*Michael pow *
Se ne andò,per fortuna.
È cambiato veramente tanto da quando è successo quel fatto. Era diventato un drogato,un cattivo ragazzo. Forse sono uno stronzo a giudicarlo così, perché io non sapevo come si sentiva.
Ma quel giorno, quel 10 novembre, segnò fine alla nostra amicizia.
*Flashback*
"Lukey, play oggi alle 16?"
"Contaci bro,ma se perdi non frignare"
"Poi vediamo chi perderà bro"
A quei tempi avevamo 13 anni.
Erano ormai le 15:00, e decisi di andare al supermercato vicino casa mia a comprare l'occorrente per il nostro Muke play party (Michael and Luke play station party).
Ma,mentre camminavo, mi arrivò una chiamata. Era Lukey. Strano,non mi chiamava mai dopo aver fissato per il pomeriggio.
"Ehi Lukey dimmi tutto"
"M-m-michael ti p-prego vi-vieni s-subito qui.." Disse singhiozzando.
Corsi più veloce che potei,era successo sicuramente qualcosa di grave.
Dopo 5 minuti di corsa, ero lì.
C'erano anche l'ambulanza e la polizia.
Corsi verso la casa di Lukey.
"Signorino,non può entrare"
"Dove è il mio migliore amico? È un ragazzo basso,biondo,abita qui"
"È all'ambulanza"
Lo Raggiunsi e lo abbracciai.
"Lukey cosa diavolo è successo?" Chiesi abbracciandolo.
"Mia M-mamma e m-mio pa-padre.. li ha-hanno uccisi.. dei ladri s-sono entrati in casa,m-ma io mi ero nascosto in cantina e.. h-hano sparato!" Urlò piangendo. Lo strinsi così forte a poterlo uccidere.
"Ragazzino,sarai affidato all'orfanotrofio,fai le valigie e andiamo"
"Agente,lui.. mia mamma potrebbe adottarlo.. la prego"
"Niente da fare,sarà affidato ad altri"
"Lukey.. ti voglio bene,non te lo scordare. Sei il mio migliore amico, e lo sarai sempre. Mi mancherai, spero che resterai a Sydney bro."
"Bro,anche io te ne voglio. Allora.. ciao.." Ci abbracciammo, un'ultima volta. Lo stritolai,ma io sapevo che (se non per sempre, per molto tempo) fosse l'ultimo. E forse lo capì anche lui,perché mi strinse da lasciarmi senza fiato per 10 minuti.
"Ciao Bro."
"Ciao Bro."
Ci sorridemmo l'ultima volta.
"Addio Lukey" sussurrai.
Passati 4 anni,ovvero l'anno scorso, Luke era stato adottato.
Era cambiato veramente tantissimo,non lo riconoscevo più.
"Luke! O mio Dio quanto tempo!" Dissi,quasi piangendo di gioia.
"Togliti, io non ti conosco" Esclamò.
Cosa? Non è possibile. Lucas Robert Hemmings, il mio migliore amico, si era scordato di me.
Faceva tutto così male.
*Fine Flashback*
E,nonostante oramai ci sia abituato,vedere Luke che si fa male da solo, gli occhi vuoti, i polsi pieni di braccialetti, i capelli biondi un pò più scuri e il suo nuovo piercing al lato destro del labbro inferiore, era sempre lui,in fondo. Molto,molto in fondo. Ma forse qualcuno,un giorno, lo avrebbe salvato da tutte le macerie che si porta sul suo ghiacciato cuore.*Celeste pow*
Erano le 12 ed io ero là, sul mio letto, ad ascoltare la musica.Cause I'm only a crack
In this castle of glass,
Hardly anything else for you to see,
For you to see..Amavo alla follia quella canzone, Castle Of Glass, dei Linkin Park.
Non mangio da ieri,ma non ho fame.
Ripensare a Luke che mi picchiava,mi faceva male. Davvero tanto. Mi rannicchiai, come sempre, su me stessa.
Decisi di dire a mia madre di non mandarmi a scuola nemmeno domani perché mi sentivo amcora debole e che avevo anche la nausea, così non mi obbligava a mangiare.*******1 settimana dopo*******
Questa settimana sono solo rimasta a letto,
e l'unica cosa che entrava nel mio stomaco era l'acqua. Non toccavo cibo da 8 giorni,iniziavano a vedersi le costole. Ma io mi vedevo sempre grassa.
"Brutta" "balena" "rifiuto". I miei demoni non mi abbandonavano mai.
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*Luke'sPow*
La ragazzina non si faceva vedere da una settimana, chissà perché.
Magari ha la febbre.
Ma cosa mi importa? Perché ogni volta che penso, penso a lei?
Non lo so. Decisi di chiedere a Clifford, con le buone o con le cattive,di farmi dire dove abitava.
Lo vidi all'entrata con il suo amico (che a parer mio sembrava cinese) e mi avvicinai. "Ciao Clifford"
"Cosa vuoi Hemmings?"
"Sapere dove abita Celeste. Dimmelo adesso, o farai una brutta fine" Okay, magari la minaccia la potevo risparmiare.
"No,non te lo dirò mai."
"Dimmelo oppure vuoi che qualcuno sapesse.."
"ZITTO." Urlò.
"Allora?" Dissi trionfante.
"La casa accanto alla mia.." Disse, con sensi di colpa già in testa. Lo conoscevo troppo bene,quel ragazzo.
Dopo poco ero lì.
Bussai, e mi aprì lei.
Aveva addosso una tuta che era 3 taglie in più della sua credo, i capelli castani scompigliati e i suoi occhi azzurri spalancati alla mia vista,che si incupirono subito.
"Vattene, non voglio vedere nessuno" Mi ringhiò contro.
"Cos'è, hai il ciclo?" Ribattei.
*Celeste pow*
"Anche se fosse? Cosa ti importa?!" Quasi Urlai.
"Ragazzina calmati o ti farai male"
Entrò e mi sbattè al muro accanto alla porta.
"E non parlarmi così."
Mi guardò coi suoi occhioni tristi,cupi,spenti.
In quel momento pensai che avrei avuto voglia di riaccendergli quella scintilla di gioia nei suoi occhioni blu.
"Non mi sottometterò a te. E per favore, smettila di picchiarmi. Non ti ho mai fatto niente di male." Piansi. Non mi importava se mi stava fissando, no. Dovevo sfogarmi.
Per un momento mi sembrò di vedere sensi di colpa nei suoi occhi,ma credevo di essermi sbagliata. Lui non provava pena,o tantomeno colpa.
"Luke sta per tornare mia mamma. Vattene."
Non so con quale miracolo,ma se ne andò senza fiatare.
*Luke's Pow*
Ripensavo alle sue parole,al suo pianto.
Sentivo una sensazione strana nel petto, ma lasciai perdere e tornai a casa. Più che casa mia,era mia e di Ashton.
"Ehi Bro,vado a letto. Buonanotte." Gli dissi.
Chiamavo anche lui come chiamavo Mike.. Clifford quando eravamo piccoli.
Ripensai a Celeste. Mi sentivo strano,quasi.. in colpa?
Nah,impossibile.
Non li provavo da 5 anni,i sensi di colpa. Da quando loro sono morti.
Verso le 02:00 mi addormentai, pensando a Celeste che piangeva sotto i miei calci.
Domani avrei chiesto consiglio ad Ash,ma nel frattempo mi addormentai.
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Bonanonone
Ciao a tutti rega! Buonanotte. Grazie a chi legge sto schifo. ♡♡
(Nella foto è Luke da piccolo, awwo)
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Celeste||Luke Hemmings.
FanficLui, lo stronzo di turno. Lei,lei era semplicemente tutto ciò che nessuno voleva, tutto ciò che era definito "disastro", "inutile". Ma ponetevi una domanda. Se le cose cambiassero?