Epilogo

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Quello che inizialmente sembrava essere un incubo è finalmente terminato e dopo essersi scambiati ancora una miriade di baci e confessato l'amore reciproco, i due ragazzi tornano nelle rispettive case ancora con il cuore palpitante nel petto.
Marinette apre la porta della pasticceria con un enorme sorriso e niente al mondo le sembrò più bello e profumato.
"Sono tornata!" Esordisce giuliva cinguettando, cantando, anzi.
"Ciao tes..." Sabine non fa nemmeno a tempo a terminare la frase che viene, in pratica, stritolata dalla figlia.
"Quanto mi sei mancata." Le sussurra all'orecchio.
"Ma se sei andata via da un'ora." Replica sua madre incredula.
"Davvero?" Chiede mordendosi la lingua "... Mi è sembrato molto di più."
"Sei sicura di stare bene?" 

Marinette non accennava a lasciarla andare, come se veramente fosse stata via secoli interi.
"Sì, mamma. Una figlia non può dimostrare ai suoi genitori il suo affetto?" Le scocca in bacio sulla guancia  e prima che Sabine possa aggiungere altro, sparisce dalla sua vista.
Tom esce dal laboratorio mentre si asciuga le mani con un cencio immacolato.
"Che ha Marinette?" Chiede alzando un sopracciglio, dopo aver ricevuto un sacco di baci e abbracci, nemmeno fosse il giorno del suo compleanno o qualche ricorrenza particolare.
*
Marinette sale di corsa le scale affiancata dall'inseparabile Tikki.
"Marinette, aspetta!" Esclama la kwami trafelata.
Ma la ragazza sembra non ascoltare, ha voglia di saltare, urlare dalla gioia.
Finalmente tutto è tornato alla normalità, lei e Adrien si sono dichiarati il loro amore reciproco: questo è il giorno più bello della sua vita, e non le importa se hanno rivelato anche le loro identità, unico ostacolo per farle capire che anche Chat Noir è parte di lei.
Apre la porta dell'appartamento e nulla le sembra più bello e intimo.
Il suo cuore è ricolmo di gioia.
Si specchia sul mobile dell'ingresso: ancora non ci crede di aver riacquistato il suo corpo.
La mano percorre delicatamente i suoi tratti femminili e tira un sospiro di sollievo quando più giù non sente quella protuberanza in mezzo alle gambe.
Tira un sospiro di sollievo e poi avvampa realizzando che nella settimana precedente ha visto il suo ragazzo come mamma lo ha fatto.
Si morde il labbro inferiore e sghignazza.
Tikki la guarda sempre più interrogativa e scuote la testa.
Saltella fino ai piedi della scala di legno e sale in camera sua.
Apre la botola e la prima cosa che fa è quella di gettarsi sul letto e si meraviglia trovandolo  pieno di rose rosse e un messaggio in codice che lei riesce a decifrare al volo.
Arrossisce e scende la scaletta a pioli con il cuore vibrante all'inverosimile.
Tira giù la cordicella del tabellone con su scritti gli impegni di Adrien e sorride notando la dicitura "Impegnata con Adrien" nelle parti bianche.
"Quanto ti amo, Adrien Agreste!" Sospira  recuperando le foto dal cassetto per poi rimetterle al suo posto.
Tikki la informa che le aveva viste il primo giorno e lei annaspa alla ricerca d'aria, poi pensa che non le importa più.
*
Adrien spalanca la porta di casa: è triste e sconsolato perché sa già cosa gli si spetta, ma con suo sommo stupore, trova Gabriel in salotto che lo aspetta mentre legge il quotidiano.
"Oh! Sei qui." Esclama chiudendo la pagina che sta leggendo, poi lo ripiega su se stesso e lo appoggia sul tavolino di cristallo accanto alla poltrona, dove troneggia una tazza di caffè ancora fumante.
Adrien lo guarda stranito.
"Vado subito in camera mia, padre." Dice voltandosi.
"Come mai ora sono padre? Non è più papà?"
Dice sul serio? Niente più formalità? E da quando questo? Si domanda il biondo ancora più confuso.
Adrien non crede che quella realtà sia vera, ma solo una conseguenza di quanto capitato a causa del desiderio espresso assieme alla sua compagna.
"Posso andare in attimo in bagno?" Ha assolutamente bisogno di capire da Plagg che cosa sta succedendo e se suo padre ha battuto la testa da qualche parte.
"Non metterci molto, abbiamo il nostro duetto che ci aspetta." Sì, ha decisamente battuto la testa, Adrien ne è più che convinto.
Una volta soli, Adrien può parlare tranquillamente con Plagg e quest'ultimo spiega che lui e Marinette hanno avuto una discussione qualche giorno fa e che da quel momento ha iniziato a essere più transigente con il figlio.
"Ma perché non me lo ha detto?"
"Voleva farti una sorpresa."
"E ci è riuscita." Adrien alza gli occhi al cielo ringraziando il suo angelo custode per tutto, il suo cuore batte forte nel petto e non solo per l'amore immenso che prova per Marinette, ma anche perché lei è riuscita a cambiare le cose.
Poi ritorna in salotto a recuperare il padre sorridente... e pensa che è da molto che non gli vede un sorriso dipinto sul volto, e quella sua emozione si riflette subito sul viso del figlio.
I due Agreste suoneranno fino a che la cena non sarà pronta e tra un brano e l'altro parleranno del più e del meno ricordando quanto bello fosse avere Emilie con loro.
Adrien sottolinea il fatto che lei è ancora in quella casa perché ne percepisce la presenza.
Gabriel sussulta e asseconda il figlio. Vorrebbe raccontargli tutto, ma sa che gli darebbe una grande delusione. Meglio continuare a suonare e distogliere quel pensiero malato, ci penserà domani alla sua missione.
Il biondo non è mai stato così felice e si sente pervadere da un senso di benessere, sorride e pensa di aver scelto bene la sua compagna per la vita.
*
FINE

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