro posto". Eravamo in videochiamata con Victoria, che ho fatto conoscere a Jen tramite quest'ultima. Parlavamo da ormai due ore,e internet sul mio cellulare si stava esaurendo.
Ad un tratto sentiamo altre risate,e non sono le nostre.
Ci guardammo e ci voltammo verso la spiaggia.
C'erano due ragazzi stesi sulla sabbia.
"Dal modo in cui ridono credo siano fatti e ubriachi. Vieni" Disse.
"Vic,dopo ti richiamo,baci"
"A dopo Cel" e chiusi.
Appena mi avvicinai riconobbi le due figure, nonostante il buio. Persi un battito quando vidi Hemmings e il suo amico, mi pare si chiamasse Ashton, a ridere come due malati.
"Cosa minchia ci fate voi due qui?" Urlò Jen.
"Noi stiamo cavalcando gli unicorniiii" Urlò il Moro.
Luke rideva.
"Jen.. dici che dovremmo aiutarli?" Chiesi.
Lei sbuffò. "Okay,portiamoli a casa mia,dormiranno nella stanza degli ospiti"
"E come li portiamo Jen? In braccio?! Lo sai quanto pesano?"
"Abbiamo la macchina haha" Luke.
Era fatto,ma ci capiva.
"È la Range Rover nera,ecco le chiavi" e rise.
"Jen.. Guido io"
"Okay, ma ricordati che la patente la prendi tra un mese,e se ci fermano sono cazzi"
"Andrò piano,promesso"
Dopo mezz'ora e un quasi incidente trascinammo, seppur con tanta fatica, i ragazzi nella stanza degli ospiti al piano terra.
Jen portava Ashton, io Luke.
"Prendo due pezze bagnate,aspetta qui"
"Okay"
Intanto guardai Ashton. Era davvero un bel ragazzo,anche se Luke mi aveva colpita.

Solo per la bellezza,sia chiaro.

Lì su quel letto con gli occhi chiusi,il ciuffo scompigliato e i muscoli rilassati sembrava semplicemente..bellissimo? Sinceramente mi faceva tenerezza.
Non so perché, ma sorrisi. Mi chiesi perché fosse diventato così, chissà cosa aveva passato.
"So di essere bellissimo,ma se mi fissi mi sciupo" rise. Io sobbalzai.
"Ehm.. io non ti stavo fissando" sussurrai.
"Sai che sei bellissima?" E rise. Era ancora ubriaco.
"Cazzate,dormi." Esclamai fredda.
"Ma fatti una scopata e rilassati! Se vuoi mi offro io,secondo me sei già bagnata al pensiero del mio cazzo dentro di te"
Avvampai di rabbia e di vergogna,ed uscii dalla stanza.
"Curati tu di Ashton e di quel ninfomane"
"Cosa ha detto?"
"Poi ti dico" Avvampai. In fondo al mio cuore, una minuscolissima parte del mio corpo lo avrebbe voluto. "Ormoni di merda" Pensai.
Dopo poco Jen salì, e parlammo fino alle 4.
Lei si addormentò, io scesi a bere un pò d'acqua.
Mentre scendevo, sbattei contro qualcosa di morbido.
"Ahia"
"Ma che cazz.. ragazzina cosa cazzo ci fai qui? E dove sono? " Chiese confuso.
"Ehm.. io tu.. siete a casa di Jennifer, la mia amica.. vieni in cucina e ti spiego"
E mi seguì senza obiettare,Forse era troppo stanco e confuso per farlo.
"Ehm.. allora io e Jen eravamo sulla spiaggia, voi eravate là vicino,vi abbiamo trovati e.."
"E io ti ho dato le chiavi. Credo che sia l'unica cosa che ricordo"
*Nobody's Pow*
Il ragazzo mentì spudoratamente, poiché si ricordava tutto ciò che le aveva detto. Si sentiva stronzo,ma se non lo fosse non sarebbe stato Lucas Robert Hemmings.
La ragazza annuì, e poi timidamente domandò se voleva un bicchiere d'acqua. Il ragazzo rispose positivamente, poi si mise a fissarla.
Il busto era coperto da una canotta blu elettrico,e le sue gambe fasciate da dei pantaloncini verde militare. Fissando i pantaloncini, fissò "involontariamente " il suo fondoschiena. Quest'ultima sentiva le pozze blu dei ragazzo ispezionare il suo minuto corpo. Quando si voltò, appoggiò il bicchiere d'acqua destinato al ragazzo sul tavolo,e ci gettò un aspirina. "Ti farà bene alla testa, bevilo anche se fa schifo" ordinò lei.
Lui la guardò,colpito dalla sua schiettezza.
Penso che quella ragazza fosse bipolare, prima timida e dolce e poi fredda.
Si chiese come le persone potessero essere dolci, poi si ricordò che,tempo fa,lo era stato anche lui.
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MUSICA.
Okay,scusate se è passata un'eternità,ma ho avuto veramente molti impegni questa settimana. E in più si avvicina l'esame,aiuto.
Non so se cancellare la storia, credo che sia un pasticcio,dato che non la legge nessuno.
Grazie alle lettrici silenziose o a quelle due/tre che commentano. ♡

Celeste||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora