Capitolo 11

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Marek guardò titubante il campanello che aveva difronte chiedendosi se stesse facendo la cosa giusta. Quella sera dopo aver parlato con Ifran si era convinto che doveva provare ad andare a parlare con Matyas per o chiudere definitivamente la storia tra loro oppure continuare a vedersi nonostante la distanza. Per questo aveva chiamato il cugino nel cuore della notte per farsi dire l'indirizzo di Matyas, che Ifran conosceva visto che come gli aveva detto la sera prima era uscito il discorso, e partire immediatamente per andarlo a trovare. E ora era li con il cuore che gli batteva a mille e che pregava di non aver fatto una cazzata. Suonò il campanello e pregò di trovare un Matyas sorridente nel vederlo.

Iniziò ad agitarsi però Marek quando vide che nessuno stava andando ad aprire e sospirando sconsolato decise di riprovarci più tardi ma nemmeno il tempo di pensarlo che la porta si aprì facendo aprire in un sorriso anche Marek, sorriso però che gli scemò dal volto quando vide che gli aveva appena aperto un ragazzo biondo con solo un pantalone addosso e succhiotti evidenti sul collo. Possibile che Ifran gli avesse dato l'indirizzo sbagliato per fargli uno scherzo? Sperava di si.

-e tu sei?- chiese il biondo incrociando le braccia al petto e osservandolo dalla testa ai piedi con sufficienza.

-eh sono Marek ma credo di aver sbagliato posto- sussurrò il castano sistemandosi meglio gli occhiali sul volto.

-chi cercavi?- Pasin socchiuse gli occhi osservando quel castano quasi con odio. Matyas per fortuna era andato in bagno e non aveva sentito il citofono e lui era andato ad aprire giusto per curiosità e quello li non gliela raccontava giusta.

-Marek?- il castano non riuscì a dire una parola osservando negli occhi Matyas che era appena arrivato e sembrava sconvolto nel vederlo li, ma non solo visto che si vedeva chiaramente che i due avevano appena finito di scopare.

-lo conosci?- chiese quasi con un ringhio Pasin sentendosi autorizzato a guardare male quel Marek.

-ehm si ecco...-

-sta lontano dal mio ragazzo!- ringhiò Pasin al castano senza dare il tempo a Matyas di continuare la frase.

-Pasin!- protestò Matyas ma nel mentre che si era girato per guardare la il biondo si era trovato a non vedere Marek scappare a gambe levate da quella casa per non farsi vedere completamente in lacrime dai due. Matyas aveva un ragazzo. Non ci aveva messo molto a mettere una pietra sopra la loro relazione si sentiva preso in giro. Certo Matyas non gli aveva mai promesso niente ma in parte ci aveva sperato, oh eccome se ci aveva sperato Marek di poter avere qualche possibilità con il bel moro. Voleva chiamare Ifran per essere confortato da lui ma voleva evitarlo perché già aveva disturbato troppo il cugino quella sera.

-Pasin cosa Matyas! Chi è questo coglione!- urlò il biondo guardando poi in direzione del castano con un ghigno, ma in quel momento entrambi si accorsero che il castano era scomparso.

-merda- sussurrò Matyas guardandosi intorno in cerca del castano ma sembrava come scomparso.

-chi cazzo era Matyas!-

-vaffanculo!- ringhiò invece il moro dandosi dello stupido da solo e rientrò in casa per vestirsi velocemente ringraziando il fatto di essersi appena fatto una doccia. Pasin chiuse la porta alle sue spalle e lo seguì continuando a guardarlo male.

-rispondimi!-

-vuoi la verità?- urlò Matyas -sono un coglione che credeva che Marek non provasse niente di serio nei miei confronti e che per lui quello che era successo in crociera sarebbe rimasto li e per questo mi sono ributtato su di te. Ma ero nel torto e mi ha cercato solo che ora pensa che io stia con te-

-quindi era la tua troia in crociera- ringhiò Pasin -ora ci sono io e non puoi avere altri-

-no ora ho capito che lui vuole me e io voglio lui quindi vattene dalla mia vita. Ho sbagliato a permetterti di rientrare questo è vero ma adesso basta. Chiudiamola qui e non facciamoci del male inutilmente-

-ma sono il tuo ragazzo non puoi molarmi così!-

-non lo sei più ed esci da questa casa!- disse convinto Matyas, non aveva nessuna intenzione di perdere definitivamente Marek e prima si muoveva per andare a riprenderselo e spiegargli tutto meglio era. E poco importava che Pasin sembrava sul punto di volerlo ammazzare.

-te ne pentirai stronzo bastardo. Non ti farò più tornare da me- ringhiò Pasin ferito nell'orgoglio rivestendosi per bene anche lui e lasciando quell'abitazione non prima di essere involontariamente inciampata nella valigia che Matyas aveva lasciata aperta in mezzo alla camera. Matyas ce ridacchiò a quella scena ricevendo anche un dito medio dal biondo ma una volta che Pasin fu uscito dalla sua camera e di conseguenza dal suo appartamento si allacciò velocemente le scarpe e il suo volto si fece più serio visto che doveva assolutamente trovare Marek. Chissà dove si era andato a cacciare il castano, doveva trovarlo immediatamente.

Chiuse a chiave la porta di casa e con il cellulare in mano iniziò a camminare verso destra sperando di aver preso la direzione giusta, pregò di aver preso la direzione giusta. Purtroppo però sembrava che Marek fosse scomparso nel nulla e si maledisse mentalmente per non averlo bloccato prima invece di voltarsi a parlare con Pasin. Fu per quello che cercò il numero di Laureen nella sua rubrica e chiamò la ragazza sperando con tutto il suo cuore che gli rispondesse velocemente.

-Maty cosa vuoi? Non sei con il coglione?-

-no il coglione stronzo non è con me ho bisogno di una mano- sospirò Matyas capendo che probabilmente la sua migliore amica gli avrebbe fatto un cazziatone a racconto finito.

-dimmi-

-oggi è arrivato Marek davanti casa mia. Sono rimasto sorpreso quando l'ho visto ma ero anche felicissimo. Il problema è che è stato Pasin ad aprire la porta e ha detto a Marek che era il mio ragazzo e lui è scappato. Dammi una mano-

-okay- sussurrò Laureen sconvolta perché aveva immaginato la reazione del povero Marek -ma dimmi sei serio con Marek?-

-stavo per correre con solo un paio di pantaloni addosso per cercarlo, ti basta come risposta?-


Amore in crocieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora