Chapter 1 - Sulle Note del Destino

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Katsuki Bakugo guardava il suo profilo social senza apparente interesse. Cercava solo di ammazzare il tempo in attesa che il suo Coach Shota Aizawa, il suo partner Shoto Todoroki, il suo migliore amico Eijiro Kirishima e suo fratello minore Denki Bakugo si presentassero finalmente sulla pista ghiacciata per i consueti allenamenti.

Gettò pigramente un'occhiata all'ora segnata in alto a destra del suo ultimo e costoso modello di Iphone, rosso fiammante. Erano quasi le quindici e trenta.

«Fanculo» mormorò a denti stretti.

Il ritardo, la noncuranza, la poca perseveranza... erano tutte cose che lo facevano immancabilmente incazzare e quando lo era poi veniva ripreso perché troppo brutale nelle sue esibizioni in coppia con l'Omega Shoto.

Lui era un ammasso di supponenza ed orgoglio, vero, ma anche un Alpha incredibilmente fedele e dannatamente sexy. A sedici anni era un portento, posava spesso per album fotografici per compagnie famose nel mondo della pubblicità e della moda.

Aveva una lunga fila di ammiratori tra Alpha, Beta ed Omega.

«Baku-bro!».

Katsuki sollevò la testa sostenuta da un pugno e si alzò, il cellulare lo rinfoderò nel bomber nero e arancio che indossava sul suo elegante completo nero che lasciava il petto scoperto.

«Era ora! La prossima volta verrò cinque minuti prima della fine degli allenamenti!».

«Sì, scusa! E che Denki non si sentiva bene».

Alla menzione di suo fratello minore, adottato tra l'altro in quanto figlio non voluto e completamente maltrattato dalla precedente famiglia che voleva una femmina, la rabbia negli occhi rubino lasciò posto a una vivida preoccupazione.

Katsuki non aveva mai voluto avere fratelli o sorelle ma il giorno in cui i suoi genitori, Masaru e Mitsuki, lo portarono in un orfanotrofio e lui posò i suoi occhioni curiosi di bimbo di appena tre anni sull'altro di due che piangeva sotto a una finestra, sentì qualcosa di caldo nel petto.

Superò Eijiro, un altro Alpha sedicenne, per abbracciare il fratello quindicenne dal volto pallido. Le guance gliele prese tra le sue mani calde, i suoi occhi corsero alla ricerca di qualunque segno di dolore.

«Sto bene, Kat...» disse l'Omega stancamente.

«No, che non stai bene».

«Devo solo ripo-».

Denki guardò Katsuki negli occhi e le parole gli morirono in gola. La sua piccola mano fredda strinse l'altro polso, le labbra se le torturò nervosamente sotto ai denti bianchi e perfetti. Il peso sulle due gambe lo spostò, senza neppure accorgersene, sul solo piede sinistro.

«Ti sei infortunato, vero?» disse Katsuki.

Eijiro, Shoto e Shota ebbero la stessa reazione di sgomento. Denki abbassò colpevolmente la testa, i capelli biondi gli oscurarono il volto e lo resero molto più tetro di quanto già non fosse.

«Denki, è vero?» chiese Eijiro, in un fil di voce.

«Sì» ammise infine il giovane Omega.

«Quando?» prese parola Shoto.

«Durante l'ultima competizione, quando ho calcolato male il tempo e sono caduto sul ghiaccio battendo il ginocchio destro» raccontò debolmente Denki. «Eijiro, so cosa stai pensando ma non è colpa tua. Sei stato fantastico nell'alzarmi con grazia ed eleganza... ma a causa della mia caduta abbiamo perso punti e ci siamo qualificati solo in quinta posizione, a un soffio dall'eliminazione!».

Ymir - BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora