Marinette apre prima un occhio e poi l'altro, si trova a terra e non capisce perché.
L'ultima cosa che ricorda è quella nube che l'avvolgeva e poi il buio.
Si alza, ma sente subito che qualcosa non va, allora si volta e rimane sconcertata: il suo corpo è inerme a terra.
Che sta succedendo?
È forse morta? Eppure riesce a muoversi e respirare.
Mette un piede in avanti e lo sguardo si sposta sui suoi vestiti, sono famigliari, ma non appartengono a lei.
Le mani sono leggermente più grandi e sull'anulare destro indossa un anello.
Deglutisce e con le dita si tasta la faccia e i capelli, lentamente e con circospezione.
Il cuore le batte all'impazzata.
Cerca uno specchio ed è sicura che ce ne sia uno dietro la libreria, vicino al bancone dove di solito staziona la bibliotecaria.
Ha paura di vedere il suo riflesso, ma con coraggio si avvicina a occhi chiusi.
Il fiato è corto e la saliva le manca all'interno della bocca.
Lentamente apre un occhio: è sconvolta. Poi l'altro e per poco non le prende un colpo.
Si avvicina al suo riflesso per accertarsi di vederci bene e si tocca nuovamente il volto, poi fa una smorfia e infine una linguaccia. Lo specchio le restituisce tutto e lei non ha più alcun dubbio.
Ma com'è possibile che quello riflesso nello specchio sia proprio Adrien?
Marinette si schiaffeggia la faccia più volte, dev'essere un brutto sogno, non c'è altra spiegazione.
"Non rovinare il mio viso, per favore." Le sussurra una voce dietro di lei, si volta e si trova sé stessa che la fissa con aria mesta e sconcertata.
"Che cosa è successo?" Domanda strillando ancora incredula.
"Non lo so." Risponde Adrien alzando le spalle e sbuffando dal naso.
"Ci siamo scambiati i corpi?" Azzarda lui non credendo possibile una cosa del genere, eppure ora si trova dentro il corpo della sua migliore amica.
Lei continua a specchiarsi prima davanti e poi dietro "Così sembrerebbe." poi inizia a camminare in lungo e in largo nel corridoio della biblioteca, il pollice e l'indice premono sul mento dove fa capolinea un leggerissimo filo di barba, ma non ci fa caso. Si spreme le meningi e pensa a che cosa effettivamente possa essere successo.
Marinette si ferma di colpo e Adrien sbatte il volto sulla sua schiena.
"Ci sono!" Dice spalancando gli occhi e attirando su di sé quelli della corvina "... Stiamo sognando."
Adrien allora pizzica con forza il braccio che ora appartiene a Marinette.
"Ahio! Perché lo hai fatto?"
"Non stiamo sognando." Fa lui sospirando con ovvietà.
"E allora che ci faccio nel tuo corpo e tu nel mio?"
"Scusa? Ho la faccia di uno che lo potrebbe sapere?" Domanda Adrien come se tutta quella faccenda è colpa sua.
"Una! Sei una femmina, adesso." Sottolinea lei alzando gli occhi al cielo, per poi spalancarli del tutto vedendo Adrien che si palpa il seno con vigore con entrambe le mani.
Non ha mai toccato il seno di una donna prima d'ora e appena si rende conto che quello è il petto della sua migliore amica, arrossisce e avvampa.
"Giusto... Non sono abituato-a a queste... cose."
"Non toccarti in quella maniera!" Sbraita lei tirando gli occhi, per poi fermarsi di colpo e pensare che se lui è una lei, allora lei è a essere un un lui e con tutto l'impianto lì sotto.
Marinette avvampa e si sente morire, poi in un raptus prende Adrien per la collottola della giacca e gli intima di ridargli subito il suo corpo.
"E come faccio? Aspetta..." Chiude gli occhi e si concentra, li strizza e digrigna i denti "... Rivoglio il mio corpo!" Esclama con le mani rivolte al cielo.
Marinette lo guarda sconcertato "Tu non stai bene." Appura lei scuotendo la testa.
"Hai un'idea migliore?"
E mentre i due ragazzi cercano un modo per risolvere quella situazione, Plagg e Tikki sono ancora attoniti e si osservano le zampette.
"È successo di nuovo!" Dice Tikki mettendosi quasi a piangere.
"Ben gli sta!" Aggiunge Plagg fiero del suo operato.
"Ma non capisci? È un disastro." Incalza la kwami della creazione agitando le zampette in aria per non cadere nella tentazione di schiaffeggiare il suo collega.
"Ci potevano pensare prima di desiderare una cosa così pericolosa."
"E secondo te lo potevano sapere?"
Plagg fece spallucce pensando che quello non è un suo problema.
"Dobbiamo dirglielo che siamo stati noi."
"E compromettere le loro identità segrete?"
"Non pensi a cosa succederebbe se Papillombre attaccasse in questo momento?"
"Hai ragione, Tikki, ma..."
"Niente ma. Lo dovranno scoprire così."
"Dovranno rinunciare ai loro Miraculous." Sottolinea Plagg.
"Perderanno molto di più se non li avvisiamo, penseremo dopo a cosa fare con i Miraculous."
*
Adrien e Marinette stanno ancora discutendo animatamente quando Tikki e Plagg fanno capolino davanti i loro volti attirando la loro attenzione.
Subito i due ragazzi s'irrigidiscono sul posto domandandosi che cosa ci fanno entrambi lì.
Adrien guarda Plagg con gli occhi blu spalancati, Marinette scocca a Tikki un'occhiata sconcertata e omicida.
Marinette fa finta di nulla e si nasconde dietro ad Adrien prendendo in mano quello che gli capita a tiro e a lanciarlo contro i due spiritelli. Mancandoli, ovviamente.
"Chi sono quelle due cose?" Recita malamente la parte della finta tonta indicando le creature con l'indice tremolante.
Adrien non risponde e guarda i due kwami con sguardo truce, la fronte è corrugata e gli occhi blu puntati su di loro come una pistola in attesa di premere il grilletto.
Poi rilassa i tratti, la presenza di Plagg è giustificata dal fatto che lui è Chat Noir, ma Tikki? Lei è la kwami di Ladybug...
Scrolla le spalle e si toglie subito quel pensiero di dosso: Marinette non può essere Ladybug, o sì?
Adrien si volta verso Marinette e glielo chiede senza troppi peli sulla lingua.
"I-io... Ladybug? Ma non farmi ridere..."
Dice facendo la gnorri e intanto pensa che se lì c'è il kwami di Chat Noir, lui non può essere lontano, ma non può credere che lo stesso Adrien sia il super eroe gatto, lo esclude a priori, le loro personalità sono troppo diverse, ma è anche vero che spiegherebbe la presenza di Plagg.
"Mhmm... E comunque se io sono Ladybug allora tu sei Chat Noir."
"Potresti averci preso, sai?" Dice Plagg portandosi le zampette sui fianchi.
E in quel frangente, Marinette, si sente quasi svenire perché le viene a mancare l'aria tutta attorno.
"Non ci credo! Non puoi essere tu."
"Lo ha detto il mio kwami, non io. E lo sai benissimo che quelle creature non sanno mentire." Spiega Adrien sospirando.
"Mio dio!" Marinette si porta una mano sulla bocca spalancata a coprirla del tutto. "... Sei sempre stato tu tutto questo tempo." È sconcertante come rivelazione e Marinette non riesce a non pensarci.
".... Ma abbiamo scoperto le nostre identità, come faremo a..."
"Ehm... Ehm..." Con un colpo di tosse, Plagg attira l'attenzione dei due ragazzi, i quali si voltano a guardarlo "... Se mi posso permettere, ora avete problemi più urgenti."
"Per una volta Plagg ha ragione." Incalza Tikki con aria affranta.
"Già!" Afferma Adrien guardando Marinette e non può non pensare a quanto assurda è quella situazione.
Adrien è nel corpo di Marinette.
Marinette in quello di Adrien.
"Come la risolviamo?" Marinette si rivolge ai kwami in cerca di consiglio.
Plagg scuote la testa "Questa situazione è nata da un vostro desiderio."
Adrien e Marinette si guardano con aria interrogativa.
"È successo solo un'altra volta nel corso dei millenni." Aggiunge Tikki con aria colpevole.
"Siete stati voi per caso? Cioè... C'è il vostro zampino in tutto questo?" Chiede Marinette centrando il bersaglio in pieno.
"Indirettamente sì... Vedete, se il portatore del Miraculous del gatto nero e quello della coccinella esprimono un desiderio all'unisono all'insaputa dell'altro, questo si avvera."
"Non ci ho capito niente." Dice Adrien sbuffando.
"Nel vostro caso volevate che uno fosse l'altro, ma nessuno dei due lo sapeva." Spiega Tikki cercando di sintetizzare il più possibile il discorso e di renderlo chiaro e di facile comprensione.
"Quindi se ora chiediamo nello stesso momento di ritornare nei nostri corpi, questo non accadrebbe." Appura Adrien.
"Esatto, Marinette." Dice Plagg.
"Sono Adrien." Sottolinea lui infastidito.
"Oh! Giusto." Il kwami riesce a stento a trattenere una risata.
"Non c'è nulla da ridere! Hai idea del guaio in cui ci avete cacciati? E se Papillombre akumatizzasse qualcuno?"
Berciò gesticolando con le mani.
"Vi siete già scambiati i Miraculous, non sarà un problema per voi ritrasformarvi in Ladynoire e Mr. Bug" Conviene il piccolo dio della distruzione.
"Come facciamo a fare tornare tutto come prima? Non ditemi che dovremo esprimere un desiderio unendo i Miraculous, perché è fuori questione."
"No, Adri... Marinette." Si corresse la kwami della creazione. "... Per vostra fortuna l'incantesimo finirà tra una settimana, non siete ancora adulti e quindi la vostra energia spirituale non vi permette di reggere il peso della magia."
Marinette e Adrien tirano un sospiro di sollievo quando appurano che quell'incubo iniziato con una casualità ha una fine.
"Un po' come succede dopo aver usato il potere speciale." Sottolinea Plagg.
Marinette sospira quasi sollevata, nonostante quella sia una bellissima notizia, resta lo stesso il fatto che ora si trova all'interno del corpo di Adrien e viceversa.
Sicuramente scoprirà della sua cotta per lui e troverà nella sua camera tutte le foto con i cuori e persino l'agenda con tutti suoi appuntamenti.
Chissà cosa penserà poi di lei...
Marinette si sente mancare per l'ennesima volta quella giornata, ma è anche sicura che Tikki saprà affrontare la situazione e parlargli, anche se dev'essere lei a confessargli, finalmente, i suoi sentimenti per lui.
Ma ora non ci riesce perché si sta preparando mentalmente ad affrontare una settimana da Adrien.
Lei non sa sfilare.
Lei non sa fare scherma.
Lei non sa suonare il piano e peggio ancora non sa il cinese, l'unica cosa che l'avrebbe potuta salvare in quella situazione.
(Appunto di Marinette: terminata quella storia avrebbe chiesto a Sabine di insegnarglielo!!)
Ma conosce le buone maniere e spera di cavarsela in qualche modo e senza troppi intoppi.
"Tutto bene?" Chiede Adrien notando la fronte corrugata e pensierosa.
"No, cioè, sì"
"Lo so, non sarà facile vivere una settimana nel corpo dell'altro."
"Ma è quello che avete desiderato." Mormora Plagg canzonandola.
"Sta zitto!" Esclamarono all'unisono Adrien e Marinette, scoppiando poi a ridere perché è successo di nuovo.
"Da oggi in poi dovremo stare attenti a ciò che diciamo quando siamo insieme." Sogghigna Adrien, arrossendo poi.
"Vero." Marinette distoglie lo sguardo e si morde il labbro inferiore, forse quello è il momento buono per confessargli i suoi sentimenti per non sembrare una stalker o una pazza.
Poi si blocca, pensa che Tikki sarà in grado di proteggere i suoi sentimenti e che riuscirà a togliere tutto prima che lui raggiunga la camera da letto.
"Sai, Marinette. Credo non sarà difficile recitare la parte dell'altro, ci conosciamo così bene." Alza gli occhi sognanti al cielo e ora che Adrien l'ha pure scoperta essere Ladybug tutto assume un altro tono e le farfalle celate nel suo stomaco ora si liberano in aria avvolgendolo, solleticandolo con le loro ali delicate e gentili.
Marinette è ancora accaldata e ogni tanto volge lo sguardo verso il suo corpo, pensa che in fin dei conti non ha ragione perché lei non conosce affatto Adrien.
La sua personalità da Chat Noir è talmente diversa da farle persino dubitare dei suoi sentimenti, ma forse quella vicenda le farà capire che cosa prova veramente per il ragazzo.
Si limita a volgergli un sorriso tirato e mesto.
*
Continua
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Nei suoi panni
FanfictionChe cosa succederebbe se Adrien entrasse nel corpo di Marinette e viceversa?