Chapter 8: Tempestiva Tempesta

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Al piano superiore, Kei si era seduto sul letto del verdino per poterlo fissare con un ghigno trionfale. L'altro invece era semplicemente calmo.

«Perderai il bambino» gli disse.

Izuku concesse ugualmente una carezza al suo ventre per nulla cresciuto.

Kei sospirò mentre gli si coricava vicino. Adesso sorreggeva la sua testa con una mano e con l'altra picchiettava sul ventre rigonfio.

«Quando avremo un bambino tutto nostro e tu sarai il mio Omega saremo invincibili».

Izuku lo guardò di sottecchi mentre restava perfettamente calmo.

«Lo immagino biondo con i tuoi occhi. E avrà un Quirk eccezionale».

«Kei, se devo essere tuo, non voglio che ci siano segreti tra di noi» disse improvvisamente il verdino, ora guardandolo.

L'altro sollevò le sopracciglia visibilmente sorpreso. La sua mano seguì la curva della pancia per scendere pericolosamente verso l'elastico dell'intimo. Izuku non voleva farsi toccare ma non poteva mandare all'aria una sottile speranza che gli aveva concesso Minato.

«Come sei caldo, my lady» ridacchiò.

La mano si appoggiò dolcemente sul sesso a riposo. In un primo momento Kei si beò semplicemente di quel rovente calore, dopo passò a qualche carezza voluttuosa.

Izuku deglutì, si mordicchiò ferocemente le labbra pur di non lasciarsi provocare. In gravidanza il suo corpo era diventato molto più sensibile e spesso era volto al puro desiderio di fare sesso con il suo compagno.

«Che cosa vuoi sapere?» domandò Kei.

«Come mai non ho visto nessun altro in questa casa eccetto Miyako-san?».

Kei non perse il ghigno né smise di accarezzargli il fallo. «Miyako è la mia più fidata collaboratrice domestica; cuochi e altri servi vivono nella loro indipendance sul retro della villa».

Izuku strinse forte l'orlo della sua camicia da notte, muovendo leggermente le gambe. Quei tocchi erano disperatamente piacevoli e non aiutava il fatto che il suo Omega ululava per avere altre attenzioni.

Kei canticchiava adesso, mentre osservava con attenzione la stoffa bianca degli slip tirare in corrispondenza della protuberanza sferica che era diventata il sesso di Izuku.

Le cose volsero al peggio quando iniziò ad accarezzare sotto la pancia e al di sopra della virilità, proprio al bacinetto, la zona pelvica.

Izuku scalciò istintivamente la coperta e si lasciò coricare per aprire leggermente le cosce. In fretta tentò di correggersi, tutto rosso in viso.

«Ah, quindi è questo il tuo punto debole, my lady!» ridacchiò Kei.

La tonalità rossa sul viso dell'Omega era graziosa e non faceva che accentuare la sua bellezza androgina. Kei gli baciò leggermente le labbra umide.

La mano tornò a muoversi dal bacino al suo fallo ora più pronunciato.

«Ti dirò ciò che vuoi disperatamente sapere, Izuku» gli sussurrò in un orecchio. «Miyako è stata la mia amante di molte numerose notti. Poi, un giorno, ha smesso di scaldare il mio letto».

Izuku spalancò gli occhi mentre tremava e tentava di resistere a quelle sapienti stimolazioni sul suo corpo bramante di attenzioni.

Kei ridacchiò, allora in pochi gesti lo spostò in stile sposa tra le sue braccia. La mano corse alle parti intime per continuare ad accarezzare sulla stoffa. Quell'attrito misto al calore avrebbero fatto impazzire qualunque Omega soprattutto gravido.

Katsu, la Nostra più Grande VittoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora