Kei era molto nervoso.
Continuava a muoversi avanti e indietro nella stanza di Izuku nell'attesa di Minato Tsukishima, il dottore.
Ogni gemito, ogni singhiozzo, ogni lamento proveniente dall'Omega che si agitava lentamente tra le lenzuola gli creavano un moto di rabbia.
Izuku era in un bagno di sudore e non aiutava neanche che continuasse a cercare di scalfirsi la ferita al suo collo, sopra il marchio di Katsuki.
«Kacchan... aiutami... Katsu...» ripeteva in un lamento sconnesso.
«Taci, Izuku!» scattò Kei. «Tra poco starai meglio!».
In quel preciso momento, Miyako bussò alla porta per annunciare Minato. Kei trovò immediatamente una certa elegante compostezza.
«Sono venuto il prima possibile» disse Minato.
Vedendo in che condizioni versava l'Omega, i suoi occhi si inasprirono.
«Tsukishima-sama, potrei chiederle gentilmente di lasciare questa stanza?».
«No. E' il mio compagno. Sono il suo Alpha e voglio restargli accanto!» tuonò l'altro.
Minato inspirò profondamente dal naso, poi continuò con il solito tono pacato: «E' una situazione urgente. Izuku-san potrebbe soffrire se lei rilasciasse accidentalmente i suoi feromoni».
Kei lo guardò con arroganza, facendo spostare gli occhi gelidi alla piccola forma di Izuku che stringeva le braccia intorno al ventre. Il suo viso era accartocciato nel dolore più crudo.
«E va bene. Lei sa cosa deve fare» disse, mentre si allontanava. «Lo faccia abortire. Non è ancora nella ventesima settimana. Si sbrighi, Tsukishima-san».
Minato non rispose, attese semplicemente che l'altro chiudesse finalmente quella porta dietro di sé.
«Izuku-kun» chiamò dolcemente.
L'altro dischiuse debolmente le palpebre. I suoi occhi confusi svolazzarono per un attimo prima di posarsi sul dottore. Questo gli fece una carezza ai capelli.
«No... non voglio perdere Katsu...» disse in un lamento.
«Tutti questi dolori che stai provando sono campanelli d'allarme. Quando Miyako-san mi ha spiegato a grandi linee i tuoi sintomi ho subito capito. Sono qui non per farti abortire ma per curarti e salvare la vita del tuo Katsu».
Izuku sollevò la testa dal cuscino. Il sudore aveva reso più scura la federa. I suoi occhi sbarrati e increduli si riempirono di lacrime.
L'uomo annuì, riprendendo a sussurrare: «So anche che non hai mai preso le vitamine prenatali che ti avevo prescritto. Posso capirti, però adesso, voglio che tu ti fidi di me».
Izuku esitò un po' ma poi annuì. Minato sorrise orgoglioso.
Lo fece mettere seduto. La prima cosa che vide fu l'area rossa intorno al marchio sul collo. I due piccoli buchi dove Kei aveva affondato i suoi canini presentavano un colorito biancastro e delle venature verdastre.
«E' infetto» disse Minato. «Per fortuna ho quello che fa per te. Miyako mi ha anche spiegato cosa ti è stato fatto; per fortuna, considerando le tue condizioni di salute, Takahashi-sama non ha continuato il trattamento».
Izuku sussultò quando una pomata fresca e dall'odore di menta gli venne gentilmente applicata sulla sua zona dolorante.
«La soluzione che dovrebbe cancellare o spezzare il precedente marchio di un Omega è sintetizzata in laboratorio e solo chi possiede denaro e una certa conoscenza può permettersene massimo due dosi. E' una sostanza illegale che un tempo veniva commercializzata dalla casata dello Shie Hassaikai».
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Katsu, la Nostra più Grande Vittoria
FanfictionSequel finale di "Pranzo a Letto con Sorpresa" e "Il Wonder Duo e Baby Hero in Azione!". Izuku viene rapito da un giovane Alpha che vuole fare di lui il suo Omega e mettere a repentaglio la vita di Katsu. Ancora una volta il Wonder Duo dovrà combatt...