All'uscita, aspettavo quel tenebroso ragazzo ma, non vedendo nessuna traccia di lui, decido di lasciar perdere e di andare avanti con la mia monotona vita, in fondo non devo essere io a rincorrere le persone, specialmente quelle che ti fissano senza rivolgerti la parola.Tornato a casa, mi rinchiudo nella mia stanza per leggere un po' ma, mi torna in mente di aver già terminato quel libro, sono così dipendente dai libri che li divoro in pochi giorni, non mi è mai pesato, quindi non avendo nulla da fare opto per andare a comprarne uno nuovo in libreria. La cosa mi entusiasmava molto!
Amo l'odore dei libri, soprattutto la quiete e il rispetto del posto, ci sono già stato ed è un evasione oltre che un piacere personale.Rimetto le scarpe e mi incammino verso la libreria e, scorrendo i vari negozi, mi sblocco davanti a un fioraio, dalla vetrata vedevo tante piante e fiori diversi. Erano stupendi, ma io avevo la mia preferenza: La rosa rossa. È così romantica e misteriosa. Se dovessi reincarnarmi in qualcosa, penso che sarei una di esse, bello come i suoi petali e deleterio come le sue spine. Affascinato ne acquisto una da mettere in camera, mi ricorda casa, nella mia vecchia città le compravo spesso, nessuno che me ne regalasse una senza che io glielo facessi notare.
Arrivato a destinazione mi metto in cerca di qualcosa che possa catturare la mia attenzione, ne ho letti tanti di libri, ma i miei gusti sono abbastanza complicati, quindi non mi piace ciò che già stato letto e riletto, tra un po' però dovrò aprirla io una libreria per quanti libri ho in camera mia.
Girovagando tra i vari reparti decido di fermarmi in quello dei thriller, scegliendo un libro dal titolo "Segreti a tre metri sotto terra" incuriosito decido di dargli un'occhiata, per assicurarmi che sia alla mia portata, non vorrei mai spendere soldi per un libro che poi non leggerò più una volta iniziato, il mio portafoglio ne risentirebbe. Dopo aver letto le prime cinque pagine decido di comprarlo, anche perché vorrei saperne di più sui segreti di cui parla.Pago alla cassa e uscendo dalla libreria mi imbatto in quel ragazzo dagli occhi azzurri, ci stavamo fissando negli occhi, come se ci stessimo sfidando a chi non deve distogliere lo sguardo, ma decido di cedere per primo facendo cadere lo sguardo sulle labbra carnose del ragazzo, ma esco subito da lì per il troppo disagio, sicuramente è anche etero.
«Ciao eh..»-mi disse nel secondo esatto in cui ero già fuori da lì.
Non ero bravo con le conversazione, ma ho appena sprecato l'occasione di investigare non ricambiando il saluto, in più mi accorgo di non aver più tra le mani la mia rosa, quindi torno in indietro, mi sarà sicuramente scivolata, ma vedo Josh che viene nella mia direzione con in mano la mia rosa, era così sexy.
«Cercavi sicuramente questa, ti è caduta dalle mani uscendo, tieni.»- dice porgendomi il fiore.
«G-grazie»-biascico. Me lo aspettai più alto visto da vicino, penso tra me e me.
«Bene, Giordan giusto?»-Chiede porgendomi la mano, stamattina non l'aveva fatto.
«Si, tu devi essere Josh, anche se ci siamo già presentati»-rispondo facendo il finto vago stringendogli la mano calda, una stretta di mano piacevole. lui annuisce ed io cerco una scusa per scappare evitarmi l'imbarazzo che si stava creando nell'aria.
«Bene, grazie per aver trattato bene la mia rosa, ma io adesso devo andare, ho dimenticato una cosa a casa e quindi devo proprio scappare»-dico tutto di getto, mentendo spudoratamente, e lui con poca fiducia e la mia scarsa credibilità ,annuisce.
Che stupido, non ho chiesto il perché dei suoi sguardi in classe e anche fuori scuola. Sbuffo dandomi un lieve schiaffo sulla faccia, ma non posso farci nulla, seppur vorrei non riesco, mi lascio prendere dall'ansia facendomi dimenticare tutto il resto, poi con i suoi occhi addosso di certo non migliorava la situazione.
Dopo aver detto a mia madre cosa volevo a cena, me ne stetti ancora in camera mia a scorrere gli occhi su quelle parole scritte in quel libro, ma non amando tanto la lettura durante il pomeriggio, decido di fumare una sigaretta e continuarlo stanotte, mi concentro di più perché la notte mi è consigliera, almeno credo.