Io, Madoka

La verità sul mondo

-Tutto quello che avete imparato da piccole-iniziò Mami- dimenticatevelo. Tutte le certezze, che ci sia un Dio che regola il bene e il male, e che voglia il nostro bene... niente di questo è vero. Il mondo è sempre stato caos, e sempre lo sarà; l'unica forza in grado di portare equilibrio sono le maghe.
Le maghe sono sempre esistite, dai tempi più remoti, e hanno un ruolo fondamentale nella vita di ogni uomo, anche se loro non l'hanno mai saputo.
Io sono una maga; stringendo un contratto con Kyubey, mi ha donato la magia.
Vedete questa gemma? È una Soul Gem, fonte dei miei poteri. Inoltre, al momento del patto, Kyubey ha esaudito un mio desiderio; le maghe nascono da un desiderio, intrise di speranza, e lui è in grado di esaudire anche il più irrealizzabile.-
Io e Sayaka ci guardammo.
-E' meraviglioso!-
-Ma aderendo al contratto- continuò seria Mami -ogni maga si impegna a lottare contro le streghe.-
-Streghe?!- disse Sayaka -cosa intendi?-
-Le streghe sono l'incarnazione del male; creature orrende, causa degli incidenti e catastrofi che accadono nel mondo; tentano di nascondersi nei loro labirinti, e se non vengono fermate, possono uccidere centinaia di persone. Esistono da sempre, come le maghe, e da sempre il nostro compito è quello di stanarle nel loro nascondiglio e ucciderle.
Se Kyubey vi ha scelto, vuol dire che vi ritiene all' altezza del compito; ma sta a voi decidere.-
-Già- disse Kyubey -la mia è una proposta; siete voi a scegliere di accettarla o meno.-

-Vi consiglio di prendervi del tempo per pensarci- sorrise Mami -dopotutto, immagino che ora vediate il mondo con occhi diversi, vero?-
-I-in effetti...-

In pochi istanti, era come se la realtà in cui mi trovavo fosse andata in frantumi e si fosse riassemblata silenziosamente; tutto appariva come prima, ma niente era più lo stesso, e neanche io lo ero più.
-Per adesso -continuò Mami -che ne dite di farmi compagnia domani per una caccia alle streghe?-
Sayaka era giá eccitata all'idea e aderí inmediatamente anche per me.
Io non spiccicai più parola.
Ringraziammo Mami per l'ospitalità e tornammo verso casa.
Il sole, un enorme palla di fuoco, ci guardava, sonnacchioso, e taceva.