Ascensione

102 12 0
                                    

Che schifo. Mi sento come se fossi stato appena pressato  da un rullo compressore. Provo ad aprire gli occhi ma le mie forze mi  non danno segnale di voler tornare. Ma sento delle voci vicino a me. Una ha un timbro alto e sembra sbigottita, un altra  ha un timbro calmo e riflessivo. Riesco a capire solo a pezzi le frasi.
-Le reazioni fisiologiche sono stabili fors...-.
-No!De..e riposare aspette...-.
-Non si può aspet…! La minaccia è gra...-.
-Lo so, ora a…diamo abbiamo il Briefing tra p…co.-mormora poi la seconda voce dopo una pausa.

Sento rumori di passi che si allontanano poi ricado nel buio. Apro gli occhi , vedo un  soffitto bianco, stile  una settimana da Dio con Morgan Freeman. Mi alzo dal lettino, mi sento ancora debole ma c'e la faccio a stare in piedi. Ma comunque per sicurezza mi tengo accanto ad esso  e faccio bene…
-Ma che cazz…? merda...!- mormoro.

Mi guardo le mani e capisco tutto il fastidio ad esse.
Sono protesi bioniche. Mi guardo  tutto il corpo, ma a quanto pare sembra che abbia solo le braccia bioniche. Mi siedo impaurito e rifletto  su come può essere accaduto e...non ricordo nulla.
Sono così assorto nei miei pensieri  che non sento entrare un donna. Veste un abito bianco ed ha i capelli raccolti  in una coda. È ispanica, alta, fisico snello sotto l'abito. Mi sorride e con voce  comprensiva  mi racconta il mio soggiorno nella stanza, situata probabilmente in una base terrestre o una stazione spaziale.
-Ciao Niker vedo che ti sei ripreso. Immagino che tu abbia molte domande. Vuoi sapere cos'è successo giusto?-.
Annuisco, è molto sveglia, ma sono piuttosto diffidente: non conosco le sue intenzioni. Mi racconta del recupero fatto dalla Delta e dai soldati del 8° reggimento, dei danni  che avevo subito, specialmente: avevo subito delle escoriazioni che hanno danneggiato i nervi situati nelle braccia, e purtroppo non solo in quelle.  Noto che non ha parlato della mia squadra.
-Dove sono i miei compagni?- chiedo.
Lei mi rispose dopo un attimo.
- Stanno bene, ma prima di incontrarvi dovete fare una scelta.-

Annuisco. Probabilmente, anzi sicuramente, dovevo pensarci su ma in quel momento volevo  vedere i miei compagni. L'infermiera scatta e nella frazione di un secondo mi inietta qualcosa nella coscia. Inizio a perdere i sensi quasi subito. Vedo un braccio meccanico sbucare dal soffitto dietro di  me. Vedo degli uomini entrare prima di svenire, poi più niente.

Qualche ora dopo

 
Mi stanno trascinando, dove non lo so. Sono ancora intontito dal sedativo che mi ha iniettato l'infermiera.
Tento di usare le poche forze che ho per aprire gli occhi e con uno sforzo immane ci riesco. Purtroppo vedo solo il pavimento. Cerco di muovere la testa invano, ma riesco a sentire, e rabbrividivo  sempre di più.

-L'Obelisco e pronto?- chiese uno dei miei carcerieri.
-Si quasi, stiamo effettuando  le ultime analisi prima del test-rispose un scienziato con una voce nasale molto buffa.
-Non vedo l'ora di iniziare i test con il soggetto Omega, forse con lui saremo davanti ad una svolta-. esclama una scienziata, probabilmente più lontana da dove mi trovo io, perché la sua voce è più difficile sentirla.
-Speriamo, gli altri soggetti erano inadatti: esplosi, mutati, schizofrenici, paranoci o erano diventati dei mostri-  

Siamo seri? Sono piuttosto sbigottito e spaventato. Cosa  sarebbe successo ora?
Una voce maschile  grida e tutti si irrigidiscono, si sente dall'aria.
-Preparate il soggetto per il test, attivate l'Obelisco subito!-.
-Ma signore, non abbiamo garanzie del successo del test se non prepariamo il soggetto a dovere-.dice timidamente uno degli scienziati.
-Non preparatelo, questo soggetto dovrà essere in grado di sopportarlo, e poi che differenza fa uno in più da uccidere se l'esperimento non funziona?-.
-Signore  dobbiamo farlo riposar..-
Uno sparo lo interrompe, poi sento un corpo accasciarsi per terra, credo che sia quello dell'ultima persona che ha parlato.
-QUALCUN'ALTRO VUOLE FARE DA BABYSITTER AL SOGGETTO!?-.
Grida di nuovo la  potente voce maschile.
Nessuno fiata, tutti che si muovono freneticamente, poi mi lasciano scivolare su una pedana  che si sta alzando.
-Avviate l'Obelisco!-.
Senoi che il dolore sulla spalle si sta attenuando, e questa sensazione di benessere si sta trasmettendo in tutto il corpo.
Apro gli occhi  e vedo davanti a me un cielo, che allucinazione è mai questa? Poi compare davanti a me un  essere umanoide, con la pelle dello stesso colore del cielo , con dei puntini che sembrano stelle. 
-Attendente, cosa ti hanno fatto??-.
Ha voce maschile tranquilla, sembra che parli attraverso profonde note musicali, ma anche preoccupata.

Non rispondo perché sono confuso. Come mi ha chiamato? Attendente?
-Vedo la tua confusione, ti ho chiamato Attendente perché sei il primo  uomo che hanno inviato qui. Perché sei uno tra i pochi che possano effettuare l'Ascensione completamente e diventare così un Pratar, o  tradotto, un  Nobilis.-
-Cos'è un Nobilis?- mormoro con la voce  debole.
-Un Nobilis è un entità cosmica molto potente che appartiene all'omonima razza, purtroppo in declino. Essa si occupa di difendere la galassia e proteggerla. Abbiamo pochissimo tempo prima che capiscano  che l'Ascensione  può funzionare. Allora vuoi diventare uno di noi?
-Potrò rivedere  i miei compagni?-
Il Nobilis  annuisce. Ci penso su. Nessuno in quel mucchio di pazzi mi avrebbe aiutato a evadere e probabilmente, dopo, mi avrebbero ucciso.
-Sono pronto- dico al Nobilis 
Lui annuisce e comincia a parlare in una lingua  diversa, antica. Sento la sensazione del benessere aumentare e le mie forze tornare. Intanto nelle sue mani compaiono due sfere di energia e mentre la sua voce aumenta, prima di finire, mi preme sul petto le due sfere  e...giuro che non riesco a spiegarlo...mi sento bene come non mai. E dopo tanto tempo, che a me pare brevissimo, il Nobilis mi parla come prima.
-Ecco fatto. L'Ascensione è completa. Ci vorrà ancora qualche giorno prima della trasformazione fisica e qualche settimana prima che tutti i poteri si manifestino. Ma adesso hai già qualche nuova  abilità. È ora liberati.-

Le Cronache della squadra OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora