三冠 - Le tre corone [KinnPorsche The Series]

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Non vinsi quella partita a scacchi, ma imparai una lezione ben preziosa: chi detiene il potere, è in grado di muovere le pedine a proprio piacimento. Ed era proprio ciò che Korn stava facendo con i suoi subordinati, e la sua stessa famiglia.

Quando mi fermai all'ingresso della piscina – in cui i bodyguard si allenavano ogni giorno – scorsi la figura muscolosa di Arm che dava le spalle all'entrata. Era appena emerso dall'acqua, e perline trasparenti rotolavano lungo il suo corpo.

"Non pensavo di ricevere visite a quest'ora" esordì il giovane bodyguard, scrollandosi l'acqua dai capelli, e issandosi per sedere sul bordo della piscina. Si era accorto della mia presenza così facilmente, nonostante fossi stata assolutamente silenziosa. Lanciando un'occhiata all'orologio della parete, mi resi conto di quanto insolito fosse per me ritrovarmi lì alle sette di sera, quando solitamente mi trovavo a cenare con Vegas in uno dei suoi ristoranti preferiti.

Avanzai sicura.

Arm mi attraeva più di quanto mi piacesse ammettere, e l'idea di essere soli mi aggradava ancor di più. "Passavo di qui" ammisi, incrociando le braccia al petto. Arm si alzò da terra, e con un sorriso seducente mi picchiettò la punta del naso con le sue dita fredde. "Ti trovi bene qui?" domandò, passandosi un asciugamani dietro al collo, e indossando i suoi occhiali. "Si, anche se la maggior parte del tempo preferisco passarlo ad allenarmi, che a chiacchierare davanti ad una scacchiera piena di pedine.."

Il moro sorrise, cogliendo al volo la mia ironia. E il mio piccolo cuore, fermo da troppo tempo, si smosse come le corde di uno strumento. "Hai da fare stasera?" continuò. Finsi di pensarci su, ma in fondo sapevo ed attendevo da tempo che mi chiedesse di uscire. Conoscerlo a fondo non era nei miei piani, ma un'avventura con lui non mi sarebbe dispiaciuta affatto. "Sarò pronta per le 21:00" e, prima di girare i tacchi, gli schiacciai un occhiolino che parve convincerlo.