6. Carpe diem.

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La mattina della vigilia di natale mi svegliai con il profumo dei biscotti alla vaniglia di Rose e del tacchino di mio padre.

Il sole mi batteva leggero sul viso quando aprii gli occhi, facendomi spuntare un sorriso raggiante in faccia.

Mi alzai dal letto con quel sorriso e mi infilai in fretta sotto il getto caldo della doccia, poi mi asciugai i capelli e dopo essermi infilata un jeans e un maglioncino scesi giù in salotto.

Rose e mia madre stavano apparecchiando la tavola con i loro piatti preferiti mente John aiutava il suo migliore amico a tagliare il tacchino.

Cameron mi fece segno di raggiungerlo sul divano e io ubbidii.

"Buongiorno principino." lo canzonai buttandomi addosso a lui a peso morto, come se pensassi come una piuma poi.

Il mio peso era sempre stato nella norma ma il mio fisico non era proprio magro come quello di una modella, ma a lui non era mai importante tanto, difatti mi prese al volo e mi stritolò tra le sue braccia.

"Buongiorno a lei, principessa" soffoco nell'abbraccio per poi lasciarmi ricadere seduta di fianco a lui.

"Sono incaricato di darti una notizia che non ti piacerà", disse sorridendomi, io lo incitai a parlare con lo sguardo.

"Logan si è auto-invitato a cena stasera..." lo guardai perplessa.

Immagini di natali passati mi invasero la mente. Cene e pranzi di quando ero bambina mi passarono davanti in un secondo, no non volevo passare di nuovo il natale a piangere, anche se ormai ero adulta sapevo che lui avrebbe fatto qualcosa, qualsiasi cosa pur di farmi stare male.

Guardai il mio migliore amico disperata e lui finì la frase che aveva iniziato poco prima: "... E mia madre ha detto di si, visto che i miei zii sono in città fino al ventisei."


"Ragazzi andatevi a cambiare che stasera ci sarà pure Logan, vi voglio pronti per le sette!" ci odinó John prima che salimmo le scale per andare a preparaci per la cena di quella sera.

Perché proprio quella sera doveva venire?
Perché voleva continuare a rovinarmi il natale?
Anche dopo tutto questo tempo.

"Preoccupata per mio cugino?" chiese il coglione di Cameron prendendomi in giorno quanto mi buttai sul suo letto a pancia in giù.

Alzai di poco la testa e lo guardai malissimo, poi mi girai con la testa rivolta al soffitto.

"E dai Lila, ormai è grande pure lui. Lo hai visto l'altra sera che è più maturo, non ti darà fastidio, vedrai. " annunciò prima di entrare in bagno per sistemarsi i capelli.

Certo, lo avevo visto. Ma io a differenza sua lo avevo anche sentito, ben due volte, e ciò che mi aveva detto, lo aveva detto come sempre: a presa in giro.

Mi alzai a mal voglia dal letto ed entrai in bagno mettendomi davanti al mio lavandino, poi presi i trucchi dal mio cassetto.

"Non truccarti Lila, sei più bella senza trucco" mi disse Cam sorridendo, perciò presi solo il mascara e il mio rossetto preferito.
Il nostro bagno era piccolo ma ben organizzato.

Aveva due lavandini con due cassetti sotto ad ognuno e uno specchio enorme che andava da una parte all'altra del muro e davanti ad essi, perciò dietro di noi, c'erano una doccia un mobiletto con gli asciugamani e il wc, le porte delle nostre camere erano in mezzo, una davanti all'altra.

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