Chapter 1: Tra Serate in Famiglia e Giornate Altrove

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Izuku sedeva sul divano guardando Katsuki gridare contro una furiosa Mitsuki.

Come aveva immaginato, se dalla telefonata la donna bionda si era mostrata molto felice di riceverli per pranzo, quando avevano messo piede in casa Bakugo le cose erano degenerate vistosamente.

Erano da almeno quindici minuti interi che madre e figlio si scontravano verbalmente.

Inko e Masaru avevano provato a spendere una buona parola ma ci avevano immediatamente rinunciato. Si erano seduti sul divano, tenendo Izuku nel mezzo.

«Mi dispiace che l'abbiate dovuto scoprire in questo modo» disse, una mano sulla pancia.

«Tesoro, siamo un po' feriti ma questo non ci impedisce di essere orgogliosi» sorrise pacata Inko.

Gli prese amorevolmente le mani, gli baciò una guancia e poi fece cadere i suoi occhi verdi sul piccolo rigonfiamento sotto la camicia bianca a righe pastello azzurrate.

Ora, a circa quindici settimane, la pancia rimaneva ancora piuttosto piccola.

Monumori Hayami aveva, però, spiegato che Izuku aveva un utero retroverso, molto comune negli Omega maschi. A differenza di quello normale, la crescita del bambino avveniva ugualmente ma il ventre si sarebbe ingrossato molto più tardi.

«Tesoro, posso?» domandò addolcita Inko.

Il verdino annuì mentre si sbottonava la camicia. Quando la mano grassoccia della donna sfiorò la pancia si commosse.

«Mitsuki, cara, guarda» disse Masaru, pregno di visibile gioia.

«Immagino che è anche perché hai addominali forti che si vede poco la pancia» mormorò Inko, tuttavia affascinata. «A quindici settimane io ero già molto incinta!».

Mitsuki piegò le labbra in un dolce sorriso ed anche lei fece qualche carezza. I suoi occhi erano velati di gioia e scintillavano delle lacrime che, per orgoglio, non avrebbe concesso di cadere.

Katsuki infilò la mano nella tasca del pantalone per tirar fuori una foto della nuova ecografia. La porse, con le gote rosse d'imbarazzo, alla madre.

«Ci dispiace... volevamo farvi una sorpresa come si deve ma-».

«Sì, sono ancora furiosa ma vi perdono. Dopotutto siete Pro Hero affermati, anzi, il Number One» disse guardando Izuku. «... e il Number Two Hero. Incidenti di quel calibro possono accadere» riprese guardando il figlio e prendendo l'ecografia.

«Katsu sarà un nipotino tutto da viziare» commentò radioso Masaru. «Cara, inizio a preparare almeno la cena. Con tutto il vostro gridare si è fatto un po' tardi».

Izuku espirò. Si lasciò cadere con la schiena contro la testiera del divano e la mano sulla pancia.

Era ancora molto provato dall'ultima terrificante missione e l'ansia lo aveva divorato per diverse ore prima di trovarsi al cospetto di sua madre e dei Bakugo.

«Izuku, sei pallido. Vuoi un bicchier d'acqua?» domandò apprensivo Masaru.

Il verdino annuì semplicemente.

«La cena la prepareremo noi tre. Voi due mettetevi pure comodi» aggiunse, infine, Mitsuki...



«Quindi grosso modo è andata bene?».

«Alla fine ci hanno portato in tavola una torta e ci hanno fatto qualche regalo. Sono tutine e cose per Katsu» raccontò Katsuki.

Katsu, la Nostra più Grande VittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora