Quando lo vidi varcare la soglia di casa quella sera, non ci volevo credere.
L'aria fredda mi invase i polmoni in un attimo, ricci neri e occhi celesti apparvero improvvisamente davanti alla mia visuale e il suo corpo muscoloso venne avvolto dall'aria calda della villa.
Con tutte le persone che c'erano in quel paese, proprio il ragazzo di quella mattina doveva entrare in casa nostra, proprio lui
doveva essere l'ospite per cena.Rose lo accolse insieme ai suoi genitori nell'ingresso, facendoli accomodare in salotto e, a quel punto, feci la mia entrata, ricevendo un occhiata dal ragazzo.
"Venite, accomodatevi pure" continuava a ripetere la madre di Cam salutandoli.
"Ma guardati Logan sei cresciuto davvero tanto" annunciò accogliendolo in un abbraccio, mentre Jhon salutava il fratello e l'ennesima moglie.
Fu allora che feci "2+2".
Se quello era il fratello di Jhon e il riccio si chiamava Logan, doveva per forza essere quel Logan.
Proprio lui.
Logan Dawson, il cugino dei ragazzi.Aveva esattamente due anni in più di Cameron e non lo vedevamo da due anni, per questo non lo avevo riconosciuto quella mattina.
L'ultima volta che lo avevamo visto era stata l'estate prima che partisse per il college, quando era venuto a New York per salutare i suoi cugini e gli zii prima di partire.
Continuavo a guardarlo senza capire come avesse fatto, era cambiato veramente tanto e non sembrava più quel ragazzino stronzo che mi faceva i dispetti, ma un'altra persona.
Adesso aveva l'aspetto di un uomo, un uomo serio e impegnato con gli studi. Da quanto ne sapevo studiava ad Harvard e, infatti, aveva tutto l'aspetto di uno studente del college.
"Logan, ricordi Lila giusto?" chiese Rose spingendomi verso il nipote, poi si distrasse per accogliere anche i miei genitori in soggiorno.
"Allora i miei dubbi di questa mattina non erano sbagliati." sussurrò vicino al mio orecchio facendomi rabbrividire, mentre mi abbracciava frettolosamente. Ricambiai il suo abbraccio freddoloso inalando la sua acqua di colonia.
"Ma guardati Camila, sei... cresciuta." ammise sorridendomi mentre arricciava una ciocca dei miei capelli lisci al suo dito, ma non la tirò.
E qual sorriso, quel dannato sorrisetto che mi riservava quando mi prendeva in giro da piccola.
Il Logan che conoscevo era ancora lì.
Eccome se c'era."Forza accomodiamoci in sala da pranzo" annunciò la mamma dei miei amici accompagnando gli ospiti.
Eh già, la sala da pranzo. Riservata solo al pranzo e alla cena di natale, compleanni e cene, ormai lontane, con i parenti del Signor Dawson.
Ma quell'anno erano di nuovo lì, e pure Logan c'era. Sperai tanto che non ci fossero anche i suoi giochetti con lui.
Aiutai mia madre a servire il cibo nei piatti di tutti e poi mi sedetti al mio posto, vicino a Cameron.
E in quell' esatto momento due occhioni ricoperti da due lastre si ghiaccio catturarono la mia attenzione.
Il riccio si era seduto proprio davanti a me e mi stava sorridendo, sospirai e posai lo sguardo su mio padre, che parlava con John e suo fratello mentre infilavo nella forchetta un pezzo pollo.
La cena procedette tranquilla nonostante i continui sguardi penetranti che ricevevo da parte dell'affascinante ed intelligente Logan.
"Allora Camila, tu che progetti hai per il college?" mi incalzò lo zio del mio migliore amico.
Presi un gran respiro e poi risposi.
"Vorrei studiare lingue. Mi piacerebbe studiare la cultura delle lingue che già so e impararne di nuove..." dissi lasciando il ragazzo di fronte a me a bocca aperta.
Non mi era mai capitato di parlare del mio futuro con persone esterne alla mia famiglia, e loro sapevano tutti quanti che cosa avrei studiato al college, lo avevano sempre saputo.
Sin da piccola ero sempre stata affascinata dalle lingue straniere, dalla loro cultura e dai loro accenti strani, perciò lo avevano capito tutti senza che io ne parlassi con loro."Poi vorrei visitare vari posti nel mondo." finì il discorso lasciando pure i miei genitori e quelli di Cameron sbigottiti.
"Wow sei molto ambiziosa Camila, sei maturata moltissimo in questi anni, ricordo quando correvi con Cameron per casa... Con questa determinazione riuscirai ad ottenere ciò che vuoi!" mi disse la signora Dowson, la nuova compagna del padre di Logan.
I suoi avevano divorziato quando aveva all'incirca nove anni e sua madre se ne era andata di casa promettendogli che sarebbe tornata, ma da quella notte nessuna l' aveva più rivista.
Suo padre invece era un uomo molto impegnato con il lavoro e cambiava donna ogni anno, più o meno, e da ciò che sapevo tramite Cameron non era uno che dava molto affetto o importanza al figlio.Quest'ultimo acconsentii con ciò che la donna aveva detto e mi fece i complimenti.
Arrossii violente e mi nascosi il viso tra i capelli.
"E quale sarebbe la prima città che vorresti visitare?" mi chiese dopo qualche minuto.
Io alzai la testa sentendo gli occhi di tutti i presenti addosso, tranne i suoi, segno che non avesse interesse."Roma. L'Italia. Ho sempre trovato affascinante la lingua italiana e la sua cultura." ammisi continuando a far traballare la gamba.
La mano di Cameron prese improvvisamente la mia sotto al tavolo e appena mi voltai lo vidi sorridermi, il suo conforto aiutava molto quando l'ansia si impossessava del mio corpo.
I nostri genitori tornarono a parlare tra di loro e il padre del ragazzo distratto, dinanzi a me si complimentò con i miei genitori per aver cresciuto una figlia intelligente e ambiziosa come me.
Beh di sicuro non ero arrogante come suo figlio.
Prima che gli zii dei Dawson se ne andassero, mi ritrovai per un attimo sola nell'ingresso con Logan.
"Sei cresciuta molto Stellina." mi disse avvicinandosi lentamente.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?"
"Ed io quante volte non ti ho dato ascolto?" Touché.
Dio che insopportabile che era."Dicono tutti che sei maturato molto ma a me sembri sempre il solito arrogante di due anni fa." ammisi alzando gli occhi per guardarlo in faccia.
"Con te sarà sempre così... Stellina." mi sussurrò all'orecchio prima di allontanarsi bruscamente, costretto dall'arrivo delle voci dei nostri genitori, che io non avevo neanche sentito.
Ero rimasta li, con le labbra socchiuse, gli occhi socchiusi e la pelle d'oca.
Logan Dawson, l'unico uomo sulla terra di cui non sopportavo la presenza, mi aveva appena fatto uno strano effetto.
E neanche con il mio ex avevo mai provato una cosa simile.
Mi ci vollero un paio di minuti per riuscire a riprendermi.
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Riscalderó il tuo cuore di ghiaccio.
Romance⚠TW: DCA. ⚠ Camila ha passato diciassette natali in canada nella villa dei Dawson e il diciottesimo non sarebbe sicuramente cambiato. Diciotto natali tutti uguali, ma di cui non avrebbe cambiato una virgola. I suoi genitori le avevano fatto passare...