La lettera
Salve mia cara,
non penso che ti saresti aspettata una lettera da me da me, o forse si, ma insomma eccola qui. Non so neanche cosa ti ho scritto a fare in realtà si ma potevo dirtelo anche di persona ma preferivo così almeno se ricevo un rifiuto per la mia proposta almeno non lo riceverò di persona... ma andiamo al dunque, volevo soltanto chiederti se un giorno volevi saltare la scuola insieme a me per andare a fare una passeggiata sempre se ti va. Non devi rispondermi subito puoi anche pensarci e poi farmelo sapere.
Aspetto con ansia una tua risposta.Dal ricciolino più bello di tutti
P.S. si lo so sono molto modesto ma che ci possiamo fare.
Dopo aver letto la lettera avevo un sorriso a che andava da un orecchio all'altro, mi alzai dal letto ancora con la lettera in mano e corsi fuori di casa per andare in quella affianco da Diane. Bussai velocemente e aprì la domestica e non le diedi neanche il tempo di salutarmi che corsi sopra in camera di Diane.
Arrivai davanti la sua porta e senza neanche bussare entrai di colpo. Diane si trovava sul letto a leggere e quando entrai si spaventó.'' io non so come fai ad avere sempre ragione " dissi chiudendo la porta alle mie spalle e alzando la lettera.
Mia cugina mi iniziò a guardare perplessa e non capendo, così le passai la lettera e mi misi seduta vicino a lei sul letto e lei iniziò a leggerla.Appena finí di leggerla mi guardò con un sorrisetto.
"non ridere" dissi coprendomi la faccia imbarazzata con un cuscino.
Lei iniziò a saltare per tutta la stanza."piuttosto di fare il balletto della vittoria per cosí dire dimmi cosa devo fare"
"ok si scusa hai ragione. Intanto dovresti a spettare non scrivergli subito, fatti desiderare o come si dice"
"ma sei un genio, chissà perché sei mia cugina"
"Perché mia madre e tua madre sono sorelle forse? Ma che domande fai"
"si si ho capito... Ti immagini domani lui verrà vicino a me e mi chiederà se per caso ho letto la sua lettera ma io farò la disinvolta"
"si cugina continua a sognare"
E invece quel pomeriggio io non avevo tutti i torti.
Il giorno dopo
Come tutte le mattine mi alzai, feci colazione e uscii di casa con Diane per andare verso la scuola.
Come tutti i giorni il signor Philip era una noia mortale e non lo pensavo solo io visto che uno dei ragazzo si addormentò sul banco e il professore lo sgridò e anche molto.Arrivò il momento dell'intervallo, il mio preferito devo dire.
Le ragazze si radunarono tutte nel loro angolino a parlare di ragazzi ma a me non interessava più di tanto quindi mi sedetti vicino al rucello che c'era vicino la scuola.
Ad un certo punto vidi una figura avvicinarsi a me aveva la carnagione chiara e dei capelli scuri come la pece. Sapevo benissimo chi era e forse sapevo anche cosa doveva dirmi.
"cosa c'é Blythe" gli chiesi mentre si sedeva vicino a me ma sempre un po' distante.
"adesso passiamo ai cognomi?!"
"vabbé volevo chiederti se hai letto la lettera" continuò1-1 cuginetta
"che lettera"
"andiamo so che l'hai letta"
"io non ho letto nessuna lettera"
"ok come vuoi tanto sò che l'hai letta" disse alzandosi e andandosene.
"é maleducazione non salutare ricciolino piú bello di tutti" si fermò un attimo si giro e mi salutò con un gesto della mano.
Sorrisi e mi girai sapevo che stavano origliando e fu proprio cosí ma penso che non avevano sentito niente a proposito della lettera perché mia cugina aveva promesso di non dirlo a nessuno e Gilbert stava parlando molto piano. Quindi dubito che sappiano qualcosa.
Adesso ci toccherà vedere cosà farà il ricciolino....
STAI LEGGENDO
꧁IO CHE AMO SOLO TE꧂ //Gilbert Blythe
Chick-LitChloe, cugina di Diane, si è trasferita ad Avonlea per il lavoro del padre. Lí incontrerà un ragazzo che la inonderà di lettere, tanto che lei se ne innanorerà alla follia. Per conservarle, senza che la sua famiglia riuscisse a trovarle, le custodis...