Loki si maledisse all'idea di aver saggiato ancora una volta quelle labbra così morbide, invitanti e delicate.
Maledisse il giorno in cui ebbe modo di incontrarla per la prima volta.
La osservò mentre dormiva: i capelli biondi e lucenti, sparsi sul cuscino; la bocca rosea e piena, la candida pelle arrossata dai vari segni che si permise di lasciarle con estrema foga.
Un'eterea visione così seducente da fargli nascere un nuovo fuoco, alimentato dal desiderio.
Le nozze col Capitano degli Einherjar si sarebbero celebrate proprio quel giorno.
La giovane che giaceva nel suo letto avrebbe dovuto prepararsi per andare incontro al suo imminente e triste destino, dimenticandosi delle notti di passione vissute assieme al temibile Dio dell'Inganno.
Si era ripromessa più volte di non cedere alle tattiche seduttive di Lingua D'Argento...ma il figlio minore di Odino e Frigga possedeva un fascino innato, costituito da un'acuta intelligenza e incredibile arguzia.
Nessuno poteva mettere in dubbio che fosse persino di innegabile bellezza: un giovane uomo dall'andatura alta e fiera, capelli ricci e neri come le piume di un corvo; il fisico tonico e asciutto, forgiato da mille battaglie secolari e potente maestro del Seiðr.
Diverse imprese lo resero protagonista assieme a Thor, Signore dei Fulmini e fratello maggiore di quest'ultimo.
Il loro legame poteva ritenersi indissolubile, permettendo ad entrambi di formare un ottimo lavoro di squadra.
Però la rivalità tra i due ne rappresentava un arduo ostacolo proprio a causa della loro corsa per l'agognato trono.
I suoi occhi gelidi e cristallini erano noti in tutto il regno: due inquietanti smeraldi verdi totalmente in grado di ammaliare chiunque lo incontrasse da vicino.
Inoltre era dotato di una notevole e spiccante parlantina: molte volte si era ritrovato a redigere trattati diplomatici, scegliendo con cura le parole da formulare, rivelandosi convincente e affidabile.
Rammentò il loro primo incontro, avvertendo un incessante sentimento di amarezza.
Sapeva bene che non le sarebbe mai appartenuta.
Tuttavia non era affatto bravo a rinunciarvi: la soddisfazione non era nella sua natura del resto.
La conobbe durante una passeggiata nei pressi dei Giardini Reali.
Ciò che ne seguì fu nientemeno che una conversazione poco idilliaca.
L'ingannatore era dedito a riservare battutine pungenti nei confronti di chiunque.
Lei non fece alcuna eccezione.
Il motivo di tale argomento riguardò un innocuo scherzetto a discapito della ragazza.
Comprese a proprie spese chi avesse di fronte.
Ridacchiò a quel ricordo: l'illusione di un piccolo serpentello verde e strisciante attorno al braccio di Sigyn.
Ella si svegliò, rivelando i grandi occhi azzurri.
Loki si riscosse dai suoi pensieri, udendone i docili movimenti.
Non si degnò di darle il buongiorno quella mattina: troppo assorto nelle proprie trame da ordire, nonostante i fili si spezzassero volta per volta.
- Non avrei mai dovuto farlo. -
Esordì la dama con sincero pentimento, facendolo voltare di scatto.
- Non avrei mai dovuto cedere alle tue lusinghe sin dal principio. -
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Mischief And Fidelity || Loki - Sigyn ||
Fiksi Penggemar~ Per quanto il mio cuore desideri tutt'altro, dovrò adempiere al mio destino: però sappi che la mia assoluta fedeltà sarà sempre rivolta ad uomo dalle mille risorse. ~ Una raccolta di one shots dove vengono narrate varie vicende sul temibile signor...