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Quel pomeriggio io e Eddie lo passammo nell'aula dell'Hellfire Club. Mi aiutò a creare un personaggio e, già solo da quello, scoprii che Dungeons & Dragons era un gioco abbastanza complicato.

Bisognava lanciare i dadi anche solo per determinare alcune caratteristiche del personaggio, però era divertente.

«Allora, puoi divertirti a creare chiunque tu voglia, puoi essere ciò che vuoi in D&D» disse mentre eravamo seduti vicini al tavolo.

Eravamo nella penombra con un'unica lampada ad illuminare le nostre teste.

Eddie aveva messo tra noi il foglio dove bisognava segnare tutte le caratteristiche del mio personaggio, compresi i tratti caratteriali e la sua storia.

Alla fine scoprii di essere una fata (sotto costrizione di Eddie, aveva deciso lui per me) della stirpe dei maghi Warlock, quindi avevo tanti poteri di cui ricordavo solo i primi tre. Per il nome lasciai Lexus.

«Okay, adesso puoi aggiungere delle caratteristiche a Lexus, qualsiasi.» mormorò divertito.

«Okay, allora... Ogni volta che lancio un incantesimo, ho un tatuaggio a forma di ali di farfalla che compare qui, appena sotto le clavicole.» mi indicai. «Che si illuminano di verde.»

Scoppiò a ridere. «Okay, segnalo.»

Sorrisi scrivendo sul foglio nella casella delle caratteristiche speciali. «E poi... Ogni volta che volo le mie ali emanano un profumo di brownie appena sfornato.»

Scoppiammo a ridere divertiti. «Brava, stai entrando nella modalità giusta del gioco.» disse voltandosi verso di me.

Mi resi conto che eravamo vicinissimi solo quando mi voltai anch'io a guardarlo. Eravamo entrambi curvi verso il foglio e i nostri nasi erano a pochi centimetri di distanza.

«Ehilà gente! Siete pronti?» Dustin fece irruzione nella stanza insieme a Mike e altri ragazzi che non conoscevo.

Scattammo entrambi sulle sedie, sentii subito le guance bollenti.

«Lexus, sarai una perfetta giocatrice, me lo sento!» esclamò Dustin sorridendo quando mi vide.

***

La spedizione finì con la vincita del nostro gruppo, anche se perdemmo qualche membro durante gli scontri.

Mi divertii talmente tanto che solo quando se ne andarono tutti e rimanemmo solo io e Eddie, mi resi conto che erano passate circa quattro ore da quando avevamo cominciato a giocare.

«È stato divertente!» esclamai.

«Quando ci sono io tutto è divertente, biondina.» ammiccò mentre sistemava i dadi nel sacchetto di pelle.

Ridacchiai dandogli un colpetto sulla spalla. Poi mi avvicinai al tavolo togliendo le patatine avanzate.

«Lex, puoi andare se vuoi. Finisco di sistemare io.»

«Non c'è problema, ti aiuto.» risposi accennando un sorriso.

Mi sorrise e cominciammo a mettere a posto in silenzio.

«Ti vadi fare una passeggiata dopo?» chiese all'improvviso.

Il mio cuore fece una capriola, lo ignorai e alzai un sopracciglio. «Non hai da fare con Chrissy stasera?»

Scoppiò a ridere avvicinandosi. «Mi sa che hai frainteso.»

«In che senso?» domandai incrociando le braccia al petto.

Fece un sorriso sghembo. «Nel senso che Chrissy è venuta da me per comprare della droga, nient'altro.» incrociò anche lui le braccia al petto alzando un sopracciglio.

'86 Baby! || Eddie Munson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora