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Passai la maggior parte del pomeriggio ad esercitarmi sulla postura, prima di sparare effettivamente il bersaglio. Non l'avevo centrato, chiaramente, ma Pete era buono con me. Non mi faceva pesare troppo l'inesperienza che mi sentivo incollata addosso. Avevo ancora la sensazione di essere la  nuova arrivata.

''Ecco, adesso che hai preso posizione, punta il bersaglio come se fossi sicura di colpirlo'' spiegò brevemente, indirizzando le mie mani che tremavano appena attorno alla pistola. Un oggetto così pericoloso che avrebbe fatto sentire molte persone forti, perché possedevano il controllo. Sparai senza pensarci troppo, e se prima non avevo sfiorato neanche per sbaglio il cartonato, in quel momento balzai dalla sorpresa quando mi resi conto che ero riuscita a colpire il suo braccio sinistro.

''Vedo che fai progressi'' ci interruppe una voce, quella di mio fratello, che senza troppi giri di parole circondò i fianchi di Pete, facendolo arrossire. ''E' grazie all'insegnante'' ressi il gioco. Se possibile il corvino divenne maggiormente scarlatto sulle guance.

''Ti cercavo perché volevo portarti a mangiare fuori, sento di dover recuperare parecchio tempo perso'' – rilassai finalmente il corpo, e percepii tutta la tensione abbandonare i miei muscoli. ''Si, va bene'' Vegas mi sorrise grato: era strano trovare conforto in un sorriso che avevo visto per la prima volta?

''Va a cambiarti, ti aspetto di sotto''

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Il locale che aveva scelto mio fratello, rispecchiava di gran lunga i miei gusti poco tradizionali. Ero pur sempre cresciuta parlando due lingue, lontana dalle mie origini e dal buddismo. Non per volontà di zia Ploy, ma per mia madre, Pearl. Zia mi aveva confessato ciò: ''Pearl voleva che tu esplorassi tutte le sfaccettature della vita, non voleva limitarti. Partendo dal tuo insolito nome, sperava che tu trovassi la tua strada senza essere costretta a scegliere di seguire un cammino già tracciato.''

''Birra e patatine è un buon modo per estorcermi informazioni, eh?'' scherzai, facendo tintinnare i nostri calici colmi. ''Non incolpo la mamma per averti tenuta nascosta, ma sento che papà nasconda qualcosa. Come se si stesse prendendo carico delle azioni di qualcun altro.. certo, non è stato un padre esemplare con noi, ma non avrebbe mai ucciso nostra madre.. Sembra farsi bastare Pim, nonostante non la ami-''

''Non vorrei sembrare fuori luogo, ma posso sapere che cosa vi ha fatto Kan? Me ne rendo conto da come lo guardi, dal risentimento che ti invade ogni volta che lui apre bocca'' Vegas deglutì a vuoto, e fu troppo tardi per me scusarmi perché ormai avevo toccato un tasto dolente della sua vita.

Quando mi raccontò degli abusi psicologici,  e delle botte ingiustificate, mi ribollì il sangue nelle vene.

 ''Non sei tu ad essere sbagliato, Vegas. Soltanto perché non è riuscito a raggiungere i suoi scopi e a superare suo fratello, scarica la sua vergogna e il suo dolore su di te. Su di voi. E non è giustificabile''


三冠 - Le tre corone [KinnPorsche The Series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora