Non ci sono solo spiegazioni,
spesso la vita ci sorprende
con le cose più inspiegabili,
a cui spiegazione non ce n'è.D E S T I N Y
Notando il via libera al di fuori di quella camera sconosciuta ne approfittai, pronta a ricavare ogni tipo di informazione del posto in cui ero capitata.
Il primo passo in queste situazioni era sempre quello di studiare l'ambiente, facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio, per usarli poi a mio vantaggio in caso di necessità.
Il corridoio sul quale ero uscita era infinito, largo e pieno di porte. Il solo pensare a cosa potesse esserci racchiuso all'interno di esse mi fece salire un brivido su per la spina dorsale. Mi passarono per la mente le peggiori ipotesi: cadaveri, carcasse, laboratori per esperimenti umani e animali, stanze delle torture. Cercando di non lasciarmi sopraffare da questi immaginari macabri proseguii a camminare, fermandomi poi di colpo non appena arrivai a due rampe di scale, che si univano per proseguire al piano di sotto.
Dall'altra parte iniziava un corridoio ulteriore, che pareva assolutamente identico a quello che avevo appena superato. Il pavimento sul quale camminavo era interamente ricoperto da un tappeto di velluto rosso, il che rammentava quasi i castelli delle fiabe che, purtroppo, non mi avevano mai accompagnato durante l'infanzia.
Presi a scendere i gradini facendo attenzione ad ogni minimo particolare. Era come se avessi avuto occhi su ogni centimetro del mio capo da quanto ero in allerta. Le sue parole di insegnamento accompagnavano ogni mio passo.
I dettagli, tesoro. Se sei in una situazione pericolosa, qualsiasi essa sia, sono i dettagli, anche quelli più insignificanti, che potrebbero salvarti la vita. Devi solo saperli usare nel modo giusto.
Mi ricordavo la sua voce perfettamente. E rammentarla, in modo così realistico nella mia testa, come se lui fosse ancora lì con me a guidarmi, allenarmi e correggermi, mi fece fermare di colpo.
Non mi ero ancora abituata alla sua mancanza, anzi, non l'avevo ancora assorbita del tutto.
Ero in un limbo, bloccata tra l'accettazione e il diniego. Ma in quel momento, con la sua voce nella testa per auto infondermi convinzione, i ricordi mi assalirono e venni colpita sia da una tristezza malinconica che da una rabbia viscerale.
Mi mancava così tanto.
Alle volte, un solo ricordo era quel che mi occorreva per creare un caos emotivo attorno alla mia mente. Le sensazioni che mi attaccavano il petto erano sempre miliardi, e io ero incapace di distinguerle l'una dall'altra. Sapevo, però, che l'ira era, e sempre sarebbe stata, quella che spiccava più feroce fra tutte quante.
Trattenni l'urlo e le lacrime che tanto disperatamente avrei voluto far uscire. Questo non bastò, perché quel cambio repentino di emozioni mi aveva reso le gambe a gelatina e mi sentii barcollare, proprio lì, in mezzo alla scalinata. Venni sorretta da due forti braccia, le quali mi avvolsero con prontezza la vita, evitando ancora una volta che facessi una brutta caduta.
Quella vicinanza.
Quella vicinanza da un lato mi era estranea e non voluta, ma dall'altro era l'esatto opposto. C'era una parte di me, che non riuscivo né a comprendere né a controllare, che a quel contatto si sentiva bene, protetta... nel posto giusto.
Così come non lo ero mai stata in tanto tempo.
Quella parte di me era sbagliata. Lo sapevo bene. Ma mi sentivo debole, le mie gambe tremavano ancora, i miei pensieri erano ancora accavallati l'uno sull'altro, dolorosi. Dunque mi lasciai andare. E mi lasciai sostenere. Appoggiai la testa a quella muscolatura così sconosciuta ma allo stesso tempo così familiare.
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Inevitably Yours
Vampiri"Un mondo di vampiri, una ragazza in fuga, un criminale in circolazione, un destino da compiere." Destiny Wright si vede costretta a fuggire di casa non appena la propria vita le si frantuma davanti agli occhi e cade come cocci rotti attorno al suo...