Epilogo

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Marek sospirò guardando l'ora sul telefono per poi alzare la testa per osservare il tabellone con tutti gli orari per i treni. Il primo pensiero che aveva avuto dopo essersi leggermente ripreso da quella brutta storia era stato quello di andare alla stazione per prendere il primo treno e ritornare a casa. Poi quando Ifran sarebbe andato a rompergli le palle come suo solito avrebbe spiegato tutto al cugino e Ifran non doveva fiatare per i suoi lamenti visto che in parte era stata colpa sua visto che gli aveva messo il tarlo in testa. Non doveva fidarsi punto e basta.

Il castano sbuffò notando come qualcuno gli volesse male visto che i treni che lo avrebbero portato a casa arrivavano minimo tra un ora e lui doveva continuare ad aspettare in quella città che voleva solamente lasciare. Marek non era felice della cosa ma Matyas ringraziò il cielo quando dopo aver controllato alla stazione dei pullman era andato alla stazione dei treni proprio come gli aveva consigliato Laureen e lo vide.

-Marek- lo chiamò e osservò attentamente il ragazzo voltarsi verso di lui e guardarlo quasi come se fosse un fantasma -per fortuna ti ho trovato- continuò il moro sedendosi accanto a Marek che fece per alzarsi ma venne bloccato per il polso da Matyas.

-mollami- gli ringhiò cercando di sgusciare dalla sua presa senza successo.

-no, dobbiamo parlare- disse convinto Matyas.

-e di cosa? Ho scoperto a mie spese come stanno realmente le cose, che sei un bugiardo quindi lasciami tornare alla mia vita-

-no perché la verità non è chiara come sembra. Mi sono rimesso con Pasin ieri ma per disperazione non perché mi piaccia-

-non voglio ascoltarti- borbottò Marek alzandosi finalmente libero per camminare e trovare un nuovo posto dove sedersi. Matyas lo seguì a ruota per continuare a spiegare tutto.

-io e Pasin siamo stati insieme per un po' di anni ma lui è troppo geloso e possessivo motivo per il quale ci siamo lasciati più volte e anche se ci eravamo rimessi insieme avevo intenzione di chiudere definitivamente con lui sotto il consiglio dei miei amici. Sei arrivato nel momento peggiore ovviamente ma allo stesso tempo mi hai dato la forza di lasciare Pasin definitivamente-

-perché adesso vuoi me. Sono la novità ovvio che ti intrighi ma ti stancherai e quello che rimarrà fregato come sempre sarò io quello che ci rimette e non ho voglia-

-non è vero. Già durante la crociera volevo te ma avevo paura che per te fosse solo divertimento e per questo non mi sono esposto-

-tu credevi che fosse solo divertimento per me?- quasi urlò Marek -ma mi hai visto com'ero preso da te? ci è voluto Ifran che mi ha stressato ininterrottamente per una settimana per parlarti e vorrei tanto non averlo ascoltato visto quanto mi ha fatto male- ringhiò il castano con una lacrima sul volto che non era riuscito a controlla.

-ero preso quanto te per questo non me ne sono accorto ma ti giuro che sono serio- Matyas era rimasto sconvolto non solo per le parole di Marek ma anche per la lacrima che aveva visto. Non voleva essere lui la causa della tristezza del ragazzo -dammi una possibilità e ti prometto che mi faccio picchiare da chiunque tu voglia se faccio qualcosa che ti fa soffrire. Ti amo Marek, non credevo fosse possibile in così poco tempo ma ti amo e niente cambierà quello che provo per te- Marek si morse il labbro inferiore. La sua testa gli diceva di non credere a quelle parole, che nuovamente si sarebbe trovato a soffrire tantissimo ma il suo cuore e soprattutto gli occhi di Matyas gli dicevano che il ragazzo era serio. Anche il fatto stesso che il moro fosse li e non con quel biondino che aveva visto la diceva lunga, se non gli fosse importato niente di lui non lo avrebbe cercato per tutta la città.

-ti giuro che Ifran picchia forte- sussurrò Marek appoggiando poi la testa sulla spalla di Matyas che dopo un momento di puro spaesamento sorrise stringendo a se il castano per poi piegarsi e lasciargli un casto bacio sulle labbra.

-Laureen vuole il tuo numero- disse poi Matyas alzandosi e porgendo la mano a quello che poteva definire il suo ragazzo per andare in un posto più tranquillo rispetto alla stazione.

-e come lo sai-

-le ho parlato perché stavo entrando in panico e non sapevo dove cercarti- rivelò sinceramente il moro e Marek scoppiò a ridere.

-siamo distantissimi-

-e allora? Troveremo un modo per vederci al costo che mi metto a fare avanti e indietro con il treno tutti i fine settimana visto che tu teoricamente lavori per quanto ricordo-

-allora mi ascoltavi quando parlavo-

-ovviamente si- rise Matyas -certo ti osservavo e facevo altro per torturarti ma ti ascoltavo- e Marek a quelle parole sorrise baciando il moro. Non era ancora tanto convinto di tutta quella storia ma voleva provarci per non trovarsi a rimpiangere un giorno quella possibilità.

Amore in crocieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora