Steve Harrington guardava il suo riflesso allo specchio, mentre costatava quanto si fosse abbronzato in piscina da Robin. Si sfiorò una cicatrice mentre nella sua mente riaffiorava il pensiero delle stesse cicatrici sul corpo di Eddie. Le trovava perfette, come se abbellissero e completassero un'opera già perfetta di suo. Ogni cosa che comprendeva Eddie Munson si abbinava alla perfezione con lui, rendendolo così particolare e diverso dagli altri: la musica, il suo abbigliamento poco convenzionale, i tatuaggi, gli orecchini, i capelli lunghi... qualsiasi cosa! Era strano per Steve farsi trascinare nel mondo di qualcun altro, ma sentiva di volerlo conoscere affondo ed era disposto anche a vestirsi in modo strano per lui.
Quella sera c'era il famigerato concerto e poteva solo immaginare quanto il ragazzo fosse emozionato. Robin, che doveva fargli compagnia a casa di Eddie prima del concerto, gli aveva dato buca rifilandogli una scusa stupidissima, era ovvio che volesse lasciarli soli. Ma dal canto suo, anche Steve non aveva insistito più di tanto, come se non vedesse l'ora di stare un po' da solo con Eddie, insomma non ci erano mai riusciti per più di qualche minuto. Nella sua testa si ripeteva che non era affatto per averlo tutto per sé, ma per capire a cosa volesse puntare dopo tutte quelle battutine e quegli atteggiamenti. Parcheggiò la macchina vicino alla roulotte di Eddie, tranquillizzato dai suoi pensieri che probabilmente non erano affatto veritieri, erano più per convinzione personale che altro.
Appena scese di macchina trovò il ragazzo a sedere fuori mentre teneva tra le dita una sigaretta e guardava davanti a se pensieroso, gli si avvicinò da dietro.
"Sei già in ansia per questa sera?"
La voce di Steve era calma ed Eddie si voltò per guardarlo.
"Hey, Harrington! Allora sei venuto! Robin?"
Si guardò attorno alla ricerca della ragazza, lo sguardo di Steve si spense un po', perché cercava la ragazza così assiduamente? Che avesse una cotta per lei?
"Ha avuto un impegno improvviso e ha detto che ci raggiunge più tardi! Ti scoccia?"
"Figurati! Mi spiace solo che non potrò darle i vestiti che avevo preparato per lei!"
Ammise Eddie sincero facendo appena spallucce e fece poi cenno a Steve di sedersi al suo fianco su una sedia libera, il ragazzo lo fece e poi lo guardò.
"Avevi scelto dei vestiti per lei?"
Nel volto di Eddie si formò un sorriso smagliante, che creò due fossette ai lati del volto.
"Ovvio! Sia per te che per lei! Voglio che siate perfetti... anche se in realtà per te ho preso in considerazione più scelte, così decidi quale preferisci!"
Steve restò stupito, non credeva che ci tenesse così tanto al loro vestiario.
"Ah! Addirittura delle scelte... va bene!"
"Insomma, non voglio mica che mi facciate sfigurare! Che cazzo!"
Borbottò subito dopo come volesse riprendersi dal suo essere troppo carino.Il capellone finí la sigaretta e si alzò dalla sedia guardando Steve che lo seguì dentro alla roulotte.
"Sei venuto un po' presto eh? Se ti va pensavo di passare a prendere qualcosa da mangiare prima del concerto..."
"Mh! Mi sembra una buona idea... quindi ci vestiamo, prepariamo e poi cerchiamo qualcosa per cena?"
"Si, l'idea era questa!"
Entrò in camera, quel pomeriggio la roulotte era vuota, dato che suo zio era uscito, ma lui preferiva comunque stare nella propria stanza. Anche Steve seguì il ragazzo e si guardò attorno curioso di scrutarla per bene, solo dopo notò dei vestiti stesi sul letto."Esatto... quelli sono i vestiti che ho preparato! Quali ti ispirano di più?"
Prese una maglia tra le mani.
"Munson, ma non sarà un po' stretta questa?"
"Deve essere aderente! Ma se non ci stai comodo puoi sempre provare l'altra, è sicuramente più larga!"
La indicò con la mano.
"Mh... le provo!"
Dato che la porta dietro di se era chiusa decise di togliersi la maglia senza troppi problemi, gli occhi di Eddie, per quanto lui ci provasse, volevano solo disobbedire e osservare il corpo di Steve.
"Sennò vieni senza maglia... non mi lamento!"
Eddie, cosa cazzo stai dicendo? Le sue guance si fecero rosse e solo in quel momento riuscì a scostare lo sguardo avendo paura di incrociare quello di Steve.
Nel mentre il ragazzo si era infilato l'altra maglia e sorrise sentendolo.
"Immagino che in mezzo a tutto quel sudore non sarebbe neanche un grosso problema eh? Anzi... secondo me qualcuno senza maglia ci sarà eccome!"
Eddie tirò un sospiro di sollievo per come l'aveva presa Steve, salvato per un pelo.
"Sicuramente! Ti sta bene questa... come te la senti?"
Lo fasciava alla perfezione e lasciava intravedere i leggeri muscoli che aveva. In quel momento Eddie, riusciva ad immaginare solo la sua mano che lentamente tracciava una linea immaginaria sul corpo di Steve, sfiorando ogni punto sensibile con delicatezza e precisione.
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Musica per l'anima || Steddie
Fiksi Penggemar"Poteva sentire il cuore di Steve battere più forte del solito anche da quella distanza, ed andare a ritmo con il proprio. Steve era la sua musica per l'anima, quella che non era mai riuscito a sentire con un paio di semplici cuffiette, quella che g...