«Katsuki, Izuku sarà il tuo partner!».
Quella frase pronunciata da Shota, seduto nel suo piccolo ufficio nel palazzo dov'era collocata la pista per il pattinaggio, fece morire del tutto la stessa anima di Katsuki.
Era andato tutto bene: si era messo a pattinare con la speranza di ignorare Izuku ed aveva dato sfoggio della sua incredibile bravura per intimidirlo o forse, a detta del suo Alpha interiore, di stupirlo e corteggiarlo.
Le ore erano trascorse in tranquillità; Izuku non gli aveva più rivolto la parola, perfettamente concentrato a pattinare e mantenere un equilibrio impeccabile, aggiungendo qualche Axel, Toe Loop eppure, quando lo aveva visto spiccare un agilissimo salto per un Quadruplo Flip con piroetta avvitante prima dell'atterraggio, aveva notato un lampo di dolore nei suoi occhi.
Katsuki non aveva voluto indagare, certo che quell'Omega se ne sarebbe andato via non appena esaurito le energie. Eppure, poco prima delle diciannove, Shota si era presentato in pista seguito da un uomo alto, magro e dai capelli biondi.
I due uomini si erano fatti seguire nell'ufficio del moro, al sesto piano.
«N-non ho ben capito» mormorò nervosamente Katsuki.
La scrivania in ebano rifletteva lo sguardo serio e profondo di Shota. La libreria dietro la morbida sedia in pelle nera era continuamente fissata da Izuku, accanto all'Alpha scottato. Il pavimento elegantemente rivestito in moquette cobalto completava l'arredamento minimalista.
La vetrata alla sinistra, affiancata da un grande poster di un grande pattinatore ai suoi tempi d'oro, concedeva alle luci urbane e a quella argentea della luna un'atmosfera davvero seria.
I bianchi neon al soffitto illuminavano, però, perfettamente la stanza.
«Ma Denki?» chiese, ingoiato a vuoto dell'aria.
«A causa dell'abuso di soppressori molto forti, tuo fratello è andato in contro a un indebolimento della struttura ossea ed è per questo che nell'atterraggio, durante la coreografia con Eijiro, la sua tibia destra ha ceduto sotto forma di frattura. Inoltre è malnutrito a causa dei continui vomiti indotti dagli anti-dolorifici» spiegò il moro, mentre lo guardava dal riflesso della vetrata. «Katsuki, per almeno un paio di mesi Denki non potrà assolutamente avvicinarsi a una pista di pattinaggio. Ne ho già parlato con Eijiro: Shoto diverrà il suo partner perché insieme riescono ad avere un'intesa migliore rispetto a quella che ha con te».
Il biondo socchiuse pericolosamente gli occhi, i suoi pugni si chiusero a scatto, le unghie spinsero dolorosamente nei palmi tanto quanto la rabbia che ardeva in lui. Il cuore correva nel petto senza sosta.
«Prima di venire qui l'ho riaccompagnato a casa. Era molto provato; quindi ti ho spiegato io la dinamica» riprese Shota, ora rivolto completamente a lui. «Izuku è uno dei migliori pattinatori singolo e di coppia di quindici anni ed ha vinto due ori e un argento negli anni passati».
Improvvisamente il biondo spalancò gli occhi e li puntò sull'Omega sorridente al suo fianco.
«T-tu sei... quell'Izuku Midoriya? L'Omega che è riuscito a battere i migliori Alpha sul pattinaggio?».
Izuku annuì. «Questa, però, sarà la mia ultima competizione e poi mi ritirerò».
«Ma perché? Sei famoso e, anche se mi secca ammetterlo, hai talento!».
Lo sguardo gentile divenne più triste, un sorriso accompagnò l'espressione rammaricata. Izuku inspirò a fondo dal naso prima di espirare.
«E' una lunga storia... e non credo sia importante».
STAI LEGGENDO
Ymir - BakuDeku
FanfictionAu, no Quirk! Due pattinatori, due strade completamente differenti, chi vuole diventare il Campione del Mondo Intero e chi intende Ritirarsi. Un Alpha e un Omega che intrecceranno il loro amore sul ghiaccio di una pista fino all'eternità. Potrebbe e...