Era notte fonda, ma non riuscivo a dormire, perciò mi alzai dal letto e recuperai la coperta bianca dalla sedia della scrivania e il libro che stavo leggendo, poi mi infilai immediatamente un'altra felpa pesante addosso ed aprii la porta finestra di vetro.
"Che ci fai qui?" domandai chiudendo la porta finestra scorrevole.
Lui, in tutta risposta, scosse in aria una sigaretta senza distogliere lo sguardo dal cielo pieno di stelle. Lasciai perdere e mi sedetti sulla poltrona, intenta a leggere un' altro libro fantasy.
"Ma com'è possibile che non ti venga freddo?" chise girandosi improvvisamente verso di me.
Alzai gli occhi verso di lui accigliata.
"Che cosa?"
Mi stava davvero facendo un'inutile domanda alle due del mattino?Il moro spense la sigaretta sul legno del terrazzo e la poggio delicatamente su un fazzoletto, immaginai che l'avrebbe gettata più tardi nel cestino, poi si voltò verso di me.
"Dormo qui ogni inverno durante le vacanze di Natale da quando avevo sei anni, e hai sempre adorato leggere sul terrazzo prima di dormire... Cioè come fai a non congelare dal freddo?" Disse con una faccia rilassata ed uno stano sorrisetto dolce.
Ma che domande mi stava facendo così di punto in bianco? Che cosa gli importava?
Lo guardai con un sopracciglio inarcato mordendomi il labbro inferiore.
"Non... Cioè... Si che ho freddo, ma mi piace un sacco leggere sotto le stelle ma che c'entra adesso?" domandai poggiando il libro a terra e mantenendo lo sguardo sui suoi occhi.
"Sei maledettamente strana.", sussurrò avvicinandosi di nuovo a me, esattamente come la sera prima.
"Ah ma che bel complimento." dissi con voce tremante, ma ironicamente, mentre il suo viso avanzava verso di me.
"Logan che vuoi fare?" chiesi prima di ritrovarmelo a pochi centimetri dal viso, senza più nessun comando sul mio corpo.
"Dimmi che mi vuoi lontano da te. Dimmelo Lila e me ne starò lontano, promesso." sussurrarono quelle magnifiche labbra.
Improvvisamente notai i suoi occhi verdi brillare non appena la luna li catturó, e me ne innamorai perdutamente.
Grazie alla mia amica luna, ormai non avrei più avuto le forze di farli allontanare da me.
Logan mi accarezzo i fianchi e poi affondó le sue dita nella mia schiena, ma senza farmi male grazie all9 spessore della felpa. Poi azzeró la distanza dandomi un lieve bacio. Il suo tocco delicata e caldo mi fece trasalire e gemere all'istante.
"Logan smettila." Mi ripresi quando la sua mano finì sulla mia pancia, e cercai di toglierla da lì con tutte le tutte le mie forze. Odiavo quella zona del mio corpo, era la mia più grande insicurezza.
"Vuoi che smetta? Solo una parola Camila."Sussurró ancora, mentre mi accarezzava il braccio. Lui sapeva che non volevo. Lo sapeva perché il mio corpo si ribellava alla mia mente desiderando di essere toccato ancora e ancora dalle sue stupende e possenti mani.
"Io...non lo so." sussurrai prima di alzarmi dalla poltroncina e affondare le mani nei suoi capelli, poi lo baciai.
Lo baciai con tutte le forze che avevo, dimenticandomi che avrebbe potuto spezzarmi il cuore e lasciarmi sola, dimenticando che già lo aveva fatto.
Ma desideravo da morire le sue labbra morbide ovunque sul mio corpo. Volevo, ancora, sentirmi andare a fuoco ogni parte della mia pelle a contatto con la sua.La sua lingua però mi distrasse, ancora una volta, e le sue mani, perennemente calde, mi sfiorarono il sedere, al che intensificai il bacio rendendolo ancora più mangico, poiche sentii l'eccitazione salire e impossessarsi, non solo del mio corpo ma anche del suo, e così mi venne una voglia sfrenata di riavere il suo corpo caldo di nuovo appiccicato al mio e di provare ancora le stesse sensazioni.
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Riscalderó il tuo cuore di ghiaccio.
Romance⚠TW: DCA. ⚠ Camila ha passato diciassette natali in canada nella villa dei Dawson e il diciottesimo non sarebbe sicuramente cambiato. Diciotto natali tutti uguali, ma di cui non avrebbe cambiato una virgola. I suoi genitori le avevano fatto passare...