Chapter 11: Alle Rovine del Castello di Yamanaka

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«Sei sempre così bella, Miyako».

La giovane donna di ormai trent'anni dischiuse le palpebre. Aveva fatto ancora quel sogno terribile ma Kei le era rimasto accanto.

«Le tue carezze e il modo in cui mi ami... non potrei mai dimenticarlo, Kei» disse gentile.

«Ancora mi chiedo perché tu non ti sia più voluta avvicinare a me, Miyako» sospirò l'altro, mentre si metteva seduto a guardare fuori dalla finestra. «Mi hai costretto a dovermi prendere un altro Omega e forzare un marchio per avere un erede».

La rossa abbassò gli occhi. Non gli aveva mai raccontato il vero motivo.

«Kei, lascia andare Izuku, per favore. Potresti metterti in guai seri» disse flebile.

Tirò al suo seno nudo la coperta.

«Il suo Quirk è straordinario. Unito al mio potrebbe darmi un erede così forte capace di farmi di nuovo accettare dalla mia famiglia e assumere il controllo delle azioni. Mio padre non ci ha saputo fare, io voglio portare avanti la volontà del grande Akiyama Matsusawa. Era una mente brillante, potrei aiutare molte persone».

«Non ti serve un erede per essere accettato dalla stessa famiglia che non si è curata di te per tanti anni!» esclamò furiosa Miyako.

Kei si irrigidì e la guardò sorpreso.

La ragazza tremava come una foglia nella speranza di trattenere il pianto.

«Miyako...» disse solo. «Io sono attratto da Izuku per via del suo odore e del suo Quirk e perché ho potuto vederlo, una volta, combattere contro Overhaul e sconfiggerlo. Eppure conosci i miei sentimenti, conosci-».

«E' vero, ti conosco ma non approvo ciò che hai fatto ad Izuku, no... al Number One Hero!».

Kei avvampò di rabbia, salì sul letto e la inchiodò al letto. I due si guardavano: lei era furiosamente stupenda, lui rabbiosamente attraente.

«Se non mi ami perché ti importa di quello che faccio?».

Lei non rispose, gli fece solo una carezza al viso. Le venne in mente che Kei le aveva accidentalmente iniettato una sostanza capace di bloccare i Quirk, svariati anni fa. Nonostante il senso di colpa, le aveva promesso che avrebbe studiato e trovato un antidoto.

E lei aveva aspettato ma con il passare del tempo e tutti gli svariati impegni, l'altro aveva dimenticato.

Ciò che invece aveva dimenticato lei era cosa volesse dire rilasciare il suo Quirk. O meglio, averne uno.

All'improvviso, sentirono suonare alla porta.

Miyako si tirò immediatamente seduta. Sussultò un po' ad un lieve dolore alle sue povere zone intime strapazzate dalla furia di passione di Kei.

La sua pancia era gonfia e sentiva una sensazione di calore.

«Chi è che rompe il cazzo?» sbuffò.

I due si rivestirono e fu Miyako ad aprire la porta.

«Dov'è Izuku?».

La donna spalancò gli occhi: accanto a Tanaka Yuu torreggiava un furioso e bagnato DynaMight, con uno sguardo rabbioso. Tentennò, un po' spaventata.

«E così alla fine sei venuto fin qui, DynaMight?».

Miyako si spostò un attimo prima che il biondo la potesse investire con una potente esplosione. Kei la inglobò dentro una bolla: chiuse la mano sinistra ed essa svanì nel vuoto.

«Come hai fatto a scoprire la mia ubicazione? Come hai fatto ad avere accesso alla mia dimora tra le Rovine del Castello di Yamanaka?!» scattò furibondo l'Alpha biondo.

Katsu, la Nostra più Grande VittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora