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Quando Rayan mi raggiunge sono ancora di spalle. Sconfitto, inerme. Credevo davvero che Kay avrebbe accettato la mia proposta, ma non ha nemmeno provato a lottare per me. Le sue parole se l'è portate via il vento, annullando tutto quello che siamo stati in questi pochi giorni in cui ci siamo desiderati con un vivo fervore che nemmeno mi aspetto di provare con mia moglie. "Mio signore..." il mio consigliere mi invita a guardarlo. "...dobbiamo andare. La duchessa la aspetta al calesse". Faccio di sì con la testa, raggiungendo la porta. Rayan mi affianca, camminando con me fino alle scale. "Che cosa vi turba?" – "Nulla" forzo un sorriso, dandogli una pacca sulla spalla. "Grazie". Lui si mostra sorpreso. "E per cosa?" – "Per essere te stesso, per avermi ascoltato e per essermi amico, nonostante il comportamento che impone la scala gerarchica". Rayan mi sorride, mantenendo il mio passo lento come se entrambi non volessimo varcare quella porta. Penso ancora di essere nel giusto, sperando di poter dare voce ai miei pensieri però la realtà dei fatti è che sono sposato e stanotte dovrò copulare con una donna per cui non provo nulla. Incrocio i suoi occhi verdi oltre le porte che si stanno aprendo al mio passaggio, e lei mi sorride mostrandosi davvero emozionata. Mi volto verso Rayan. 

"Tornerò domani pomeriggio. Avverti il Consiglio. In serata potremo disporre le truppe per..." – "L'ho capito" asserisce tutto ad un tratto, rendendomi scettico. "Cosa?". Rayan si assicura che le guardie non ci stiano ascoltando. "La persona di cui mi avete parlato ieri nella sala del trono. Vi ho osservato, ed ho compreso a cosa si deve la vostra preoccupazione". Annuisco, portandomi i polpastrelli alla bocca per poter sentire un'ultima volta il sapore di Kay. "E cosa ne pensi?". Rayan si sporge in avanti, sussurrando: "L'ho vista lasciare il palazzo. Sembrava turbata, triste. Siete ricambiato?" faccio di sì con la testa ancora una volta, intanto che la Duchessa chiama il mio nome. Le chiedo di attendere ancora qualche minuto. "Le avete parlato del..." – "Non è d'accordo e la capisco. Al suo posto, non avrei accettato di condividerla". Rayan mi sorride, dicendosi in grado di ascoltarmi e che verrà in mio aiuto ogni qualvolta ne avrò bisogno. Lo ringrazio e infine salgo sul calesse, prendendo la mano della Duchessa per poterle baciare il dorso. "Ora possiamo andare". Neferti mi sorride, chinando il capo per potersi appoggiare alla mia spalla. Durante il viaggio, mi ritrovo a guardarmi intorno, interrogandomi sulla nuova destinazione di Kaylan. 

Mi chiedo dove si è diretta, se è già arrivata e se troverà quello che sta cercando. La mano di mia moglie si posa sulla mia, invitandomi a stringergliela. Lo faccio, accarezzandole i capelli con la mano libera. Il cocchiere si ferma davanti ad una vecchia tenuta ai confini del bosco ombroso, invitandoci a scendere per poter proseguire da soli verso il luogo che ci ospiterà per la notte. Appena siamo nella camera da letto, e Neferti si presenta in camicia da notte semitrasparente, mi sento assalire da un senso di panico, come se il solo pensiero di sfiorarla mi potesse giudicare. Mi trova in difficoltà, quindi mi sorride avanzando verso di me per potermi sbottonare la giubba con le sue mani delicate. "Non credevo di potervi trovare imbarazzato" – "Non lo sono..." sibilo, ingoiando la saliva. "...io ho già...". Neferti annuisce.

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