Capitolo 5

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Un ringraziamento speciale va alla dolcissima LUCY del gruppo Telegram 'Miraculous Fanfiction' di cui vi lascio il link di seguito, per il meraviglioso disegno che trovate a fine capitolo.

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Adrien vede Marinette salire sulla sua macchina, alza una mano e dopo essersi rivolto un ultimo sguardo chiude la portiera.

"In bocca al lupo." Sussurra Adrien, il quale rimane impalato in cima alle scale qualche altro minuto, realizzando di essere finalmente libero, poi si sente terribilmente in colpa per aver mandato Marinette bella tana del lupo.
Adrien è lo stesso preoccupato nonostante il breve briefing tenuto per l'amica a riguardo i suoi impegni.
Marinette continuava a guardarlo come se sapesse già tutto, oppure è solo una sua impressione e teme il disastro da un momento all'altro.
Sospira e si dirige verso la pasticceria.
Con disinvoltura entra e il campanello posto all'entrata suona sopra la sua testa, annunciando il suo ritorno a casa.
Sabine esce dal laboratorio e accoglie la figlia con un enorme sorriso.
"Bentornata, tesoro."
Adrien ha inizialmente un tuffo al cuore non.essendo abituato a una simile accoglienza da parte di un genitore e si trova alquanto a disagio, ma è una bella sensazione sentirsi amato.
"Buon pomeriggio, signora Dupain-Cheng." Risponde grattandosi la testa corvina imbarazzato.
Sabine guarda sua figlia e le chiede se si sente bene o se sta risentendo degli effetti della vicinanza con Adrien.
Il ragazzo si sta chiedendo mentalmente che cosa intende, poi svia il discorso dicendo che sta facendo delle prove di recitazione per il laboratorio teatrale. Sabine sembra cascarci.
"Quando sali, fai un favore metti su la cena, l'arrosto ci metterà un po' a cucinare." Detto questo la piccola donna cinese sparisce in laboratorio dopo che Tom invoca il suo nome perché ha bisogno d'aiuto con la torta che sta preparando.
Adrien si defila di sopra correndo velocemente per le scale.
È nei guai, e Marinette non gli aveva di certo parlato che avrebbe dovuto cucinare.
Una volta in casa, Adrien chiude la porta dietro di sé e va in panico totale.
Tikki esce dalla borsetta e gli chiede che cosa c'è che non va.
I due ragazzi hanno preferito scambiarsi anche i kwami in quanto li avrebbero aiutati nel muoversi tra le mura domestiche e non solo.
"Devo cucinare." Dice con gli occhi e la bocca spalancati.
"Marinette lo fa sempre, ed è un'ottima cuoca!" Dice la kwami con fierezza, ma notando l'espressione di Adrien capisce di averlo ferito e avvilito più di quanto non lo fosse già.
"Ma sono sicura che te la caverai anche tu." Aggiunge poi.
"Sai che cosa devo fare?"
"Marinette di solito prende qualcosa dal frigo e lo infila nel forno."
"Potrei chiamarla." Dice prendendo il cellulare nella borsetta, scambiato anche quello.
*
Marinette ci mette cinque minuti più o meno a raggiungere l'enorme villa di Adrien e subito il cuore inizia a batterle all'impazzata.
C'è già stata in passato, ma ora sa che ci deve anche soggiornare ed entrare nell'intimità del compagno di classe.
Ad accoglierla all'entrata trova Nathalie nella sua solita posa composta.

"Buongiorno, Adrien."

"Buongiorno, signora Nathalie." Fa di rimando lui.
Sale le scale cercando di non inciampare a causa dell'agitazione, per poi fermarsi al secondo gradino e chiedere se suo padre è in casa perché  vuole dirgli com'è andata la giornata.

Di solito lei fa così con i suoi e non le sembra vero ricevere una risposta negativa da parte della della sua assistente.

"Suo padre è molto occupato." Ma che razza di genitore è uno che non saluta il figlio da ritorno da scuola? Marinette non si chiede altro, in quanto lei non conosce a mena dito il mondo della moda, ma sa quanto importante sia la concentrazione, quindi si limita a sorridere e ad andare in camera sua.

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