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Non sono riuscito a resisterle. Ho aperto il mio cuore, dopo essermi sentito afferrare da un insolito moto di arguta sincerità e osservandola in quegli occhi scuri sotto al chiaro di luna, ho compreso che il volere del Consiglio non mi avrebbe fermato. Lei ha ricambiato con un certo impeto, permettendomi di toccarla dove poche settimane fa avrei solo sognato di sfiorarla. Un lampo nel cielo seguito da un violento tuono ci hanno fatto allontanare l'uno dall'altra, facendoci ritornare alla realtà. Imperterriti siamo tornati a palazzo, entrando nella mia camera per poterci coricare nei nostri letti costantemente separati. Tutto questo è accaduto una settimana fa, e da allora siamo riusciti a tenere le mani a posto, la mente lucida intanto che il mio matrimonio infuria da dietro l'angolo. Il re Tomhlin ha consigliato di trasferirsi a palazzo per poter aiutare con i preparativi. Attanagliato da una dolorosa sensazione di prigionia, ho chiesto a Rayan di potergli parlare per me e così Neferti mi raggiungerà domani all'alba, per poter consumare la nostra prima colazione. 

Nel pomeriggio, si celebrerà la nostra unione. Sono ancora fermo sulla mia decisione, nonostante io abbia baciato un'altra donna e inevitabilmente provato un certo fremito nel farlo, desiderando di più e accontentandomi di averla tutte le notti nella mia stessa stanza. Kaylan è sempre bellissima, impavida e disposta a rimanermi accanto. Dopo quei sanguigni preliminari, ho iniziato a far caso ai suoi repentini cambi d'umore, notando come le sue guance si imporporano quando le poso gli occhi addosso. Mi guarda e mi vede davvero. Mi ascolta, mi aiuta, mi difende. Con Neferti non posso immaginare un rapporto simile, lo escludo. Io, il custode e il mio consigliere siamo nella sala del trono a discutere di come si svolgerà il prossimo conflitto contro le persone che hanno provato ad assassinarmi con il veleno, ma tutto accadrà dopo il matrimonio perché il Consiglio non può di certo permettersi che io perda la vita senza aver messo al mondo un figlio. Perciò domani notte dovrò rivoltarmi nelle lenzuola con mia moglie, la principessa che diverrà la nuova duchessa di Crimellian. 

"Non si fa vedere..." commenta Rayan digrignando i denti "...il duca di Celinden è così codardo da mandare i suoi uomini piuttosto che trovare il coraggio e agire da solo. È un vigliacco, mio signore. Per me avete già vinto". Porto le braccia incrociate dietro la schiena, stringendomi nelle spalle. "Mi piace pensarlo, ma non ammetto una vittoria simile. Bramo la sua testa su di un'incudine..." Kaylan tiene la mano sul manico della spada, mostrandosi in accordo con le mie parole. "Il suo esercito si posizionerà fuori dalla porta durante la celebrazione. Non permetteremo alcuna distrazione. Il matrimonio sarà portato a compimento". Sposto lo sguardo da Rayan al mio custode, ritrovandola triste. Dovrei affrontarla al riguardo. L'ho baciata e senza rivolgerle la parola nei giorni successivi, ho preso la decisione di convolare a nozze con un'estranea. Le guardie irrompono nella sala del trono, accompagnate da Halden che subito si avvicina alla sua amica. "Mio signore, richiedo la presenza del suo custode. Mi potrà essere di enorme aiuto..." li congedo con un gesto della mano, vedendoli andar via insieme. Appena resto da solo con il mio consigliere, mi rabbuio. "Rayan, posso confidarmi con te?" lui sgrana gli occhi. "Sempre, mio signore". Mi siedo di peso sul trono, portandomi le dita sul mento. "Non sono più certo di quello che ho accettato di fare".

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