È trascorsa una settimana da quel maledetto martedì pomeriggio, quando Adrien e Marinette, a causa di un desiderio espresso per puro caso, sono stati sbalzati nel corpo dell'altro senza aver avuto il tempo di rendersi conto di che cosa stava succedendo.
È capitato così velocemente, che i due ragazzi si sono dovuti adattare a una vita che non gli appartiene, e ancora adesso, non ne conoscono tutte le sfumature.
Una settimana è poca, ma abbastanza per desiderare che tutto torni com'era prima che questa storia cominciasse.
Non sanno bene quando capiterà di preciso, forse durante un'interrogazione, o all'ora di pranzo, oppure verso sera, magari mentre stanno dormendo.
Ciò che sanno è che quell'incubo sta per giungere al termine.
Non ci sarà più imbarazzo quando Marinette si spoglierà e finalmente non vedrà la potuberanza scendere in mezzo alle gambe. Deve ammettere che i primi giorni è stata veramente dura, ma poi è riuscita ad abituarsi e da quel momento in poi, Adrien, non ha più segreti per lei.
Non che si mettesse ad ammirare il suo corpo nudo davanti allo specchio, ma aveva visto abbastanza per i suoi gusti (com'è fatto un maschio lo sapeva perfettamente, ma si sta pur sempre parlando della sua cotta!!).
E lo stesso Adrien, solo che lui l'ha presa con più filosofia e ogni volta che poteva accarezzava quelle curve generose e perfette, senza violarle.
In pratica, aveva capito com'è fatta una donna in tutto e per tutto, però Adrien pensa che forse non riuscirà più a vedere Marinette con gli stessi occhi.
Fatto sta che i due ragazzi non vedono l'ora di tornarsene nei loro rispettivi corpi e ripristinare ciò che è stato spostato.
Marinette non vede l'ora che Adrien scarti il suo regalo una volta varcata la soglia di casa e Adrien è in preda all'agitazione perché vuole farsi avanti con la ragazza dei suoi sogni.
Non gli importa se deve restituirle il Miraculous, la vuole nella sua vita a tutti i costi, e poi è consapevole del fatto che che Ladybug non può stare senza il suo Chat Noir.
*
Entrambi arrivano a scuola nello stesso momento e si scambiano uno sguardo complice mentre entrano in classe e prendono posto accanto ai loro rispettivi compagni di banco.
Hanno il cuore sollevato ma anche attanagliato da molti pensieri ansiosi, in quanto continuano a scambiarsi sguardi complici in attesa che tutto torni alla normalità.
La giornata trascorre bene, Adrien e Marinette, però, sono sempre più agitati mano a mano si avvicina l'ora X.
Non si sentono per nulla strani e soprattutto, non succede niente quando quest'ultima scatta.
I due ragazzi si erano appartati lontano da sguardo indiscreti, in modo che il trasferimento avvenga senza destare sospetti.
Anche se di sospetti, Alya, ne aveva avuto fin troppi nei giorni scorsi, ma sempre abilmente sviati dai discorsi di entrambi i ragazzi.
Persino Nino le aveva detto di non scervellarsi, in quanto, attorno agli occhi, le stanno comparendo le prime rughette di espressione.
Gli altri sono rimasti a godersi il sole sulla riva del fiume, mentre Marinette si è allontanata con la scusa di un colpo di calore improvviso e Adrien, da buon cavaliere, non poteva non farle compagnia e salvare così la sua amata.
Marinette osserva l'ora con il cuore in gola e la fronte imperlata di sudore "Ma perché non succede niente?"
"Forse dobbiamo desiderare di rientrare nei nostri corpi." Risponde Adrien venendo interrotto dai kwami.
"No, abbiamo già detto che non funziona così." Incalza Plagg apatico.
"Non abbiate fretta, ragazzi... Andrà tutto bene, il processo è reversibile."
Adrien e Marinette intanto si guardano negli occhi lucidi, Marinette vuole chiedere ad Adrien che cosa voleva dirle l'altro giorno a bordo della Liberty, ma teme che la risposta non sia quella che vuole sentirsi dire.
"Sai..." Inizia Marinette "... Mi mancherà casa tua."
"Davvero?" Fa Adrien sorpreso.
"I tuoi genitori sono fantastici e mi hanno fatto sentire a casa e il calore di una vera famiglia, non lo scorderò mai." Dice con aria affranta, ma anche soddisfatta.
"Io invece mi sono rilassata." Sghignazza lei "... Mi sono divertita a prendere parte ai servizi fotografici, mi sono sentita importante per la prima volta."
"Oh! Sono felice di questo, però... Devi sempre sentirti importante, perché per me lo sei, Marinette... E pero solo che mio padre non ti abbia trattata male." Dice con una punta di malinconia, volgendo lo sguardo lontano dal suo.
"Mmmm... L'ho visto poco perché ero impegnata a usare l'idromassaggio." Ammicca fiero.
"Pensa che io non lo faccio mai, mi annoia." Fa spallucce.
"Uh... Posso venire quando voglio? Mi mancheranno quelle bolle profumate di muschio selvatico che ti massaggiano il corpo." Adrien tira la testa all'indietro in maniera sensuale e Marinette sente le viscere vibrare dentro il corpo.
"Ce-certo." Deglutisce il nulla mentre immagina la scena del suo corpo perfetto, candido e nudo all'interno della sua vasca.
"Comunque lo sai che puoi venire quando vuoi a casa mia."
"E lo stesso tu... L'idromassaggio ti aspetta. E chissà... Magari sarà la scusa per usarlo."
Adrien per poco non cade all'indietro a causa dell'interruzione d'ossigeno.
"I-io e te?" Chiede con un'espressione di terrore dipinta sul volto bianco.
"Sì, perché? Credo che dopo questa esperienza non sarà imbarazzante, no?"
Adrien non risponde perché sempre più agitato e a disagio.
Marinette allora scoppia a ridere a crepapelle "Dovresti vedere la tua faccia, o meglio, la mia! Ah-ah. Rilassati, stavo solo scherzando." Gli dà una pacca sulla spalla per farlo rilassare.
"N-non è divertente."
"Scusami, è solo per smorzare la tensione."
"Scusami tu..."
"N-non ti dà fastidio se scherzo, vero?" Lo chiede timidamente.
"No, affatto."
Adrien ora è meno in ansia, in quanto significa che forse ha iniziato ad apprezzare il suo lato da Chat Noir.
"Però..." Inizia a dire la bocca di Marinette "... Non mi dispiacerebbe se noi due, sì insomma... Quello che voglio dire è... Sì... Ecco..." Poi sbuffa perché non riesce a parlare e Adrien le scocca un' occhiata tenera. "... Vorrei toccarti, Marinette." Gli esce in un soffio.
Per poco Adrien non sviene nuovamente e Marinette socchiude gli occhi a causa della figuraccia.
"... Cioè... Non è che voglio toccarti... ma passare più tempo con te, Marinette."
Adrien allora si avvicina pericolosamente al suo viso "Non è che hai approffitato del mio corpo?" Chiede socchiudendo gli occhi.
"Ma no, che dici, anche se non ne ho mai visto uno di così perfetto, tranne il mio ovviamente." Adrien si passa una mano suo capelli corvini in maniera altezzosa.
"Ah..." Esclama.
Cretino... "Quello che intendo è che mi mancherà perché mi piaci molto, Marinette e che mi dispiace tornarmene in quella casa buia e fredda. Invidio molto la tua vita perché è semplicemente perfetta."
Adrien viene come colpito da un fulmine e quella scossa gli percorre l'intera lunghezza della colonna vertebrale fino alle punte dei piedi.
Il sangue si raggela all'interno delle vene e il cuore manca un battito.
L'espressione ora dipinta sul volto che appartiene a lei è triste e sconsolata, si vede che Adrien non ha alcuna voglia di tornare a casa a causa di quello che ha lasciato una settimana prima.
Marinette è sul punto di crollare e raccontargli della sorpresa per rassicurarlo, ma alla fine riesce a fermarsi e buttare giù in gola quel segreto.
"Ribadisco che se ti senti solo puoi venire da me tutte le volte che vorrai."
"Grazie, magari posso preparare la cena io al posto tuo, ho imparato, sai?" Sghignazza.
I loro volti sono ancora vicini e Marinette fa qualche altro passo verso lui.
"È-è un invito a cena?" Balbetta sentendo il suo fiato caldo solleticargli le labbra.
"Potrebbe."
"Comunque ti chiedo scusa se una settimana fa ho reagito in quella maniera. Tu non avevi nessuna colpa."
"Nemmeno tu, Milady." Mormora prima di stampargli un bacio a fior di labbra e avvolti da una miriade di luci bianche salirono in alto, per poi piombare giù senza che nessuno dei due se ne accorga.
Gli occhi di entrambi sono chiusi per godersi appieno il momento e quando li riaprono si sentono mancare l'aria come se fossero stati spinti via da una forza sconosciuta e poi ripresi.
Adrien si tocca la faccia sorpreso e anche Marinette fa lo stesso.
Tutto è tornato alla normalità e loro nei rispettivi corpi.
I due ragazzi si abbracciano e Marinette piange avvolta dal calore delle braccia di Adrien.
"È finita..." Dice lei sollevata.
"No, è appena iniziata." Fa lui stampandogli un altro bacio sulla bocca.
*
"Lo sai che ti amo tanto?" Fa lui poggiando la fronte su quella di lei mentre riprende fiato dal bacio più bello della sua vita.
"Anche io." Sussurra lei con il cuore palpitante nel petto.
"Ci voleva questa situazione per farci aprire gli occhi?"
Marinette abbozza un sorriso "Già, i nostri kwami ci hanno giocato proprio un bello scherzetto."
"Un giorno rideremo di tutto questo."
"Io non riderò mai, è stata la settimana più imbarazzante della mia vita." Risponde alzando gli occhi al cielo, rassegnata.
"Oh! Ho capito perché." Dice ridendo.
"Che hai da ridere? Devo ricordarti che anche tu hai avuto il tuo momento di vergogna?"
"Non c'è niente di male ad andare da un medico." Risponde semplicemente non cedendo a quella provocazione.
"Sì, ma è quel medico." Sottolinea lei.
"E allora?"
"Lasciamo perdere." Blatera infastidita.
"Piuttosto, parlando di cose serie... Hai deciso che cosa farai con il mio Miraculous?" Chiede Adrien.
Marinette arriccia le labbra "No..."
"No?" La interrompe.
"Fammi finire la frase... Intendevo che non voglio che tu me lo restituisca. Non posso immaginare un altro partner, se non te."
Queste parole non possono che rallegrarlo e scaldargli il cuore.
"E come la mettiamo con il fatto che conosciamo le nostre identità segrete?"
Marinette scuote la testa più volte "Io sono la Guardiana e decido io. Se capitasse qualcosa io devo poter sapere dove si trova Plagg."
"Già..."
"E poi..." Marinette si avvicina nuovamente a lui in maniera sensuale portandogli una mano dietro al collo "... Non posso nascondere la mia identità al ragazzo che amo, no?" Dice, riprendendolo a baciare con ardore.
Alya li osserva da lontano con aria innamorata e sognante.
*
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Nei suoi panni
FanfictionChe cosa succederebbe se Adrien entrasse nel corpo di Marinette e viceversa?