《Vedo che ti sta simpatico Giulio eh》la canzonò Nicolò rientrando a casa
《Ma se è più nerd di te dai!》
《Eh eh si sa che poi alla fine sono i più simpatici》
《Sì certo come no! Però solo per farti contento ti dirò che sì è simpatico.》
《Ah aaah lo sapevo io!》
《Ok ma stai calmo, solo simpatico ho detto!》
《Ma dai con quella testa rossa arruffata e quel sorriso da furbo...》
《Cosa fai, il dottor Stranamore?
Te invece piuttosto? Mi sei sembrato silenzioso! Non ti è piaciuta Fede?》
《Ma sì carina, simpatica》
《Non sembri convinto》
《Nì che ti devo dire! Non c'ho la testa》
Innervosita si girò a guardare fuori dal finestrino. I motorini che sfrecciavano a fianco all'auto le sembravano tanti aeroplanini lanciati dalle mani di un papà esperto, per i suoi bambini.
《A te quella t'ha rovinato》lo disse così, senza accorgersi che quel pensiero fosse uscito dalla sua mente
《Quella chi》
Si girò guardandolo con gli occhi serrati pieni di rabbia
《Te lo ricordi che a me non piaceva? Te lo dissi quando la portasti a casa quella domenica》
Sapevano entrambi di chi stessero parlando, non c'era neanche bisogno di nominarla.
《Sì me lo ricordo. E l'ho lasciata no? Qual'è il problema?!》
《Intanto ti ha rovinato. Guardati. Quante volte ti ho presentato qualche mia amica? Ho perso il conto! E tu sembra che non le veda, che siano trasparenti》
《Senti ma pensi che uno possa essere felice solo con una tipa a fianco?》le rivolse un veloce sguardo prima di tornare a concentrarsi sulla strada
Rimase un attimo in silenzio《No, non dico questo》
《Tu ti ritieni una ragazza infelice?》
《Certo che no!》
《Eppure non hai un fidanzato》
《Questo lo dici tu》gli disse con un sorriso per sdrammatizzare
《Quindi vedi, io sto facendo un esperimento per cui dimostrerò che a venticinque anni si può benissimo essere felici, sereni e simpatici anche se single》
《Sul simpatico avrei dei dubbi ma va bene》
《È quando sei pieno e completo da solo che allora puoi stringerti un po' e fare spazio a qualcun altro a fianco a te senza che ti pesi》
《E tu ti senti pieno in questo momento?》
《Mi stai prendendo in giro?》
《No dai sono seria》
Ci pensò un attimo《Nì sto bene, stai tranquilla! Sono sereno, non sento la necessità di avere una donna a fianco. Questo non vuol dire che a volte guardando certe coppie non mi venga il desiderio, ma sto bene anche così e soprattutto》e qui volle enfatizzare ciò che stava per dire《non voglio finire come quei disperati che vanno a caccia di ragazze. Se la mia strada si incrocerà con la ragazza giusta bene, spero solo di accorgermene in tempo e non due anni dopo》rise al pensiero
《Tipo quella del treno?》
《La ragazza del treno è un libro ed è la storia di un'alcolizzata depressa quindi direi che no, chiamala col suo nome o, che ne so, 'ragazza della stazione'》
Lei alzò gli occhi al cielo《Sei veramente cammuriuso eh, quante storie! Ti salverò così in rubrica "Camurriuso Nic". Va bene, comunque, a quale stazione hai detto di averla conosciuta?》
《Cardillo Zen》
《E te che ci facevi lì?》
《C'è meno caos e posso scegliere dove sedermi》
《Vabbè》decise di non soffermarsi su questo aspetto che riteneva una scemenza. Svegliarsi prima al mattino per scegliere un sedile sul treno, per lei era una totale perdita di tempo e sonno, soprattutto!
《Lei comunque di dov'è? Di Cardillo o dello Zen》
《Secondo te posso saperlo? Non hai detto tu che devo andarci con i piedi di piombo perché siamo estranei?》
《Sì ma magari aveva detto qualcosa che te l'ha fatto capire, Watson》
Si concentrò per cercare di ricordarsi. Niente, non gli veniva in mente nulla 《Maledizione!》
《Niente eh?》
《No, non ricordo nulla. Non ha detto granché, so solo che le piace Ultimo praticamente》
《Fa niente allora per ora la chiamerò 'quella del treno'》
《Che carina che sei! Ti ricordo che si chiama Matilde comunque》
Fece finta di pensarci《Nah quella del treno è meglio》
Nel mentre erano arrivati a casa
《Allora? Non hai risposto alla mia domanda》gli ricordò mentre tentava di lottare con l'affanno che le veniva ogni volta che saliva le scale del condominio
《Qual'era?》
《Pensi che lei potrebbe essere "la ragazza giusta che si incontra per caso", come dici te?》
《Potrebbe, ma che ne so. Intanto se sto a dar retta a te non la vedrò mai più. Poi lei non mi sopporta, quindi direi che non ci sono speranze.》
《Perché dici che non ti sopporta?》e si buttò sul divano
《Non so, sembra che gli dia fastidio il solo fatto che le parli》
《Beh sai non sono tutti socievoli come te. Forse le fa strano che un estraneo sia amichevole con lei. Com'è che dice quell'aforisma? Per le cose belle ci vuole pazienza, no?》
《Sì, vero anche questo. Ok comunque domani prendo il treno, non mi interessa cosa hai da dire tu》la anticipò come se sapesse già cosa gli avrebbe detto《Salgo alla mia fermata, va bene, ma non spreco di nuovo benzina. Poi inquino e Greta Thunberg viene a prendermi a casa》
《Bella scusa questa di Greta, farò finta di crederti》
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Avvicinarsi alla linea gialla
General FictionMatilde è cresciuta al quartiere Zen di Palermo, considerato uno dei peggiori d'Italia. Incontra Nicolò alla sua fermata del treno, entrambi sono pendolari ma lui è un tipo socievole mentre lei è delusa dalle persone e solitaria. Nel mezzo le loro...