Capitolo 6

364 25 4
                                        

Un ringraziamento speciale va alla dolcissima LUCY del gruppo Telegram 'Miraculous Fanfiction' di cui vi lascio il link di seguito, per il meraviglioso disegno che trovate a fine capitolo.

https://t.me/+ROSMKpMVpBY4YjZ
Vi invito a cliccare sul link e unirvi a noi per parlare della serie, ma anche per consigli di lettura.

⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

E' già passato un giorno e Adrien si sveglia più riposato che mai, nonostante quello non sia il suo giaciglio abituale e ora riesce a spiegarsi perché la sua compagna di classe è sempre in ritardo anche se abita a due passi dalla scuola.

Andare a letto con il cuore pieno d'amore ti rilassa corpo e mente, e quello stato d'animo non può che giovare all'Adrien che dimora dentro la figura di Marinette.

Sbadiglia, si stiracchia e si prepara per affrontare la giornata, scende le scale di legno con una tranquillità sospetta e Sabine la guarda attonita mentre sorseggia il caffè, sbatte le palpebre più di una volta per accertarsi di non stare sognando.
Marinette è in anticipo.

La piccola donna cinese consulta un paio di volte l'orologio per esserne sicura con gli occhi sgranati dallo stupore, ma non dice niente.

Nota che la figlia è strana, che nei suoi occhi c'è uno strano bagliore, più mesto del solito. Vorrebbe indagare, ma il suo sesto senso di mamma apprensiva le dice di starsene zitta e che prima o poi si aprirà con lei come è solita a fare.

Forse ha a che vedere con il pomeriggio trascorso in biblioteca con Adrien, magari lei è finalmente riuscita a dirgli che prova qualcosa per lui, ma non è andata come sperava.

Marinette consuma la colazione con parsimonia e compostezza, poi guarda Sabine e le dice che è tutto ottimo, poi prende la cartella e si avvia verso scuola.

"Non dimentichi qualcosa, cara?" Fa Sabine indicando la gota con l'indice e Marinette capisce di doverle scoccare un bacio su di essa.

Profuma di rosa... anche sua madre era solita usare un'essenza simile.

"Buona giornata, mamma." Dice, fermandosi qualche secondo sul posto, con i brividi lungo la schiena e le farfalle allo stomaco. È strano pronunciare ancora quella parola così dolce.

"Anche a te... ah! Ti ricordo l'appuntamento di oggi pomeriggio con la ginecologa." Fa sbrigativa la donna.

Marinette abbozza un sorriso e se ne va di casa, ignorando completamente che cosa sia o cosa deve fare più tardi, quello che sa, invece, è che Adrien non si è mai svegliato così felice di affrontare la giornata.

La corvina arriva a scuola e vi trova nell'atrio Alya che parla animatamente con Nino, subito la bruna le va incontro chiedendole se sta bene e che non è da lei arrivare in orario a scuola.

"Non mi sono mai sentita meglio." Azzarda a dire e l'amica le domanda di sottecchi di raccontarle che cosa è successo in biblioteca con Adrien, tipo se hanno limonato o...

"Adrien!" Fa la corvina togliendosi da quella ridicola situazione, se c'è una cosa che odia più della solitudine sono le persone impiccione, ma fa parte del carattere di Alya e delle ragazze in generale, quindi pensa che le sarebbe bastato evitarla per una settimana.

Marinette trascina il ragazzo poco distante, più precisamente sulla panchina posta ai piedi della scalinata d'acciaio, sotto lo sguardo vigile e attento dell'aspirante giornalista, la quale è intenzionata a scoprire che cosa stiano nascondendo quei due.

"Lasciali in pace!" Esclama Nino incontro alla fidanzata.

"Sono strani." Risponde semplicemente.

"Sì, questo l'ho notato anch'io." Replica Nino sistemandosi gli occhiali.

Nei suoi panniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora