10. What are we?

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"Ei stellina" sussurró nel mio orecchio una voce rauca. Mugolai e mi coprii la faccia con una mano, spiaccicandomi poi contro il suo corpo caldo.

"Lila" cantilenó cercando di spostarmi, "Devo alzarmi è già abbastanza tardi, tuo cugino è in piedi e non credo che tu voglia che se ne accorga..." disse poi accarezzandomi il braccio che tenevo sul suo petto.

O merda, quasi mi ero dimenticata di lui, delle persone che vivevano in quella casa e di ciò che avrebbero pensato se avessero saputo che io e Logan avevamo passato la notte insieme, e due volte anche.

Mugolai di nuovo e poi, finalmente, aprii gli occhi sorridendo al moro.

Dovevo avere i capelli tutti spettinati e una la faccia ancora tutta addormentata ma lui mi aveva già vista un sacco di volte così, perciò non me ne preoccupai molto.

"Buongiorno bellissima!" disse sorridendo dolcemente.

Lo guardai bene e wow, Logan Dawson era davvero bello, sopratutto di prima mattina.

"Sei rimasto."
La speranza si accese sul mio volto e l'armonia che amanavo si dissolse nell'aria della mia stanza.

"Tel'avevo detto." disse prima di schioccarmi un bacio sulla fronte.

Entrambi stavano sorridendo mentre ci guardavamo negli occhi, una casa che mai era successa, che mai avrei pensato potesse accadere. Io e Logan che ci sorridevamo senza scannarci a vicenda.

"Sarà meglio che vada prima che Cam si alzi." annunció alzandosi dal letto e rivestendosi velocemente.

Lo guardai uscire dall mia stanza e ispirare l'aria fredda dal terrazzo, poi scomparve dalla mia vista.

Sospirai anche io, poi mi buttai all'indietro sul letto e un sorriso guizzó sulla mia faccia. Incredibile ma vero: ero felice, e dopo troppo tempo.
E il motivo di quella felicità era l'ultima perosna che avrei mai accostato a quelle emozioni.
Quella a cui proprio non associa o nessuna cosa bella della mia vita.

Mi alzai velocemente dal letto e mi misi una tuta.

Quella mattina faceva più freddo del solito in casa, perciò ci misi pochi secondi ad aprire il mio armadio e decidere che le felpe che avevo dentro non erano abbastanza pesanti.

Entrai in bagno e mi lavai i denti alla svelta, poi mi spazzolai i capelli raccogliendoli in una coda alta, quando ebbi finito alcuni ciuffetti di capelli mi ricadderó sulla faccia.

Subito dopo spalancai la porta del bagno del mio migliore amico, trovandolo seduto sul suo letto che si infilava i calzini.

"Ei, me la presti una felpa?" chiesi posizionando in piedi davanti a lui.

Lui mi guardò serio alzando un sopracciglio e poi apri bocca.

"Mi vuoi dire qualcosa Lila?" chiese molto calmo, troppo calmo.

"Fa freddo oggi" risposi sorridendogli e sedendomi vicino a lui.

"Si, i nostri genitori sono usciti presto e non hanno riacceso il riscaldamento, ma tranquilla ci ho pensato io, tra poco sarà di nuovo caldo." mi rispose tornando a guardarmi negli occhi.

"Te lo chiedo di nuovo Lila", Fece una pausa voltando tutto il corpo verso di me, "Mi vuoi dire qualcosa?"

Era serio ma calmo ed io non capivo affatto a che cosa si stesse riferendo.

"Riguardo a che cosa Cam?" chiesi ingenuamente.

"Non sono arrabbiato, e non lo sarei mai." mi disse poggiandomi una mano sulla coscia, sapeva che il suo contatto mi faceva rimanere più calma.

Riscalderó il tuo cuore di ghiaccio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora