3 • I terrori della penombra

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⚠️ TW: tentato stupro, violenza, sangue.

Bisogna far attenzione alla speranza,
perché quando la tieni da parte,
aspettando che ti grazi,
lei ti fotte da dietro.

C H R I S T O P H E R

Non lo riuscivo a scovare.

Ero il vampiro più pericoloso della nostra specie, eppure non riuscivo a localizzarlo. Chiunque fosse, era bravo a nascondersi, a fuggire. Persino a me, e io non lo avrei accettato. Mai.

Nessuno mi eludeva.

Non era mai successo e non succederà neanche ora.

Un forte ringhio uscii dalle mie labbra. Un suono che rese chiara la mia frustrazione, la mia rabbia.

«Qualcuno è di cattivo umore» mormorò la ragazza, stesa sul divano con un libro sulle gambe incrociate, emettendo una risatina.

Sollevai lo sguardo di scatto. La sua voce ne aveva attirata un'altra. Un altro signore della notte varcò l'entrata del soggiorno, avvicinandosi a noi con lentezza studiata.

«Guai in vista, allora» sospirò sommessamente.

Mi stava studiando in tutto e per tutto, ma non me ne preoccupai. Di lui mi fidavo ciecamente. Era il mio socio, il mio braccio destro, il mio... compagno di uccisioni.

Fino a poco tempo prima.

«Lo stavi cercando ancora.»

Non era una domanda. La mia espressione torbida rispose al posto mio, provocandogli un sospiro esasperato.

«Sono passati mesi! Non si è più fatto vivo. Per quello che ne sai potrebbe essere finito in carcere, o ucciso.»

Un altro ringhio uscì dalle mie labbra serrate. La furia non si stava dissipando, anzi, il contrario. E le parole appena pronunciate ne erano il carburante per eccellenza.

«Allora non mi fermerò fino a che non avrò trovato il suo cadavere e l'avrò fatto a pezzettini, prima di darlo in pasto ai lupi che vivono nella foresta o ai nostri amati corvi.»

Non replicò alla mia affermazione. Sapeva che era quello il mio intento, sapeva che non mi sarei fermato di fronte a niente e nessuno.

La mia fama la conoscevano tutti.

«Voglio che tu faccia altre ricerche. Devo sapere se è ancora a piede libero o se davvero sono riusciti ad acciuffarlo.»

«Se anche fosse così, non lo sapremmo» infierì la ragazza, ancora concentrata sul suo libro, ricordandomi la sua presenza. «Potrebbero averlo sequestrato senza dire niente, solo per estorcere informazioni, interrogarlo, cose così.»

Mi rivolsi di nuovo al mio socio.

«Ed è per questo che ci sei tu. Per fare ricerche. Capire le cose, cercare informazioni» mostrai i miei canini con tutta la fierezza e l'autorità che possedevo. Quella da capo clan. «Vedi di fare il tuo lavoro. Sei o non sei il mio braccio destro?»

Inevitably YoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora