Capitolo 16 - Fuochi d'artificio

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Eddie era appoggiato al sedile della macchina, mentre con la testa girata verso il finestrino osservava le case che sorpassavano velocemente. Gli occhi erano diventati pesanti e sentiva dei leggeri brividi per via del vento che proveniva dal finestrino dietro, lasciato mezzo aperto. Accompagnarono fino a casa di Dustin i quattro, e Steve si soffermò finché non li vide entrare tutti, voleva essere sicuro che fossero sani e salvi. Prima di partire però, si voltò verso il ragazzo che aveva affianco.
"Munson, direi che è ovvio che c'è qualcosa che non va..."
Eddie restò con lo sguardo sull'esterno.
"Sto bene Harrington... sono solo un po' stanco!"
Steve sospirò e senza continuare la conversazione partí verso casa sua, speranzoso che Eddie volesse ancora dormire con lui quella notte. Guardava la strada davanti a se, ma venne distratto da un rumore sordo seguito da delle luci nel cielo, sorrise.
"Eddie, guarda! I fuochi d'artificio!"
Toccò con la mano la gamba del ragazzo, che si voltò sentendolo dire in quel modo.
"Steve... sono così belli! Andiamo dove possiamo vederli meglio?"
Steve non se lo fece ripetere due volte, ed una volta parcheggiata la macchina di fronte casa, gli fece cenno di seguirlo. Salirono fino all'ultimo piano e infine sul tetto. Non fu difficile, essendoci la terrazza che li aiutava a posizionare i piedi in modo adeguato, e in poco tempo furono a sedere sulle tegole del tetto della casa di Steve.

Il cielo buio sopra alle loro teste si illuminava di colori sgargianti, erano in un punto perfetto per osservare i fuochi d'artificio, anche i rami degli alberi si erano fatti da parte per far sì che potessero godersi quello spettacolo. Dopo un po', Eddie appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo al suo fianco, non sopportava l'averlo così vicino e non ricevere del contatto fisico. Steve odorava ancora di vernice e in certi punti era ancora sporco, per questo Eddie si chiedeva come avesse fatto a non lamentarsi ancora dei capelli.
"Harrington... Ma non vuoi farti un bagno?"
Steve spostò la mano dietro alla schiena del ragazzo, sfiorandogliela piano, mentre continuava a guardare i giochi di colore davanti a se.
"Magari dopo i fuochi d'artificio! Mi piace stare qua con te..."
Eddie alzò gli occhi per riuscire a guardarlo nel volto, ma da quella prospettiva intravedeva solo la sua mascella.
"Senti ma... ora me lo daresti un bacio?"
Mugolò sottovoce come se fosse un segreto da condividere solo con lui e come se non fossero soli in quel momento.

Steve sorrise, non aveva intenzione di negarglielo una seconda volta. Si spostò appena allungando una mano a sfiorargli il volto, Eddie alzò la testa appena sentì quel contatto e sorrise a sua volta guardandolo negli occhi. Le loro mani libere erano appoggiate nelle tegole del tetto della casa di Steve, una affianco all'altra. Eddie la spostò appena, facendo scorrere le dita lentamente, sfiorando il mignolo di Steve, che in risposta la avvicinò ancora di più alla sua e fece intrecciare le loro dita. Si guardavano negli occhi, come se il mondo si fosse fermato in quel preciso istante, le loro mani avvinghiate, i loro sguardi completamente persi negli occhi dell'altro, e i fuochi d'artificio alle loro spalle che coloravano i lineamenti dei loro volti e lasciavano scorgere dei sorrisi innamorati. Eddie si sporse verso le labbra del ragazzo, spostando l'altra mano sul suo collo e sfiorandoglielo dolcemente. Sentiva i brividi di Steve sotto al suo tocco, adorava come quel ragazzo si lasciasse andare con lui. Steve socchiuse gli occhi e appoggiò delicatamente le labbra a quelle di Eddie, erano morbide, ed avevano lo stesso sapore dolce che aveva sentito l'ultima volta che lo aveva baciato.

Le loro labbra si muovevano lentamente cercandosi e amandosi ad ogni sospiro che usciva dalle loro bocche. I battiti dei loro cuori scandivano la velocità e l'intensità con la quale quel bacio aumentava di passione. I loro corpi si avvicinarono sempre di più, ormai la gamba di Eddie era sopra a quelle di Steve e il ragazzo lo teneva stretto a se con la mano sulla schiena, come avesse paura che si allontanasse. Ma Eddie non aveva alcun motivo per allontanarsi, anzi gli sarebbe saltato addosso se avesse potuto, ma quel bacio stava diventando così intenso che non voleva rovinarlo in nessun modo. Le labbra di Steve si scostarono appena, per far riprendere fiato ad entrambi, i loro sospiri più intensi del solito si volevano e si cercavano proprio come loro. Quel momento di pausa, durò poco, giusto il necessario per capire quanto si desiderassero. Quel bacio tornò ad avvolgerli in un tornando di emozioni, Steve sporse la lingua cercando qualcosa in più che gli venne concesso immediatamente.

Eddie schiuse le labbra appena lo sentì così convinto di voler approfondire quel bacio. Le loro lingue si sfiorarono, prima timide ed indagatrici, studiandosi a vicenda con movimenti lenti e sinuosi. Eddie sentiva un dolore intenso al basso ventre che lo spinse a salire sopra alle gambe di Steve cercando di non allontanarsi dalle sue labbra. Le loro lingue si persero ed entrambi sospirarono, aprirono gli occhi e si guardarono, si vedevano rossi ed emozionati. Steve mise entrambe le mani dietro alla schiena del ragazzo e lo strinse meglio a se, sporgendosi nuovamente per tornare a baciarlo. Sentiva il corpo invaso da emozioni che non riusciva a gestire, e in quel momento neanche gli interessava, si lasciava solo trascinare da tutta quella passione che li circondava. Eddie inclinò appena la testa per far aderire meglio le loro labbra e riuscire a far incontrare le loro lingue nuovamente. Questa volta erano più sicure, si erano già conosciute ed adesso si desideravano con intensità. Si intrecciarono ed ondeggiarono in modo armonioso, sembrava che lo facessero da anni. Steve sentiva l'eccitazione salire, quel bacio gli mandava la testa in confusione ed Eddie tutto avvinghiato a lui aveva fatto spostare il sangue dal suo cervello alla parte bassa del suo corpo.

Ma tutto ciò non era passato inosservato ad Eddie che sentiva l'eccitazione di Steve premergli contro, e non aiutava affatto a placare i propri ormoni. Teneva gli occhi chiusi mentre sentiva i pantaloni ormai troppo stretti, non pensava che un bacio lo avrebbe portato a quella situazione, ma si tranquillizzava pensando che anche Steve era nella sua stessa condizione. Si staccarono per riprendere fiato per la seconda volta, erano imbarazzati e Steve lo guardò come un martire. Eddie abbozzò una leggera risata e portò una mano a sfiorargli il volto, mentre con l'altra giocava con i suoi capelli dietro alla nuca.
"Tutto bene, Harrington?"
Il ragazzo arrossì ancora di più.
"Anche... anche troppo..."
Sussurrò piano, era sempre stato spavaldo in quelle situazioni, ma con Eddie non riusciva proprio. Lo metteva in soggezione e non riusciva più a capire niente di ciò che stava accadendo, non riuscendo, neanche, a pronunciare una frase di senso compiuto.
"Sei meraviglioso!"
Ogni complimento che Eddie gli faceva, lo colpiva dritto al cuore. Nessuno gli aveva mai donato delle attenzioni con così tanto amore.
"Tu.. lo sei!"
Biascicò piano sentendosi un cretino per non essere riuscito a dire qualcosa di migliore, ma il sorriso felice di Eddie placò ogni suo dubbio.

Eddie porse la mano a Steve dopo essersi alzato, i fuochi d'artificio erano ormai finiti e fuori iniziava a tirare un vento freddo.
"Stanotte pioverà..."
Steve afferrò la mano del ragazzo e dopo essersi alzato guardò il cielo che sembrava nuvoloso.
"Probabilmente si! Per fortuna noi saremo al caldo sotto alle coperte!"
Scese dal tetto, seguito da Eddie ed entrò in casa attraverso il finestrone di camera sua. Lo aveva lasciato aperto quando erano saliti nel tetto, lo chiuse subito dopo e si tolse la giacca di Eddie che aveva ancora addosso.
"Nel tuo letto comodo!"
Eddie sorrise sedendosi su di esso e lo guardò curioso.
"Mi faccio una doccia io... mi aspetti qua?"
Steve prendeva i vestiti per dormire ed Eddie si distese sul letto a braccia aperte guardando il soffitto.
"Va Bene! Però... dopo posso farla anche io?"
"Che fai chiedi pure? Fai come fossi a casa tua no?"

Steve si avvicinò e si sporse per guardarlo interrompendo la visuale di Eddie che ora si ritrovava il volto di Steve davanti. Eddie sorrise facendo nascere delle fossette ai lati del volto e senza neanche rendersene conto aveva le labbra di Steve sulla fronte. Gli sfiorò dolcemente i capelli e poi il volto con premura, lo guardava amorevolmente, Eddie non si era mai sentito così amato in vita sua. Poi delle parole gli fecero raggelare il sangue.
"Eddie, qualsiasi cosa non vada, puoi contare su di me! Forse non sarò bravissimo ad aiutarti... ma so ascoltare! E farei di tutto per salvarti dai tuoi pensieri negativi! Okay?"
Gli occhi di Eddie diventarono lucidi, deglutì piano metabolizzando quelle parole ed annuí lentamente con il volto per uscire da quella situazione. Vide Steve allontanarsi, era davvero preoccupato per lui e non stava comunque insistendo, si stava solo dimostrando il ragazzo perfetto. La stanza diventò silenziosa ed Eddie si alzò con il busto guardando la porta che Steve aveva appena chiuso alle sue spalle. Le mani si muovevano agitate tra di loro, l'ansia lo stava mangiando, non sapeva più come uscirne. Steve sembrava disposto ad ascoltare e capire, ma lui voleva solo essere un ragazzo normale senza vizi invincibili, così si limitava a fingere che andasse tutto bene.

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Salve 💕
Scusate l'attesa, ma sono tornata al lavoro e ho meno tempo di prima! Mi farò perdonare 👀💕🫶🏻

Musica per l'anima || SteddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora