Amare ha tante sfaccettature.
Il mio amore è partito dall'istinto di possederla.Compagno.
Nel gergo vampiresco quel termine significava il tutto o il niente più assoluto. Nonostante questo, tutti i signori della notte, bene o male, erano a conoscenza di cosa significasse. Non tutti, però, riuscivano ad apprezzarne il vero valore.
I compagni potevano essere vampiri ma anche esseri umani. In quel caso, decisioni essenziali sull'opportunità di essere trasformati in immortali dovevano assolutamente essere prese.
La questione col tempo aveva perso interesse. I casi di accoppiamento con umani erano diventati così rari da non essere più nemmeno menzionati. Inoltre, spesso erano in molti a rifiutare in modo categorico la possibilità di un compagno, qualsiasi specie esso fosse, preferendo la vita solitaria da nomade. Altri, invece, ne erano talmente tanto ossessionati a tal punto da rovinare se stessi.
Per il genere maschile non esisteva cosa più preziosa delle compagne. Avrebbero ucciso, tradito il loro stesso clan e rischiato il tutto e per tutto per saperle al sicuro e solamente loro.
Erano creature protettive, possessive e territoriali. Non si poteva fare niente al riguardo, era la semplice natura dei fatti.
Il momento peggiore era decisamente quello in cui le femmine venivano percepite, attraverso l'olfatto più che sviluppato, dai compagni.
In loro nasceva un bisogno viscerale, inumano e quasi ossessivo, di marchiarle e completare il legame. Era come un richiamo, dal quale, teoricamente, nemmeno il più forte poteva fuggire. Eppure erano in molti a tentarci.
In pochi ci riuscivano.
Questo però non poteva accadere a Christopher.
Il re delle tenebre.
Nessuno sapeva come si fosse appropriato di quel titolo, da dove venisse, come si fosse trasformato e nemmeno chi lo avesse fatto. L'unica cosa che si sapeva era che fosse il più potente e il più pericoloso di tutti.
Non aveva una compagna.
Non perché non la volesse, ma per il fatto che la fortuna non fosse mai stata dalla sua parte. L'unica consorte che avesse mai avuto era stata la solitudine. Non che gli avesse mai dato fastidio.
Però lui voleva la sua lei, la voleva eccome.
L'aveva cercata a lungo senza ottenere grandi risultati. Per secoli ci aveva tentato, disperatamente, e ormai aveva perso ogni fiducia nel trovarla. Nonostante questo, però, a discapito dell'oscurità che lui stesso emanava, nel profondo di lui si trovava un piccolo filtro di speranza, che continuava a persistere e che non ne voleva sapere di darsi per vinto.
La speranza. Come la odiava Christopher.
Spesso la accantonava, cercando con tutto se stesso di ignorarla. Essa sapeva essere molto pericolosa, persino più del suo titolo supremo, e lui, in tutta la sua lunga non vita, non ci aveva mai fatto affidamento, non una sola volta.
Uno come lui, un essere sovrannaturale, contro natura, pericoloso e temuto persino dalla sua stessa specie, non poteva permettersi di sperare.
Era qualcosa di inconcepibile.
Eppure, quel piccolo grammo che si rifiutava di svanire lo aveva graziato. Perché all'improvviso, Christopher se l'era ritrovata davanti agli occhi, bellissima quanto stupefacente.
Era proprio lei. La sua compagna.
La sua compagna che, guarda caso, era umana.
La speranza era proprio puttana, eh?
Lo era, lo era davvero.
Ma questa volta non per Christopher. Con lui aveva proprio sbagliato bersaglio.
Al re delle tenebre non importava che lei non fosse della sua razza, per lui l'unica cosa fondamentale era averla trovata.
Finalmente.
Percepì subito il legame scattare e, di conseguenza, l'impulso di marchiarla. Era qualcosa di intenso, che Christopher si sentiva fin nei meandri più profondi del suo essere. Quel legame che lo legava a quella ragazza che era diventata da un momento all'altro il baricentro della sua stessa esistenza.
Tutto ciò che conosceva stava per prendere un nuovo verso, un nuovo senso. Niente, nel modo più assoluto, sarebbe stato più come prima.
Nè per lui, né per quella ragazza.
I loro cuori erano ormai collegati tramite il famoso filo rosso del destino in un legame intoccabile a chiunque, conseguenza la più dura delle pene, peggiore della morte.
Un vampiro avrebbe protetto la sua compagna a discapito di tutto.
E questo avrebbe fatto Christopher.
L'avrebbe protetta, posseduta e amata come mai nessuno, mortale o immortale, avrebbe mai potuto anche solo sognare di fare.
Ora era lei la sua unica e sola priorità, era lei il suo presente e futuro, era lei il centro della sua eterna esistenza.
Christopher sentiva di appartenerle già. Avrebbe fatto sì, in un modo o nell'altro, che lei capisse presto quale fosse il suo ruolo, avrebbe fatto in modo che lei capisse che era di sua proprietà, e che così sarebbe stato fino alla fine.
Nessuno lo avrebbe più fermato.
L'avrebbe fatta sua, anche se, effettivamente, sua lo era già, perché ne era destinata.
Suoi erano il suo cuore, la sua mente e la sua anima. Spettavano a lui e a nessun altro.
Era sua da proteggere, da toccare, da possedere, da reclamare e infine da trasformare. Non c'era alcun dubbio al riguardo: sarebbe successo, l'avrebbe resa la sua regina.
Christopher era sempre stato determinato, sin dal suo risveglio. Alla fine, se tutti lo consideravano il vampiro supremo, un motivo c'era.
Avrebbe conquistato il suo cuore.
Avrebbe reclamato la sua anima.
Avrebbe posseduto il suo corpo.
E lei sarebbe stata sua per l'eternità.
Inevitabilmente sua.
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Ecco il prologo!
Già da qui si può vedere chiaramente con che tipo di protagonista maschile avremo a che fare e io spero con tutto il mio cuore che questa storia possa interessarvi ❤️🩹
Cosa ne pensate?
Fatemelo sapere, i vostri pareri sono preziosi!
Ci vediamo alla prossima <3
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Inevitably Yours
Vampir"Un mondo di vampiri, una ragazza in fuga, un criminale in circolazione, un destino da compiere." Destiny Wright si vede costretta a fuggire di casa non appena la propria vita le si frantuma davanti agli occhi e cade come cocci rotti attorno al suo...