Epilogo

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In casa Balestra si respirava un'aria di festa, l'albero di natale regnava imponente nel salotto, adornato da tutte le luci e i vari addobbi natalizi, era la prima volta dopo tanti anni che la casa era addobbata come si deve, Simone quell'anno si era sbizzarrito grazie all'aiuto di Anita, entrambi ci tenevano molto.

Simone finì di svuotare l'ultimo scatolone di addobbi , Dante lo stava guardando soddisfatto, era da tanto che non lo vedeva così felice ed era contento che fosse tornato a casa, erano finalmente riusciti a risolvere tutti i loro problemi, si erano lasciati alle spalle il passato e stavano ricostruendo il loro rapporto. Dante aveva capito i suoi errori e stava cercando di prendere sempre Simone in considerazione. "Credo di aver finito con gli addobbi. Salgo da Manuel." Disse osservando con aria fiera il risultato del duro lavoro, Dante lo guardò sorridendo e lo lasciò salire. "Avete finito di sotto?" "Si, modestamente penso che sia il salotto addobbato più bello di sempre." "Ti credo, ti credo." "E come mai? Mi aspettavo la solita presa in giro." Disse mettendosi sdraiato accanto a lui "Lo so perché tu sei il mio amore perfetto e tutto quello che fai lo è altrettanto." Simone arrossì, non era ancora abituato a tutta quella dolcezza da parte di Manuel anche se stavano insieme ormai da alcuni mesi.

Simone stentava ancora a crederci, da quattro mesi non faceva altro che ripetere nella sua testa "Manuel è il mio ragazzo, è il mio fidanzato. Io e Manuel siamo fidanzati." e questo pensiero lo rendeva sempre felice.

Come tutte le coppie, in quattro mesi era capitata già qualche lite, perché Simone era un "perfettone", come diceva Manuel, e lo bacchettava sempre quando era troppo pigro per studiare o altro oppure perché Manuel era un ragazzo molto geloso ma non in senso cattivo.

Tutte le volte che litigavano Manuel gli portava un mazzo di fiori sempre diversi, una volta le rose, una volta le margherite "Scopro fiori diversi almeno." Diceva. Una volta si presentò con un mazzo di crisantemi non sapendo che fossero fiori utilizzati per i morti, Simone scoppiò a ridere non appena lo vide "Ma non lo sai che i crisantemi sono per i morti, Manu?" "Manco sapevo che si chiamassero così, Simo." Ogni volta finivano sempre per abbracciarsi, baciarsi, fare l'amore e passare il resto del tempo accoccolati sul letto.

Manuel dopo avergli detto l'ennesima frase smielata lo baciò prima sulla fronte, poi sul naso, poi sulla bocca dolcemente tenendo la sua testa fra le mani "Guardati, sei diventato tutto rosso." "Scusa, devo ancora abituarmici." "Ma no, non devi chiedere scusa. Amo quando arrossisci, fallo più spesso." "Ma mica arrossisco a comando." "Non lo so, non mi interessa. Fai qualsiasi cosa, mi piace tutto." "Allora ti piace anche se torno di sotto ad aiutare tua madre mentre tu stai qui a poltrire?" "No, questo non mi piace." Simone si era girato per alzarsi dal letto e andare, Manuel allungò le braccia e lo avvolse da dietro per i fianchi avvicinandolo e tenendolo molto stretto "Mi piace tutto, basta che resti qui con me per sempre." Disse stringendo ancora più forte "Così mi stritoli, Manu." "Fa niente, almeno resti qui."

Simone si girò verso di lui, alzò un braccio per giocare con i suoi capelli "Avevo pensato di iniziare una nuova serie adesso che siamo in vacanza, è come Rick and Morty diciamo ma parla di un cavallo. Aspetta accendo il computer." Manuel lo tirò giù dolcemente mentre si alzava "Ma se invece di guardare una delle solite serie demenziali facessimo altro?" Disse tracciando un cerchio immaginario sul petto di Simone "E che cosa vuoi fare? Fuori nevica, non mi va di uscire." "No, stiamo a casa. Io intendevo qualcos'altro." Iniziò a far scivolare la mano lungo tutto il suo busto fino al bottone dei jeans "Ci sono papà e Anita di sotto! Sei impazzito?" "Rilassati, dai." Disse baciandolo "Nah dai, forse è meglio se guardiamo la serie visto che ci sono loro." Manuel non lo ascoltò, sbottonò i suoi jeans e lentamente, abbassando la zip, infilò la mano dentro.

Simone sentì un brivido salirgli lungo tutto lo stomaco, ansimò leggermente, mise una mano sul braccio di Manuel che adesso gli stava toccando i boxer "Manu...la serie..." "È inutile che cerchi di fare l'angioletto che non vuole farlo per il papà al piano di sotto." "Manu..." Disse ansimando più forte "Lo so che ti piace, non riesci a dirmi di no." Manuel iniziò a baciarlo sul collo e a massaggiarlo delicatamente "Va bene così, amore?" Disse fermandosi un po', Simone annuì. Manuel gli abbassò i pantaloni, aprì anche la sua zip, gli mise una mano sulla spalla spostandolo appena "Posso?" Chiese, Simone annuì di nuovo, era molto preso da ciò che Manuel gli stava dicendo, tanto da non riuscire a parlare.

"Ti fa ancora male?" Gli chiese sussurrando all'orecchio "Solo un po'." "Mi fermo?" "No, continua. Ti prego." Disse Simone. Adorava questi loro momenti e adorava ancora di più quando finivano, era bello sentirsi stanchi ma felici ed era così che si sentivano. Non c'era più il caldo afoso di quando si erano messi insieme, con il freddo era bello stare abbracciati stretti sotto le coperte e riscaldarsi a vicenda "Visto? Non è stato meglio di vedere una serie tv?" Simone appoggiò la testa sul petto di Manuel "Stai zitto." Disse con aria assonnata, chiuse gli occhi e si addormentò su di lui. "Stai già dormendo, amò?" Simone non rispose, cercò di dire qualcosa ma uscì solo un piccolo lamento, dormiva col sorriso e Manuel rimase incantato a guardarlo "Va bene..." Disse una volta capito che non poteva disturbarlo perché dormiva, iniziò ad accarezzarlo, a fargli i grattini "Buona notte, amore." Disse a bassa voce prima di chiudere gli occhi, rilassato, soddisfatto e finalmente felice con l'amore della sua vita.

SALVE! Avevo detto che avrei fatto questo breve epilogo ed eccolo qui. Non è il finale della storia ma è comunque un capitolo dove finalmente questi due sono felici e contenti e ci voleva un po' di dolcezza in più. Bacioni alla prossima<3

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