È venerdì e, dato che ho la serata libera, ho deciso di sfruttarla al meglio. Perciò quando David mi ha proposto di andare all'inaugurazione del nuovo Luna Park in città, non ho considerato altre opzioni. Ma prima che arrivi il momento mi tocca un'interminabile giornata di scuola. Percorrendo i corridoi sento parlare un sacco di ragazzi a proposito di questa sera. Ci sarà il pienone, eventi del genere non capitano tutti i giorni. Stasera voglio godermi ogni singolo minuto, mettendo in pausa la quotidianità.
"Ehi. Ti vedrò stasera al Luna Park?" Katia Stewart è tipo la quinta persona a chiedermelo oggi. Ha uno sguardo seducente che conosco bene. Non so come farle capire che non ho più intenzione di averla attorno. D'altro canto, non sembra le importi molto: senza aspettare la mia risposta, appena David arriva, gli butta le braccia al collo e gli sorride domandandogli la stessa cosa. Bene, un problema in meno.
Alla prima ora ho la verifica di scienze. Non ho avuto il tempo di studiare praticamente niente, perciò prego che sia semplice. Quando la prof me la consegna, solo guardandola senza attenzione capisco che non lo è per niente. Vorrei sbattere la testa sul banco. In generale non vado malissimo a scuola, anzi, considerando che studio veramente poco posso dire di cavarmela bene. Però non sono di certo un secchione, ecco. Di sicuro non posso assolutamente permettermi di farmi bocciare, quindi probabilmente dovrei sacrificare di più il mio esiguo tempo libero. Mi tocco l'occhio nero che pulsa come non mai, cerco di pensare ad altro. Magari concentrarmi non sarebbe una pessima idea. Dopo essermi guardato intorno in cerca di un aiuto che non arriverà, mi sforzo di ricordare quel poco che ho ascoltato durante la lezione. Spremendo le meningi, gli ingranaggi nella mia mente prendono a muoversi e d'improvviso comincio a ricordare la prof che scrive alla lavagna, l'esempio che traccia per spiegare l'argomento, Jimmy Black che fa come al solito una domanda per farsi notare, la prof che apprezza e spiega ancora. In questo modo qualche domanda del test mi è chiara e così, quando la campanella suona, ho compilato più di metà. Grande Logan, la tua buona vecchia memoria non mente mai. Consegno soddisfatto ed esco.
Più tardi varco la sala da pranzo e raggiungo i miei amici. Li saluto, mi siedo.
"Ma lo sapete che sabato sera la Smith ha rotto il tavolo di cristallo enorme in casa Miller?" La festa di sabato è stato un casino assurdo. Era nella villa megagalattica dei Miller, per il compleanno del figlio. Miller è un tipo silenzioso che conosco perché frequentavamo un corso insieme. Non aveva mai dato feste e gli amici che ha gli stanno vicino perché è ricco da far schifo. Sabato ha invitato tipo mezza scuola e ci sono andati tutti per la location da urlo. I genitori si sono presentati nel bel mezzo della serata per dargli il regalo, perché ovviamente non bastava la festa. No, il piccolo meritava qualcosa di super e perciò ha festeggiato i suoi sedici anni con una Maserati nuova di zecca, oltre agli altri settecento regali. Cavolo, mi veniva da vomitare alla vista di tutta quella ricchezza. Per non parlare dell'abbondanza di cibo che allestiva i tavoli, qualcosa di eccessivamente esagerato. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata uno degli amici del festeggiato, il quale ad un certo punto, in piedi sopra un tavolo che costerà più dell'affitto del mio appartamento, ha urlato: "BATTAGLIA DI CIBO!!! CHI NON TIRA, BEVEEEE" Seguito da un urlo isterico giustificabile per chi è alla sesta birra. Ma il coglione non era nemmeno ubriaco e questo mi ha fatto andare il sangue al cervello. Quando ha iniziato a tirare involtini, pizza e torta in giro per casa e altri cominciavano ad imitarlo, non ci ho visto più. Io sì che ero ubriaco, mi sono scaraventato su di lui e l'ho buttato giù dal tavolo. Abbiamo iniziato a prenderci a pugni e a me andava bene perché in quel modo tutti gli invitati erano concentrati su di noi e nessuno sprecava cibo. Dal momento che il suo corpo è tipo il doppio del mio e a scuola lo chiamano Hulk per i muscoli, più che altro ero io a prenderle. Infatti, in questo modo mi sono procurato un occhio nero, ma per una buona causa. Ci rotolavamo per la cucina sbattendo reciprocamente i nostri corpi da tutte le parti, con la folla che incitava, finché non sono intervenuti David e un altro a separarci. Hulk a quel punto ha detto tipo: "cavolo, pesti davvero forte" ed io: "sì, la prossima volta pensaci due volte prima di buttare il cibo per aria, coglione." Dopodiché nessuno ha più lanciato niente.
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Lo spazio tra la polvere
Teen FictionSophia si è appena trasferita ad Austin, in un nuovo appartamento insieme a sua madre con la quale possiede un forte legame. È sola nella nuova scuola, decisa a non farsi notare per nessun motivo e pronta a scrivere un altro capitolo della sua vita...